Stare insieme non è facile, neanche se lui/lei è la tua anima gemella. Vivere insieme ancor meno, specie quando si è già adulti, ma si può comunque essere felici, anche nel matrimonio.

Perché si ci sposa?

Per l’amore per prima cosa, per essere felici insieme alla persona amata, creando un rapporto fatto di intimità e di sicurezza, di passione che si alimenta e anche di un pizzico di noia, di progetti condivisi e del conoscersi in modo profondo. Il matrimonio è vero e proprio toccasana per la salute, o almeno così diceva il British Medical Journal, che lo incoronava come elisir di lunga vita. Quindi, chi decide di infilare la fede al dito vive di più, questo a patto, che la relazione sia solida e felice. Il matrimonio fa bene ad entrambi i coniugi, anche se in modo diverso.

Il matrimonio di per sé non è un vaccino contro il divorzio e anche se davanti all’altare si recita “finché morte non ci separi”, non è detto che poi si rispetti tale promessa. Il matrimonio non ha il potere di tenere unite due persone più di quanto non l’abbia una scelta di convivenza ponderata e basata sull’amore e sul rispetto reciproco. Il matrimonio è la tomba dell’amore? Tranquilli, quando l’amore arriva al capolinea non sta a guardare se prima avete scelto di indossare un anello al dito oppure no.

Molte coppie oggi preferiscono la convivenza al matrimonio, altrettanto vero appare il fatto che questa scelta non rappresenta una garanzia per la solidità del rapporto. A volte si pensa che andare a convivere sia una scelta di comodo, così poi se le cose non funzionano ci si lascia, è la cosa più sbagliata che esista. Perché, tranne rari casi, la decisione è seria ed è preferita al “pezzo di carta” anche per questioni economiche. Sposarsi, oggi come oggi, è un investimento economico non indifferente che spesso le coppie devono sostenere con le sole proprie forze.

In passato, a spingere le coppie verso il matrimonio era l’esigenza del sesso, oggi l’avvenuta emancipazione rende superflo anche questo. Oggi che il sesso è diventato la prima e indispensabile forma di conoscenza tra le persone, dopodiché c’è la reciproca affannosa e confusa ricerca dei rispettivi sentimenti, il matrimonio ha perso quell'”ufficialità“. Oggi l’unica legittimità allo stare insieme è dato dall’amore. Quando questo finisce non c’è schema legislativo che tenga.

Se invece il matrimonio diventa un elemento dato per scontato, di cui non ci si prende più cura, non serve che sia d’amore, non serve che chi è a fianco venga percepito anche all’esterno come la vera propria anima gemella: finirà per diventare “tombale“. Forse un luogo certo in cui rientrare la sera. E non è detto che questo, già da solo, per molti possa essere già felicità. Ma questo, pur se non è poco, è tutto.

Il matrimonio è la tomba dell’amore?

Tutti, chi più chi meno, avranno sentito almeno una volta il detto “il matrimonio è la tomba dell’amore”, e su questo si è ricamato così tanto da poterci ricavare un arazzo in grado di coprire mezzo mondo.

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Dopo il fatidico Sì, le notti bollenti si ridurrebbero a sporadici incontri settimanali viziati dalla stanchezza. Ovviamente, e per fortuna, non è sempre così. Ora, a suggerire che il matrimonio non solo è la tomba dell’amore, ma anche del sesso, è un sondaggio condotto nel Regno Unito secondo cui se prima del matrimonio si faceva sesso almeno quattro volte a settimana, una volta sposati, e dopo soli tre anni, i rapporti sessuali si riducono a uno a settimana, nel migliore dei casi.

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Noia, ripetitività, abitudine, relazioni extraconiugali sono tutti fattori che possono rovinare il rapporto. La colpa di tutto sarebbe della società, dello stress e del ritmo frenetico della vita. Inoltre, i matrimoni moderni stanno diventando un po’ più aperti nei confronti del sesso, e in questi giorni siamo più veloci nel perdonare se qualcuno ha un incontro sessuale occasionale. Eh, come no!

Diventano infelici quei matrimoni in cui non si è disposti ed attenti a nutrire la relazione, a farla crescere lasciando perciò ogni tanto sullo sfondo le proprie personali esigenze. Ma anche quelli che sembravano amore e invece era uno abbaglio, solo che lo si è scoperto troppo tardi.

In fondo poi è l’amore che conta, è il legame che si instaura tra due persone che, amandosi, hanno fatto la scelta di proseguire insieme un percorso. Perché è l’amore la “prigione dorata”, non di certo il matrimonio.