Ci sono dei sapori che ci fanno sentire a casa, anche quando la casa è in realtà lontana. Per la food blogger Teresa Balzano il sapore che più di ogni altro la riporta nella sua amata Calabria è quello a base di peperoni e patate, un mix di tradizione e calore. A Milano, dove vive oramai da anni, è questo il suo comfort food, pronto a regalarle in un attimo il gusto del Sud. Ed è proprio la ricetta peperoni e patate a dare il nome al food blog di Teresa, la cucina virtuale con cui tiene compagnia a tanti appassionati dal 2010. Teresa racconta il nostro territorio partendo dalle radici, con ricette che elaborano ingredienti tipici senza dimenticare le suggestioni moderne. “Sperimentando la tradizione” recita il suo food blog, che tra foto, social e la curiosa rubrica “gli introvabili“, dedicata a tutto ciò che in cucina è difficile da reperire, si presenta come uno spazio in continua crescita. La cucina locale nel blog di Teresa non conosce confini, significa scoperta e riscoperta di luoghi, fatti di riti gastronomici affascinanti.
Per quest’appuntamento con Food Experience ci siamo fatti guidare da Teresa Balzano tra le strade del suo food blog che attraversa l’Italia con gusto ed eleganza.

Teresa Balzano, dal 2010 lei è attiva sul web con lo spazio “Peperoni e Patate“. Com’è nata l’idea di questo e nome e quando ha deciso di portare online la sua passione per i fornelli?

Il nome è una ricetta tipica della Calabria. È un piatto che i calabresi adorano ed è presente in tutte le famiglie. Sa di casa, di amore, di tradizione, di tutto ciò che rende la cucina importante per me.
L’idea di creare il mio spazio è stata una decisione davvero improvvisa. Dopo anni a leggere le ricette di altri blogger, un giorno mi sono svegliata con il pensiero: “Lo faccio anche io!”. È stato il mio modo per dedicare del tempo a una passione quando il lavoro non mi lasciava spazio per coltivarla.

Calabrese d’origine ma trapiantata a Milano da anni, cosa porta nella sua cucina dei sapori del sud?
E cosa invece ha scoperto dei sapori milanesi che mai avrebbe immaginato?

Le tradizioni del sud sono le fondamenta della mia cucina e su queste ho costruito sopra un grattacielo di altre tradizioni. Un po’ per la curiosità di conoscere le tradizioni di altri posti, un po’ perché la mia nuova città ha portato in casa inevitabilmente sapori locali.
Della cucina milanese ho imparato soprattutto ad apprezzare i risotti e tutti i suoi riti. Poi c’è anche un mondo che ruota intorno alla carne, alle frattaglie, ai secondi tagli. In Calabria è predominante una cucina di verdure e quando mi sono ritrovata con un compagno amante della carne per me è stato necessario avvicinarmi a questo ingrediente.

Non si parla altro che di cucina negli ultimi anni. Secondo lei è più una moda del momento o una passione ritrovata?

In Italia siamo sempre stati amanti della buona tavola. Sicuramente negli ultimi anni si è creata una moda, quasi un vortice intorno al cibo! Tuttavia penso che per noi italiani sia la passione ad avere il ruolo principale.

E quella del Food blogger rappresenta una professione a tutti gli effetti?

Un Food blogger è un appassionato di cibo, non credo si possa definire un professionista. C’è chi è fortunato a trasformare una passione in lavoro, ma difficilmente si vive di solo blog.
Anche io mi definisco “Food blogger di professione“, ma è un modo per dire che creo contenuti, scrivo, fotografo, mi muovo sui social, anche per altre aziende. Non è il blog a dare introiti sufficienti per vivere.

C’è un filone gastronomico prevalente nel suo blog?

Sul mio blog vince sicuramente la cucina tradizionale, certo, spesso con qualche rivisitazione e contaminazione. Amo le ricette che raccontano una storia è per questo che amo le cucine tradizionali e non solo quella calabrese o lombarda.

Quali sono i tre ingredienti che non mancano mai nel suo frigo?

Capperi, uova, burro, insieme anche ad altri ingredienti di base. Uova e burro sono fondamentali nel caso mi venga voglia di fare una torta, i capperi sono utilissimi per fare condimenti saporiti con pochi altri ingredienti.

Le piacerebbe spostarsi dal web alla TV?

In realtà la TV non è la mia aspirazione. Sicuramente questo mezzo può aiutare a farsi conoscere più facilmente, ma non sono amante della televisione perché mi sembra troppo artefatta rispetto alla realtà.

Spesa a km zero oppure grandi supermercati: cosa sceglie per la sua cucina?

Sicuramente entrambi. Per molti ingredienti scelgo il km zero, soprattutto per frutta e verdura.
La grande distribuzione è inevitabile e penso sia fondamentale in un mondo come il nostro. Non posso pensare di avere sempre le uova del contadino, ma quando vado al supermercato quanto meno scelgo sempre uova bio.

Siamo in tema food Experience, qual è l’esperienza a base di cibo che non dimenticherà e perché?

Questa è una domanda difficile! Ci sono tante esperienze bellissime che ho potuto vivere grazie al cibo e all’essere food blogger. Ne menziono due della mia terra: la prima è un blogtour organizzato con un produttore di olio della mia città, Crotone. Abbiamo vissuto tre giorni emozionanti tra cibo tradizionale e tarantella, colazione all’alba su un promontorio con vista sul mare e la pigiatura dell’uva come una volta. Il bello non sono state solo le esperienze, ma anche la sintonia che si era creata nel gruppo e la memoria della tradizione che si respirava a pieni polmoni.
Un’altra esperienza del cuore è una cena con il mio compagno nel ristorante di un giovane chef di Crotone, Emanuele Strigaro. Tavolo sulla spiaggia, cucina di alto livello, ottimi vini locali e una calda accoglienza. Tutto perfetto e ancora di più sapendo di viverlo a casa mia.

Concludiamo con un consiglio per i nostri lettori: una cena improvvisa e poco tempo per dare sfogo alla creatività. Cosa prepara per non sfigurare?

Innanzitutto parto dal principio che la semplicità vince sempre.
Se si hanno amici a cena bastano 2 fette di salame, una amatriciana e dei saltimbocca alla romana per fare una cena che i commensali ricorderanno a lungo!
Se invece si desidera preparare una cena particolare posso consigliare un antipasto fatto con formaggio fresco tipo robiola o caprino cotto in forno in cocotte singole per 10 minuti. Servendolo in tavola con del miele sarà un antipasto unico.
Come primo invece consiglio dei semplici tagliolini al limone, delicati, ma particolari e sempre molto graditi.
Infine un petto d’anatra o un filetto di maiale. Per cuocerli bastano 10 minuti su una piastra di ghisa. La loro carne è sempre molto tenera e saporita.
Per dessert uno zabaione. Non si prepara mai, ma piace sempre a tutti.