Londra, Milano e Parigi sono state nelle ultime settimane il palcoscenico della moda internazionale, accogliendo i defilè delle collezioni maschili realizzate da alcune delle più importanti case di moda che hanno presentato durante queste occasioni quelli che saranno i trend della moda uomo per l’autunno inverno 2015/2016. Eventi, presentazioni e sfilate hanno contribuito a fare delle Fashion Weeks un evento che sancisce non solo l’importante rapporto tra la moda, la cultura e il business, ma dimostra ancora una volta quanto la moda influisca sulla percezione della figura maschile. La presentazione delle nuove collezioni rappresenta l’apice di un lavoro complesso, che unisce sia la creatività dei brand e la visione artistica degli stilisti, assorbendo però allo stesso tempo quello che è il processo di trasformazione della figura maschile.

Non a caso in molte della collezioni della prossima stagione, uno degli elementi centrali è stato proprio quello del gender equality: una risposta alle esigenze esterne, quelle della vita di tutti i giorni, espressi in passerella da capi d’abbigliamento che raccontano una società che avanza una richiesta di pari diritti. Una richiesta che arriva da parte di una sciarpa da uomo firmata Acne Studios, ma anche dagli elementi presenti nella collezione presentata da Alessandro Michele per Gucci. Il nuovo direttore creativo ha infatti mandato in passerella un uomo giovane, sfrontato e romantico, con una collezione che gioca sulla confusione di genere tra pizzi e bluse con fiocchi di seta indossati da modelli efebici. Lo stesso è avvenuto sulla passerella di Vivienne Westwood e le sue borsette a tracolla, con le gonne di varie misure di Thom Browne, con i leggings bianchi di Versace, ma anche con Prada che ha proposto uno stile sobrio e minimalista che connota l’uomo di una sembianza lievemente femminile. Kenzo invece sembra proprio mettere un punto interrogativo a capo della sua collezione, evidenziando così la ricerca della liberazione dai canoni sociali; non a caso uno degli elementi proposti dal brand è proprio la jumpsuit, la tuta da lavoro, che rende le persone uguali, senza alcuna distinzione.

Acne Studios, autunno/inverno 2015 2016
Acne Studios, autunno/inverno 2015 2016

Per la prossima stagione la moda vuole quindi superare il concetto di genere che tende a vestire uomini e donne in base al proprio sesso e a quelle caratteristiche che vengono associate loro dalla società. Una moda adatta a tutti, che predilige dunque una tendenza sempre più unisex, diventando poi nel look un’espressione della personalità di chi la indossa. Se la moda femminile ha proposto negli ultimi anni una donna che riprende per il proprio look pezzi dall’armadio del proprio lui, come jeans e maglioni boyfriend e cappotti over size, quella maschile gioca la stessa carta e rivendica il proprio diritto a manifestare la personalità nel modo più libero possibile.

Dior Homme, autunno/inverno 2015 2016
Dior Homme, autunno/inverno 2015 2016

Le case di moda hanno però proposto una figura maschile dalle sfumature più svariate, toccando quelle che possono essere le varie espressioni dell’uomo attuale e le sue esigenze in fatto di moda. Se alcuni brand hanno scelto di liberare l’uomo da un abbigliamento di stampo classico, altri invece hanno proposto rivisitazioni di elementi già visti in passato: Giorgio Armani manda in passerella un uomo virile e sensuale, che mantiene però un sottofondo di dolcezza, con giacche destrutturate, pantaloni che cadono leggeri sulla gambe e alzano la vita, ricordando molto la moda degli anni Trenta. Dior Homme porta invece in passerella un uomo che veste capi classici, rivisitati e adattati a nuove esigenze, ma che mantengono pur sempre un’allure tipica degli anni Ottanta. Un’eleganza che affonda le sue radici nel passato, ma che guarda verso il futuro, grazie a elementi che rendono l’uomo di Dior uno senza tempo. Restando in tema di radici, Dolce&Gabbana ha deciso di comunicare con i suoi modelli maschili un’aderenza ai valori tradizionali come l’amore e la famiglia. Una collezione che vuole farsi espressione di un uomo che rischia di perdere quelli che sono i suoi punti cardine e che deve guardare verso il futuro mantenendo però solide le proprie basi.

La Moda maschile presentata durante le ultime settimane ha dunque dimostrato ancora una volta di essere non solo uno specchio della realtà, ma anche un ponte che collega in maniera diretta quelli che sono i bisogni dell’uomo di oggi alle idee e alla creatività dei designer. Una stagione attenta alle necessità dei propri fruitori, in grado di interpretare alla perfezione i cambiamenti in atto, permettendo a ognuno di interpretare secondo la propria personalità i capi d’abbigliamento proposti.

Credits Cover: cameramoda.it