Dopo il grandissimo successo a Sanremo 2014 con il sesto posto finale, la vittoria del Premio della Sala Stampa e “L’Unica” che a distanza di mesi è ancora tra i brani più ascoltati in radio, i “Perturbazione” si raccontano a “Il Giornale Digitale”, tra addii, nuovi progetti ed una musica in continua evoluzione.

Credits Photo: [televisionando.it]
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Chi sono i “Perturbazione”? Come vi presentereste ad un pubblico di lettori che ancora non ha avuto la possibilità di ascoltarvi e conoscervi?

I Perturbazione sono un gruppo di amici che si sono conosciuti sui banchi di un liceo della provincia di Torino. La musica li ha fatti incontrare, e ancor prima di saper abbozzare un accordo di chitarra, avevano deciso il nome del gruppo. Poi sono venuti dieci anni di prove, le prime canzoni in inglese, sette dischi, più di seicento concerti, spettacoli che uniscono narrazione, immagini e musica, la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo, molte altre prove, qualcuno che è rimasto e qualcuno che è andato, cambiando vita e scendendo dal furgone. Ma rimane l’amore per i dischi e le storie raccontate in forma di canzone.

Tre aggettivi per poter definire la vostra musica?

Empatica e dinamica; malinconica agli esordi ma più sbarazzina con il passare degli anni.

L’esperienza e il grande successo a Sanremo 2014 in che proporzione ha cambiato il vostro modo di approcciarvi al pubblico?

Ci ha spinti a perfezionare ancora una forma di spettacolarizzazione dei nostri live: quando iniziammo, da adolescenti, pensavamo che ruotasse tutto attorno all’emozioni, all’intimità. Man mano abbiamo imparato che i gesti, le parole tra una canzone e l’altra, i vestiti, le luci, l’attitudine sono tutte parti di quelle emozioni e devono riflettere ciò che raccontano i testi. Se funziona, lo spettacolo è molto più avvincente e anche chi non ci conosce e si affaccia a un nostro concerto conoscendo solo ‘L’Unica’ (il pezzo di Sanremo) alla fine si fa coinvolgere e si avvicina a tutte le altre canzoni. Sicuramente abbiamo sacrificato un po’ la parte fortemente malinconica, perché è giusto non ammorbare il pubblico. Per farlo devi offrire una tavolozza varia di colori: se dipingi tutto di viola, dopo tre canzoni hai stufato.

Credits Photo:  [rai.it]
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“L’Unica” a distanza di molti mesi è ancora una delle canzoni più passate nelle radio. Avevate la percezione di stare portando un pezzo molto forte, o un così grande successo non ve lo aspettavate?

Ci ha sorpreso, ma siamo felici perché credevamo molto nella canzone, così come lo ha fatto la direzione dell’ultimo Festival. I singoli che funzionano sono come le partite di calcio: a parole gli esperti e gli addetti ai lavori sono tutti lì per dirti quale sarà il risultato, ma in realtà tutti vanno allo stadio sperando di farsi sorprendere, se possibile.

Credits Photo: [paperstreet.it]
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Un titolo di una vostra canzone che avrebbe meritato quanto “ L’Unica” ma non ha avuto lo stesso successo?

Il riscontro che hanno avuto le altre canzoni, ciascuna il suo, è quello giusto. Può non farci piacere, ma è così. È inutile immaginare complotti, è molto più appagante provarci e vedere come va, senza per questo dover costruire un teorema. Le variabili sono tantissime: il momento, la stagione artistica, la condizione personale, l’incipit, le aperture armoniche, il ritornello, le figure retoriche, le storie personali e quelle altrui, l’ufficio stampa, l’etichetta discografica, il management…

Ci sono dei trucchi del mestiere, come in ogni lavoro, così nella scrittura dopo un po’ sviluppi una sensibilità maggiore, ma non saprai mai come va una canzone finché non c’è un ascoltatore.

Tra addii e scossoni, come cambiano i “Perturbazione” e cosa bisogna aspettarsi nei prossimi mesi?

‘Musica X’ è stato composto per larga parte dal combo di quattro musicisti che rimane, perché il distacco di Gigi ed Elena è stato comunicato da poche settimane ma ha origini più antiche. A loro auguriamo ‘buona suerte’, ciascuno per la sua strada, perché di strade separate si tratta.

Noi stiamo scrivendo e componendo e aggiustando idee raccolte negli ultimi due anni e speriamo di registrare un nuovo disco in primavera.

[ Credits foto in evidenza: tropeafestival.it ]