Raramente nella storia delle serie televisive un prodotto è riuscito quanto Ncis ad affermarsi radicandosi nell’affetto dei fan, coniugando qualità, originalità e bravura degli attori; ancora più raro che riesca a distanza di tanti anni ad essere il più visto. Prodotto da Donald P. Bellisario, Ncis parte da “Jag- Avvocati in divisa” ma riesce in brevissimo tempo a distaccarsi completamente dalla serie originale diventandone indipendente nell’immaginario collettivo degli spettatori. L’idea, tanto semplice quanto vincente, risulta quella di mostrare il lato più umoristico e nascosto degli agenti federali della Marina Militare degli Stati Uniti, coniugando la trama tipica dei polizieschi ad un ritmo ed una coralità presenti nelle serie più moderne.

Ma i fattori di successo della serie di Bellisario non si fermano soltanto a quello.

Proprio in un periodo in cui la tv era dominata dalla freddezza scientifica di “Csi”, Ncis ha offerto agli spettatori un’alternativa meno pesante, più piacevole, e soprattutto più adatta ad un pubblico trasversale; mossa che gli ha permesso di arrivare alla 12esima stagione senza la minima flessione in termini di ascolti, problema che invece le serie rivali hanno notevolmente sofferto per l’avvento di nuovi strumenti di visione (Netflix ne è l’esempio più lampante col suo streaming on demand). Nell’epoca delle grandi serie tv confezionate ad arte come se fossero prodotti di Hollywood e recitate da grandi attori affermati ( da “House of Cards” a “Blacklist” fino ad arrivare a “Fargo”), l’apparente semplicità di un prodotto più vicino ai canoni tradizionali ne ha inesorabilmente sancito anche una longevità maggiore.

Credits Photo: [bierdopje.com]
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Ad aggiungere valore poi è sicuramente un cast di primo livello capitanato dall’icona sexy degli anni 80 Mark Harmon, che con Ncis è riuscito a ritagliarsi col ruolo dell’agente Leroy Jethro Gibbs una seconda giovinezza artistica. Accanto a lui il playboy ex poliziotto di Baltimora Anthony “Tony” DiNozzo interpretato da Michael Weatherly, l’esperto di informatica, l’ex “pivello” Timothy McGee (Sean Murray), la stravagante analista Abigail “Abby” Sciuto (Pauley Perrette) e il dott. Donald “Ducky” Mallard (David McCallum). A loro nelle varie stagioni si sono affiancati tre personaggi femminili (la spiritosa Caitlin “Kate” Todd- Sasha Alexander, la combattiva agente del Mossad Ziva David- Cote de Pablo, fino all’attuale Eleanor Bishop, eccentrico personaggio interpretato da Emily Wickersham).

Credits Photo: [cbs.com]
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Proprio la componente femminile risulta una delle straordinarie particolarità di Ncis; mai nessuna serie infatti aveva alternato ben tre protagoniste differenti riuscendo a non perdere di credibilità. Merito non soltanto della bravura delle attrici, ma soprattutto della capacità degli sceneggiatori di delineare una trama che non rischiasse di cadere nella banalità per giustificare i continui cambi nel cast. E a questo si affianca anche l’originalità di aver di fatto creato un vero e proprio Universo Ncis ricco di aneddoti, curiosità, collegamenti che permettono di divertirsi anche quando durante le stagioni la fantasia nello scrivere dei nuovi casi del team investigativo può mancare.

E a sancirne un successo straordinario anche in Italia è la particolarità poi della Rai che ha creduto nel prodotto garantendosene i diritti. Di rado, se non mai, il servizio televisivo pubblico infatti nonostante le forti richieste degli spettatori può competere con le paytv, ma nel caso di Ncis c’è riuscito e attualmente manda in onda la 12esima stagione riuscendo collezionando dati lusinghieri nell'”Auditel”. Non resta dunque che attendere gli sviluppi della serie, tra possibili graditi ritorni, colpi di scena in agguato e nuove severe regole da scoprire; perchè in fin dei conti il vero segreto di Ncis è proprio quello ed è molto più semplice di quello che si possa immaginare, riuscire ad incollare alla tv con un prodotto divertente.

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