Ha vinto un premio importante e che sicuramente sarà di buon auspicio per il futuro di una realtà tutta in crescita: è Radio Dynamo. La web radio, nata come progetto per diffondere la realtà di Dynamo Camp (primo camp in Italia di terapia ricreativa che ospita gratuitamente bambini affetti da patologie gravi o cronache) al di fuori del camp situato in Toscana a Limestre, si è aggiudicata il premio come miglior web radio italiana del 2014 assegnato da RadUni, l’Associazione degli Operatori Radiofonici Universitari italiani, in occasione della 20esima edizione del MEI, il Meeting degli Indipendenti. Abbiamo raggiunto due delle voci che la compongono, Deejay Perepè e Deejay Polpetta: Elena Giorgini voce e project manager di Radio Dynamo e Giancarlo Sabatti, voce e responsabile di attività.

Com’è nata Radio Dynamo?

Deejay Perepè: Radio Dynamo è nata dalla volontà di Dynamo Camp di portare lo spirito del camp fuori dal camp e raggiungere anche quei bambini che non riescono a venire a Dynamo perchè ancora gravemente malati. La radio porta la terapia ricreativa del camp in ospedali e case famiglia.

Come operate?

Dj Perepè: I contatti con gli ospedali inizialmente sono stati gli stessi che Dynamo Camp aveva per il recruiting dei bambini. Il lavoro del progetto di outreach (Radio) è stato anche quello di allargare i contatti del camp e far conoscere Dynamo a più bambini possibile e a più ospedali possibili in modo che sempre più bambini ed adolescenti abbiano la possibilità di essere ospitati durante le sessioni.

Chi è deejay Perepè?

Dj Perepè ha conosciuto Dynamo camp per caso, da semplice volontaria. Prima di essere Perepè, avevo lavorato per un paio di anni in una famosa radio nazionale come autore, conosciuto Dynamo è nato tutto, la passione della radio e il progetto di outrech hanno fatto il resto. Perepè era il soprannome che mi avevano dato nella Radio nazionale, perchè ero una puntigliosa e molto chiacchierona: “perè.. pe.. pe…”.

Chi è Deejay Polpetta?

Dj Polpetta nasce come…neonato. Diventa poi bambino, e per fortuna rimane bambino a sufficienza perchè, nonostante abbia trent’anni compiuti, è ancora curioso di tutto ciò che non conosce, e non ancora stanco di ciò che conosce. È un animale sociale, ricercatore di emozioni e collezionista di attimi, per rubare un’espressione a Boll. Il tutto shakerato e remixato da uno spirito rock’n’roll e da una visione comica di sé e del mondo!!!

credits foto: www.fondazionedynamo.org
credits foto: www.fondazionedynamo.org
Qual è l’attività che riscontra più successo?

Deejay Polpetta: Ogni laboratorio ha un ingresso in cui si convoglia l’interesse dei ragazzi e si inizia a creare quel clima, quella “temperatura” del gruppo, che poi ci farà iniziare il lavoro di registrazione dei programmi che ideiamo. È in questa fase che si deve essere molto concentrati, e far germogliare la voglia di fare, la curiosità di sperimentare, l’entusiasmo, che sarà poi catturato dai microfoni durante le successive registrazioni. Usiamo diverse modalità ed abbiamo variegati programmi, cui lavoriamo, per affrontare il laboratorio con ragazzi di età diverse, o in reparti diversi che hanno perciò diverse peculiarità. La musica, quasi sempre suonata dal vivo, e l’umorismo e alcuni tratti di comicità, sono tra i nostri migliori ponti per arrivare ai ragazzi che incontriamo. Questo è quel che guida la base dei nostri programmi, che poi a seconda del vestito che gli diamo, diventano le trasmissioni che riempiono il nostro palinsesto.

Come vi presentate ai bambini?

Deejay Polpletta: Quando si entra in una camera, in un reparto o ludoteca, o in un day hospital, si entra in molti microcosmi diversi, di cui noi conosceremo solo una piccola parte, quella del riuscire a generare, nel momento in cui siamo con i piccoli pazienti che incontriamo, e le loro famiglie, una scintilla di positività, un momento di spensierata presa di coscienza del poter comunque sorridere. Entriamo con molto rispetto di tutto questo mondo che non ci è dato di conoscere, cercando di entrare in contatto, con tutta la dolcezza e delicatezza di cui siamo capaci, con i bimbi e le famiglie che andiamo a trovare. Da lì iniziamo, piano, a spingere verso quello che è il nostro obiettivo e quello del progetto che rappresentiamo. Il lavoro che portiamo avanti e studiamo accuratamente, dettaglio su dettaglio, è proprio questo: essere un percorso che riporti, anche solo un passo, alla coscienza del superare gli ostacoli e, attraverso il sorriso e un punto di vista positivo, muovere un passo per andare avanti. Lavoriamo soprattutto su questo. Scherzosamente, mi piace pensarmi, così come dicemmo una volta con il mio collega ed amico Giorgio Chiomanelvento (altra voce di Radio Dynamo, ndr.) come un’ arma di entusiasmo di massa!


credits foto: www.radiodynamo.it
credits foto: www.radiodynamo.it
La soddisfazione più grande?

Deejay Polpetta: A questa domanda rispondo brevemente, io che sono un chiacchierone e che dalle risposte precedenti si è già di certo capito. È stabilire un contatto. Entrare in relazione vera, nonostante sia per un tempo limitato. Condividermi con chi incontro. Instillare un granello di positività in questa comunicazione è la gioia piú grande.

Come vi preparate per il prossimo anno?

Deejay Perepè: Per il 2015 continuerà il progetto di Dynamo Off Camp e poi ci saranno alre novità, perchè Dynamo Camp non si ferma mai: l’entusiasmo dei bambini e i loro sorrisi fanno correre le nostre teste!

Esprimi un desiderio per Radio Dynamo.

Deejay Polpetta: Mi piacerebbe molto che la nostra radio si moltiplicasse per raggiungere ogni giorno tutti i bimbi e ragazzi che oggi si trovano in una delle condizioni per le quali possano ricevere la nostra visita, affinchè per ognuno di loro ci sia alla porta, pronti ad entrare, i Dj Polpetta e Chioma nel Vento, pronti a scatenare una tempesta di energia positiva insieme a loro.

L’Open day di Dynamo Camp è alle porte, il 5 ottobre: anticipazioni?

Deejay Perepè: L’open day è sempre un grande momento per l’associazione. Quest’anno avremo il truck presente nelle due giornate per “toccare con mano” il camion che porta il camp fuori dal camp.
E tante altre sorprese… ma se ve le dico che sorprese sarebbero?

[Credits cover: www.radiodynamo.it]