Che l’Inter stia vivendo un momento difficile, sia dal punto di vista societario che da quello sportivo, è sotto gli occhi di tutti. È innegabile anche che dopo l’inebriante 2010, che ha visto i nerazzuri trionfare in Italia, in Europa e nel Mondo, sono stati commessi errori di varia natura: diversi allenatori cambiati, progetti tecnci andati a farsi benedire e giocatori spremuti o appagati mandati in campo più per riconoscenza che per altro.
Da quando è salito alla ribalta Erick Thohir, che si è assunto l’onere e l’onore di succedere a Massimo Moratti, il progetto Inter sta cercando di crescere per colmare nuovamente il gap con le maggiori compagini italiane ed europee. Da luglio 2013, è Walter Mazzarri che sta provando a riportare l’Inter nell’olimpo della serie A. L’anno scorso il compito gli è riuscito in minima parte conquistando solo la qualificazione in Europa League ma quest’anno ci si aspettava molto di più, almeno per quanto visto fino ad ora. L’ex tecnico di Reggina, Sampdoria e Napoli non è ancora riuscito a far breccia nel cuore dei tifosi nerazzurri che anzi l’hanno più volte beccato durante questi mesi.
Di certo i tifosi non si possono biasimare, visto il gioco sciorinato dai nerazzurri pittosto che i risultati. Se i supporters nerazzurri vedessero un bel gioco applaudirebbero al di là del risultato ma viste le prestazioni, è impossibile non critare il (non) gioco di Mazzarri. In un anno e mezzo, l’allenatore toscano non è riuscito ad imporre un gioco alla sua squadra, che spesso palesato limiti psicologici più che tecnici. L’Inter infatti può contare su diversi calciatori che hanno poco da invidiare agli altri (Handanovic, Ranocchia, Vidic, Kovacic, Medel, Hernanes, Dodò, Icardi) ma non riesce mai a dare continuità ai propri risultati. A volte è parsa troppo rinunciataria, con una sola punta isolata a lottare con le difese avversarie, oppure fragile come nel match perso clamorosamente a San Siro poche settimane fa col Cagliari.
Il gioco latita e Mazzarri trema dopo lo scialbo pareggio d’Europa League contro il modesto Saint Etienne. Il prossimo match contro il Cesena sarà uno spartiacque per l’Inter e il suo allenatore : Mazzarri dovrà infatti respingere le critiche e spazzare via le perplessità nate in tutti questi mesi. Ce la farà? Potrebbe partire da un punto: il gioco, mai visto nelle ultime uscite nerazzurre.