Le evidenze scientifiche scarseggiano, eppure continuiamo a credere alle predizioni degli astrologi. Non a caso la parola oroscopo risulta infatti essere una delle key word più cercate sul web dagli italiani durante il 2014. Beviamo il caffè la mattina e tendiamo l’orecchio verso la radio o la televisione in attesa di sentire cosa dicono le stelle di noi e degli altri. Tracciamo profili sulla base dei segni particolari decisi a priori, aspettiamo che Venere entri nel nostro segno e che la Luna sia favorevole. Accomunati dallo stesso segno zodiacale speriamo di trovare l’anima gemella e restiamo in attesa di sentire le parole che inconsciamente desideriamo. Vogliamo che ci siano frasi di buon auspicio appena svegliati o all’inizio di un nuovo anno e che qualcuno decida che i pianeti debbano allinearsi. Per noi. Altrimenti? Cambiamo oroscopo, viviamo lo stesso, forse ce ne dimentichiamo una volta finita la tazza di caffè, usciamo affrontando la giornata.

Nonostante il progresso scientifico e tecnologico, le profezie di astrologi e oroscopi continuano ad affascinare e a svegliare l’interesse di milioni di persone. Secondo alcuni studi, la percentuale di volte in cui un astrologo può “azzeccarci” è la stessa che si raggiungerebbe semplicemente tirando a indovinare. E allora perché ne siamo così influenzati e quante predizioni trovano effettivamente conferma nella realtà? L’astrologia risulta essere un vero e proprio paradosso, un enigma che accompagna le nostre giornate con un’incidenza non indifferente: un’arte antica, che dovrebbe essere stata superata e archiviata, ma che continua ad avere una forte influenza sulle nostre menti.

Perché crediamo all’oroscopo?

La psicologia ha provato a rispondere ai dubbi riguardanti l’interesse per questo tipo di arte: la risposta potrebbe celarsi nel bisogno di definire la nostra personalità e quella degli altri, ma anche la realtà in cui viviamo, modellandola seconda le nostre aspettative ed esigenze. Spesso le predizioni astrologiche trovano conferma nella realtà. O meglio, si adattano alla realtà di ognuno di noi. Secondo gli psicologi infatti a volte sembra che gli oroscopi indovinino, ma questo avviene solo perché la mente ci inganna. Alcuni studi sulla percezione hanno dimostrato come la nostra mente interpreti e adatti alle diverse situazioni ogni informazione raccolta. Leggendo l’oroscopo si troveranno sempre tra le righe riferimenti adatti alla situazione che si sta vivendo.

L’oroscopo viene in realtà costruito in maniera tale da renderlo adatto a qualsiasi tipo di realtà e il linguaggio usato, vago e generico è lo strumento principale usato dagli esperti di questa antichissima arte. Altri aspetti lo rendono ancora più credibile agli occhi delle persone: quando l’analisi attribuisce in buona parte caratteristiche positive, quando la persona crede nell’autorità e nella preparazione dell’astrologo o del fruitore di informazioni e quando si crede che l’analisi sia diretta e possa essere applicata solo a loro. In realtà quello che sembra essere stato scritto appositamente per uno, vale, cambiando a seconda delle situazioni, per tutti quelli accomunati da uno stesso segno zodiacale. Sì arriva dunque alla conclusione che gli oroscopi ci raccontano quello che desideriamo sapere o scoprire, quei desideri comuni a tutti.

La forza della mente cambia la realtà

Il cervello e l’inconscio giocano una carta fondamentale in questo meccanismo. La predisposizione psicologica ha un potere immenso sulle nostre azioni e la tendenza a credere fortemente in qualcosa può far sì che questa avvenga veramente, riuscendo a modificare addirittura la realtà. Si tratta del meccanismo con cui lo psicologo Richard Wiseman spiega anche la fortuna. Coloro che si sentono sfortunati si aspettano di essere trattati male dagli altri, adottando quindi un atteggiamento difeso e scontroso che attira l’antipatia degli altri. La tristezza porta tristezza, mentre l’allegria porta allegria. Gli atteggiamenti influenzano così gli altri e in primis noi stessi, in maniera positiva o negativa a seconda della volontà di ognuno. Lo stesso avviene in astrologia: per far sì che una predizione si avveri, basta infatti crederci fortemente, attivando un determinato atteggiamento e una certa attenzione ai dettagli che ci vengono dati.

L’astrologia dà un ordine apparente

Il bisogno di credere in qualcosa, la speranza che il destino non sia poi tanto casuale e che le azioni quotidiane siano governate da una forza suprema è uno dei motivi alla base della tendenza dell’essere umano a voler trovare sempre un pilastro a cui appoggiarsi. La mancanza di sicurezze che governa la vita lascia insoddisfatti e le profezie, per quanto vengano giudicate poco attendibili agiscono con un effetto rassicurante. L’astrologia dà quindi un ordine a un universo apparentemente casuale. Si è soggetti a una disperata voglia di risalire alle motivazioni dell’esistenza e delle azioni quotidiane, soprattutto dei guai e di una loro spiegazione. La si cerca così ovunque, e inconsciamente ci si arriva a credere davvero.

Da piccoli credevamo agli amici immaginari, a Babbo Natale e alla fatina dei denti, per poi scoprire amaramente la verità e sentirci forse un po’ più soli. Credere a qualcosa è un incentivo per vivere. Credere a qualcosa è il motore per agire e guardare verso il futuro con meno paura e a volte più coraggio. E allora forse è arrivato il momento di archiviare queste auto illusioni e usare lo strumento più potente e attendibile che possediamo: la forza della mente, per credere di più. In se stessi e in nient’altro.

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