Negli ultimi anni, in particolare dal successo della saga letteraria e poi cinematografica di Stephenie Meyer, Twilight, è tornato alla ribalta il genere “vampiresco” divenuto famoso con il romanzo dello scrittore irlandese Bram Stoker “Dracula”. Dal quel momento, il 1897, in poi il fascino del vampiro non ha fatto altro che radicarsi sempre di più nella cultura occidentale fino a divenire un vero e proprio mito.

Ad aumentare il successo e la familiarità della figura del vampiro furono i numerosi film che si sono ispirati alla figura di Dracula, a partire dalla versione del 1931 di Tod Browning e Karl Freund fino alla celebre trasposizione cinematografica di Francis Ford Coppola del 1992 “Dracula di Bram Stoker” con un cast stellare: Gary Oldman nel ruolo del conte, Winona Ryder di Mina Harker, Anthony Hopkins del professor Abraham Van Helsing e Keanu Reeves di Jonathan Harker.

Dracula
Dracula

Proprio nel 1992 fece la sua comparsa, con un film di scarso successo, “Buffy L’Ammazzavampiri” un nuovo filone per così dire “vampiresco” strettamente legato al teen drama che di lì a poco sarebbe diventato un vero e proprio cult generazionale. Lo sceneggiatore di quello stesso film, che vedeva come protagonisti una poco convincente Kristy Swanson e un Luke Perry sulla cresta dell’onda, nel 1997 riprese le vicende della bionda cacciatrice e ne fece una serie tv indimenticabile.

Furono Buffy (Sarah Michelle Gellar) e Angel (David Boreanaz) a dare il via all’amore impossibile tra un’umana e un vampiro, tema che sarebbe scoppiato con “The Twilight Saga” con l’unica differenza che la Cacciatrice non si sognava proprio di voler essere trasformata in una creatura della notte. Per loro infatti nella serie non c’è stato nessun lieto fine, ma la consapevolezza di non poter stare insieme senza farsi del male a vicenda. Angel ha avuto infatti la forza di lasciarla libera.

Buffy e Angel [Photo Credits: 20th Century Fox Television]
Buffy e Angel
[Photo Credits: 20th Century Fox Television]

Negli anni Duemila invece questa consapevolezza e questo altruismo non ci sono più e anche i vampiri sono diventati più egoisti; è per questo che Edward in “Twilight” o Stefan e Damon in “The Vampire Diaries” non riescono a lasciare le loro amate, rispettivamente Bella ed Elena le quali, in particolare la prima, soffrono di una fastidiosa dipendenza dall’essere salvate che poco si addice a delle donne moderne. Caratteristica che avrebbe fatto scandalizzare non poco l’indipendente Buffy.

Bella e Edward [Photo Credits: Eagle Pictures]
Bella e Edward
[Photo Credits: Eagle Pictures]

“Intervista col vampiro” (film del 1994 con Brad Pitt, Tom Cruise e Antonio Banderas), Buffy, Twilight, Moonlight, The Vampire Diaries, True Blood, fino alla recente Dracula, con il bel Jonathan Rhys Meyers, che però è stata chiusa con una sola stagione all’attivo, esplorano la figura del vampiro che ha tanto fascino sul pubblico. Buoni ma meglio se cattivi e trasgressivi, i “non morti” sono il simbolo dell’immortalità, della giovinezza eterna e della libertà, caratteristiche tanto ambite quanto irraggiungibili per la società odierna.

[Cover Credits: The CW]