Andare forte in macchina in Italia costa parecchio: un eccesso anche di pochi chilometri orari può prelevare dal portafoglio del trasgressore fino a 160 euro. Ma le multe per eccesso di velocità sono una vasta categoria di sanzioni che, essendo erogate in diversi modi, possono anche essere contestate per irregolarità nella forma e nel contenuto. Non si interpreti assolutamente il messaggio come un invito a oltrepassare i limiti di velocità imposti su strade e autostrade, ma come un invito ad approfondire il caso se si pensa che l’emissione della multa sia illegittima.

Su strade ed autostrade la rilevazione può essere effettuata in più modi:

L’Autovelox

Esso si divide in postazione fissa e mobile, e ognuno dei due tipi è regolato da indicazioni specifiche. I rilevatori fissi sono sempre accesi, sono presegnalati da apposita cartellonistica e funzionano senza il presidio della classica volante, essi però devono fornire una prova fotografica in cui sia ben chiara la targa del veicolo e, cosa ancor più importante, tutte le multe devono passare al vaglio di una persona fisica esercitante il ruolo di accertatore, la cui matricola apparirà sul verbale.
autovelox fissi

Le postazioni mobili sono invece costituire da apparecchiature che vengono montate e sorvegliate dagli agenti delle Forze dell’Ordine; anch’essi devono essere accuratamente presegnalati ma, attenzione, basta anche una cartellonistica fissa sul tratto di strada interessata, che può essere presente anche nei giorni in cui i controlli non sono in corso. Da tutto ciò deriva che il verbale dovrà riportare la firma degli agenti d’istanza e soprattutto che, se possibile, il trasgressore verrà fermato sul posto per la notifica.
autove4kox mobili

Il sistema telelaser

Il telelaser è la classica pistola in dotazione a moltissime volanti delle Forze dell’Ordine: essa infatti permette di stabilire la velocità del veicolo prescelto anche 600 metri prima del posto di blocco, grazie a due emissioni di raggi infrarossi, dai cui dati comparati si stabilisce l’effettiva velocità del mezzo. Questo sistema è però tanto pratico quanto assediato da balzelli legislativi vari: innanzitutto con questo sistema l’accertamento deve essere immediato, ossia la pattuglia deve fermare il trasgressore al momento, comunicandogli i dati della velocità rilevata. Inoltre la maggior parte delle suddette “pistole”, non scatta la foto al veicolo, e quindi la Polizia potrebbe fermare la macchina sbagliata, soprattutto in situazioni di traffico intenso. Molti ricorsi sono stati presentati in tal senso, e una buona quantità è andata in porto, ma se le autovetture sul tratto in cui veniamo “pizzicati” scarseggiano, non ci sono santi che tengano: bisogna pagare.

Il Safety Tutor

Questo sistema è attivo su alcuni tratti autostradali: in pratica un numero variabile di sensori posti a 4 chilometri l’uno dall’altro rileva le velocità istantanee del veicolo, dalle quali deriva l’andatura media. Questo metodo di accertamento è più equo, perché infatti prende in considerazione più momenti di guida, e non una singola trasgressione dovuta magari ad un sorpasso, lo svantaggio è presto detto, da queste multe “non si scappa” perché rilevano una condotta generale tenuta su tratti anche molto lunghi.

I Velo Ok (o scatole arancioni)

Negli ultimi anni sono comparse nei comuni di tutta Italia scatole arancioni che dovrebbero rappresentare autovelox fissi, ma così non è. Questi sono solo futuribili alloggi per le macchine di controllo più classiche, ma generalmente sono vuoti e neanche in grado di ospitare al loro interno un autovelox, quindi inabili al controllo dell’eccesso di velocità. Essendo considerati alla stregua delle postazioni mobili e per funzionare hanno bisogno che almeno un agente stazioni sul posto per controllare.
velo ok