Sta per essere presentata la candidatura di Roma per l’organizzazione delle Olimpiadi 2024? Lo speriamo tutti vivamente e gli spiragli sembrano sussistere, visto che alla Cerimonia di Consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo saranno presenti il premier Matteo Renzi e il sottosegretario Graziano Delrio. Un appuntamento così istituzionale, previsto il 15 dicembre al Foro Italico, sembra poter essere l’occasione giusta. Giovanni Malagò ha risposto, durante la Giunta Nazionale svoltasi mercoledì scorso, alle domande in merito a questa possibilità: “Il 15 dicembre annunceremo la candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Estivi del 2024? Può essere. Non mi sento né di confermarlo, né di escluderlo. Decisive saranno le misure adottate dal Cio alla prossima assemblea straordinaria, in programma a Montecarlo l’8 e il 9 dicembre prossimi. Possono esserci delle notizie particolarmente interessi per chi ha deciso di candidarsi. Non riguarda solo Roma e l’Italia ma anche altri paesi in giro per il mondo”. L’assegnazione dell’organizzazione dei Giochi Olimpici estivi del 2024, la trentatreesima edizione della più grande competizione sportiva al mondo, avverrà solamente nel 2017, ma già da adesso il dibattito è vivo nei diversi Paesi che intendono candidarsi ad ospitare la rassegna. Vediamo la situazione delle candidature che al momento sembrano avere più possibilità.

Vista la rotazione tra continenti, nel 2024 la città favorita dovrebbe provenire dal continente europeo. Come noto, in Italia si discute da tempo sulla candidatura di Roma, in principio già proposta per il 2020. Se la città capitolina non ospita i Giochi dal 1960, però, va ricordato che l’Italia ha organizzato in tempi relativamente recenti le Olimpiadi invernali di Torino 2006. La Francia ha già stanziato 35 milioni di euro per il miglioramento e la costruzione di infrastrutture sportive a Parigi, al fine di sostenere la candidatura della città della Tour Eiffel in occasione del centenario dei Giochi del 1924, gli ultimi svoltisi nella Ville Lumière. Una ricorrenza che potrebbe pesare nella scelta, sostenuta in diverse occasioni anche dal presidente del CIO Thomas Bach.
L’altra candidatura forte del vecchio continente potrebbe arrivare dalla Germania, che punta proprio sulla presidenza di Thomas Bach. Se la capitale Berlino sembra piuttosto pensare al 2028, Amburgo potrebbe tentare di ospitare i Giochi per la prima volta, puntando sulla sua particolare posizione sull’estuario del fiume Elba, che permetterebbe l’organizzazione di tutti gli eventi, inclusi la vela ed il nuoto in acque libere, in un’area geografica ridotta. Una proposta dovrebbe arrivare anche dagli Stati Uniti. Proprio in questi giorni, il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha indicato un interesse per l’organizzazione delle Olimpiadi nel 2024. Los Angeles, invece, potrebbe puntare a diventare la seconda città, dopo Londra, ad organizzare la rassegna a cinque cerchi per la terza volta. Infine, un colpo di scena potrebbe portare i Giochi per la prima volta nel continente africano, l’unico che non li ha mai organizzati. Dopo l’organizzazione dei Mondiali di calcio 2010, il Sudafrica sembra pronto per proporre la candidatura di Durban al CIO. Anche il Marocco, con Casablanca, ed il Kenya, con la capitale Nairobi, sembrerebbero intenzionate a proporsi.
Se Roma si candiderà alle Olimpiadi 2024, dovrà aspettare il 2017 per sapere se avrà vinto oppure no. Ovviamente al momento non si conoscono neanche i nomi delle rivali, anche se è molto probabile che ci siano città tedesche (Berlino, Amburgo), statunitensi (San Francisco, Washington, Boston o Los Angeles), la capitale francese Parigi, e poi le africane Casablanca, Durban e Nairobi. Quasi certamente ci proverà anche Doha, cercando di accaparrarsi le Olimpiadi dopo essersi assicurata i Mondiali di calcio, proprio come ha fatto il Brasile.

renzi

Forte della sua tradizione sportiva, l’Italia gode di un vantaggio su molte possibili concorrenti e l’attrattiva della candidatura può crescere sulla scia dell’Expo 2015, ma serve anche tanto lavoro di lobby olimpica per vincere il rush finale. I primi mattoni per mettere in piedi quella che allora sembrava ancora solo un’ipotesi di candidatura il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha cominciato a posarli diversi mesi fa, all’Olimpiade invernale di Sochi. In tre settimane sulle rive del Mar Nero si è giocata una partita diplomatica fondamentale per rimettere in piedi il progetto a cinque cerchi, a due anni esatti dal no dell’allora premier Mario Monti alla candidatura per il 2020, considerata troppo gravosa per un Paese nella bufera della crisi. Le aspettative di Malagò sono alte: in Thailandia il vertice dello sport italiano ha incontrato ancora il presidente del Cio, Thomas Bach, che non ha mai nascosto una certa simpatia per un’eventuale candidatura italiana, e lo ha invitato insieme a molti altri membri del Comitato Olimpico Internazionale alla Messa degli Sportivi in programma a San Pietro il prossimo 19 dicembre, dopo la quale Papa Francesco incontrerà il mondo dello sport italiano.
Il ministro della cultura, Dario Franceschini, afferma che per l’Italia le Olimpiadi sarebbero “un’occasione formidabile”, mentre l’olimpionica Valentina Vezzali si dice felice per “l’opportunità di crescita che potrebbe dare l’evento”.
Avverare il sogno made in Italy. I presupposti ci sono tutti: Roma 2024 sarebbe un evento magico. Ma già la sua candidatura sarebbe accolta come un bel regalo.