Se oggi qualcuno parlasse di Norma Jean Mortenson, l’80% della popolazione mondiale non saprebbe cosa dire o direbbe di non conoscerla. In realtà, dietro tale nome si nasconde una delle più grandi icone della storia dello spettacolo, un simbolo della cultura pop, una donna misteriosa, un enigma, tra la sua immagine da oca e una vita burrascosa: Marilyn Monroe.

Marilyn…Cosa dire di lei? Veramente tanto e, a 52 anni dalla sua scomparsa, è opportuno celebrare il suo mito, i suoi successi professionali e i suoi fallimenti nel privato.

Marilyn Monroe: omaggio ad una diva senza tempo

La vita di Marilyn non è stata una favola sin dall’inizio: i dubbi sul padre, la madre affetta da schizofrenia paranoide, una vita tra orfanatrofi e case famiglie, violenze e abusi sessuali sin dall’età di 9 anni, un matrimonio a soli 16 anni e anche la prostituzione per mantenersi.

Il mondo delle stelle era, però, nel destino di Marilyn sin dalla sua nascita: il nome Norma Jean venne scelto dalla madre per onorare le sue due attrici preferite, Norma Talmadge e Jean Harlow, e durante l’infanzia venne affidata a Grace McKee, archivista delle pellicole della Columbia, tramite cui si appassionò al mondo del cinema e di Hollywood.

Marilyn Monroe: omaggio ad una diva senza tempo

Dopo un periodo iniziale come modella, durante il quale decise di farsi chiamare Marilyn Monroe, prendendo il cognome della madre e ispirandosi a Marilyn Miller, iniziò la sua carriera ad Hollywood con ruoli minori in film come Giungla d’asfalto ed Eva contro Eva. Fu da subito notata e dà lì una carriera piena di successi: Niagara, Quando la moglie va in vacanza, da cui è tratta la celebre scena in cui l’abito bianco dell’attrice si solleva, Gli uomini preferiscono le bionde, Il principe e la ballerina e A qualcuno piace caldo, per il quale vinse un Golden Globe nel 1959 come migliore attrice di commedia e musical.

Il Golden Globe vinto nel 1959 fu l’unico grande riconoscimento concesso all’attrice, troppo sottovalutata. Mai un Oscar per una che viene considerata la sesta più grande star femminile della storia dall’American Film Institute. Marilyn non è stata mai presa molto sul serio, anche a causa della sua immagine, che ha dato vita allo stereotipo della bionda oca (dumb blonde). La stessa attrice dichiarò che la sua insegnante Natasha Lytess aveva affermato di vedere una grande anima ma che nessuno fosse interessato ad essa. Eppure tanti colleghi l’hanno elogiata: da Lawrence Olivier, suo partner in Il principe e la ballerina, che la definì meravigliosa a Billy Wilder, regista di A qualcuno piace caldo, che, pur lamentandosi dei suoi ritardi, la definì imprevedibile, fino all’amica Jane Russell, con cui duetta in Gli uomini preferiscono le bionde, che parlò di lei come una grande lavoratrice e come una donna timida, dolce e più intelligente di quanto si pensasse.

Marilyn Monroe: omaggio ad una diva senza tempo

La Russell, certamente, avrà conosciuto l’altra faccia di Marilyn, oltre a quella che affermava di indossare solo due gocce di Chanel N 5 o che cantava Happy Birthday al presidente Kennedy, una maschera dietro la quale si celava una dura realtà. Marilyn, in realtà, era una donna fragile e poco stabile emotivamente. Le numerose relazioni, da quella con Di Maggio a Miller, senza dimenticare i rapporti saffici con Joan Crawford, e gli aborti subiti ne sono la prova. Negli ultimi anni di vita, anche dopo la collaborazione con gli Strasberg, frequentò cliniche psichiatriche e iniziò ad assumere psicofarmaci.

L’ultimo periodo della sua vita, sicuramente, sarà ricordato per la sua relazione con i fratelli Kennedy, John e Robert, relazioni segrete che, forse, tormentavano la povera attrice, pronta a parlare. La minaccia di uno scandalo rese Marilyn un pericolo per la carriera politica dei due. Marilyn morì, secondo quanto dichiarato, a causa di un’overdose da barbiturici, un suicidio, tuttavia la sua scomparsa è ancora oggi un mistero, anche a causa delle varie dichiarazioni incongruenti dei testimoni e la sospetta presenza di Bob Kennedy in casa dell’attrice la sera precedente. C’è chi ritiene che Marilyn, in quanto minaccia, fosse stata zittita.

Marilyn Monroe: omaggio ad una diva senza tempo

Nonostante la breve carriera, Marilyn è passata alla storia come un mito pop: da Andy Warhol a Madonna, numerosi artisti hanno celebrato la sua figura. Anche il cinema non l’ha dimenticata: nel 2012 Michelle Williams l’ha riportata sul grande schermo con enorme successo nel film Marilyn, che racconta le riprese de Il principe e la ballerina, e presto a dare omaggio all’attrice sarà Jessica Chastain in un nuovo biopic in suo onore.

Ecco la celebre Happy Birthday cantata per il presidente Kennedy: