L’inquinamento ambientale è una delle cause del peggioramento del clima in tutto il mondo. Fumi che fuoriescono dalle fabbriche, alcune scelte impopolari dell’uomo, auto e moto che emanano gas ammorbanti sono solo alcuni fattori che formano il disagio relativo all’ambiente. Proprio per quanto concerne i veicoli, da Parigi arriva un provvedimento che già sta facendo discutere tutti i cittadini transalpini, e non solo. Il sindaco della bellissima Capitale francese, Anne Hidalgo, ha approvato una norma che prevede il divieto di circolazione per le auto e mezzi di trasporto anteriori soprannominati “Classe 1 Stella”, ossia immatricolati prima del 1° ottobre 2001. Per questi veicoli, definiti altamente inquinanti, lo stop sarà compreso tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20, senza possibilità di modifica alcuna. Ma non è finita qui: dal 2016, il blocco della circolazione interesserà auto e camion immatricolati prima del 1997, mentre il provvedimento scatterà per quelle moto “registrate” prima del 31 maggio 2000. La Hidalgo, comunque, in virtù di una decisa e ferma presa di posizione sull’argomento inquinamento, nei prossimi anni aumenterà il numero di piste ciclabili nella città francese proprio per accrescere l’uso delle biciclette dal 3 al 15% entro il 2020.

Il Sindaco di Parigi, Anne Hidalgo
Il Sindaco di Parigi, Anne Hidalgo (Foto: okeymotori.it)

Lo stesso sindaco, tuttavia, ha anche diminuito la velocità sulle strade urbane, inserendo il limite di 30 km/h in molte zone che, nei prossimi anni, potrà “toccare” anche i 20 km/h. Dal canto suo, Anne Hidalgo ha dichiarato, come riporta l’Ansa, che “Viaggiare a 50 km/h sarà una eccezione a Parigi”. Parole che, secondo i ben informati, non sono piaciute a una buona parte di automobilisti e motociclisti francesi, contrariati dalla legge che obbliga chiunque sia in possesso di mezzi usurati ad acquistare un nuovo veicolo. La crisi economica, di certo, non aiuta tutto questo, ma è altresì importante rispettare l’ambiente sempre e comunque, specialmente nelle grandi metropoli. E in Italia, sarebbe applicabile una norma simile? La risposta è affermativa, considerando anche un dato che definire allarmante è dire poco. Pensate, nella nostra penisola, a causa dell’inquinamento atmosferico (polveri sottili) ogni anno si registrano 30.000 decessi che rappresentano il 7% delle morti totali. Il particolato fine (PM 2.5) tanto per fare chiarezza è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso con diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm in sospensione nell’aria.

Lo smog provocato dai tubi di scappamento delle auto
Lo smog provocato dai tubi di scappamento delle auto (Foto: giornalemotori.it)

In poche parole, è l’inquinante che ha maggiore impatto soprattutto nelle aree urbane più trafficate, dove la presenza di auto e altri veicoli è elevata. I risultati sono stati resi noti grazie al progetto CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute), finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, con la collaborazione dia Università e centri di ricerca: ENEA, ISPRA, ARPA Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, Dipartimento di statistica dell’Università di Firenze, Università di Urbino e Dipartimento di Biologia Ambientale della Università La Sapienza di Roma. Gli effetti devastanti dell’inquinamento ambientale sono “sviluppati” nel Nord Italia mentre, grazie al rispetto delle leggi esistenti, ogni anno vengono salvate 11.000 persone sofferenti. In base a queste statistiche, l’Italia, e le grandi città in primis, devono emulare l’esempio del sindaco di Parigi proprio per aumentare le vite salvaguardate. Stop, dunque, ai mezzi “vecchi” che provocano problemi di ogni genere con i loro fumi neri. Basta ai mezzi di trasporto obsoleti che consumano e inquinano tanto. Pensare e varare una legge coraggiosa, che all’inizio potrebbe attirare antipatie, è la prima cosa da fare se si vuole vedere un’Italia più pulita e innovativa. La salute dei cittadini è fondamentale: Matteo Renzi e chi di dovere non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di cambiare la Nazione sotto questo punto di vista. In futuro, molti bambini e il resto della popolazione, gliene sarà grata.

Foto in evidenza: Giornalettismo.com