Mario Balotelli lascia il Milan. Forse è questa la notizia più eclatante di quest’ultima decade di calciomercato, giunto quasi al termine. Dopo mesi di voci, indiscrezioni, Mondiali giocati come il torneo di burraco del “Bar Centrale”, il centravanti della Nazionale italiana, tra l’altro, abbandona il “Belpaese” per tornare in Inghilterra. Oltremanica avrà la possibilità, nuovamente in pochi anni, di mettere la testa a posto (sarebbe anche ora) senza apparire sui tabloid inglesi come una persona poco seria e protagonista di episodi non propriamente edificanti. Il Liverpool ha voluto a tutti i costi il signor Balotelli che, grazie al suo agente Mino Raiola (un campione nel suo campo) ha salutato Milan in fretta e furia sostenendo le visite mediche di rito con i “Reds”, convinti di aver fatto un colpaccio.

“Solo” 20 milioni di euro per lui, con Galliani che, malgrado avesse pagato “Super Mario” quattro milioni in più, non ha potuto far altro che accettare la proposta inglese immediatamente, non rischiando, così, su eventuali ripensamenti. Così, dopo 567 giorni, Balotelli cambia casacca e lo fa senza aver impresso un’impronta indelebile nella storia del Milan. Il già citato Raiola, in una recente intervista, ha messo con la spalle al muro il suo assistito, ormai costretto a non sbagliare per diventare un leader sotto tutti i punti di vista. I comportamenti del più famoso “Mario azzurro” devono essere più consoni all’atleta, anche perché i mezzi tecnici a disposizione sono enormi, dunque sarebbe un autentico peccato rovinare, ancora una volta, i gol che arriveranno anche sotto la “Kop”. Non ha più l’alibi dell’età. A 24 anni o si è completi, anche sotto l’aspetto umano, oppure il calcio che conta può essere salutato senza se e senza ma.

Il calcio italiano, a conferma della pessima situazione che sta attraversando, perde un altro protagonista che, nel bene o nel male, dava quel pizzico di pepe in più a un torneo, quello di Serie A, divenuto uno dei peggiori del calcio europeo. La cessione del classe ‘90, senza dubbio, fa felice il presidente Silvio Berlusconi e Filippo Inzaghi, persone che consideravano il calciatore non in grado di fare la differenza. Ma l’unico ad aver “vinto” seriamente è lui, Mario Balotelli. Trovate un attaccante che, dopo una deludente stagione e una pessima Coppa del Mondo, va a guadagnare circa 6 milioni di euro all’anno, raddoppiando il suo stipendio in sole due stagioni. C’è chi può…

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