Lo scenario dei tre maggiori Partiti ad oggi risulta complicato se non impossibile da delineare; il Pd forte di un consenso in aumento nei sondaggi e di un esecutivo Renzi che nonostante molte difficoltà continua a convincere buona parte dell’opinione pubblica, si ritrova nonostante la compattezza dimostrata durante l’Elezioni del Presidente della Repubblica, frammentato e a rischio scissione, e le riforme del Governo continuano a non convincere la minoranza, che guarda a Sinistra e valuta possibilità di andare via dal Partito. In questo caos, il centrodestra non riesce a riprendersi orfano di Berlusconi, unico leader in grado di compattare le anime molto eterogenee dell’elettorato moderato, e Grillo registra preoccupanti crepe sia a livello Parlamentare dove il gruppo del Movimento si è assottigliato molto con le continue espulsioni, sia a livello locale, dove i malcontenti verso la sua leadership aumentano e i dissidenti riescono a catalizzare forme di protesta sempre più ampie.

Tra lo spettro di Elezioni anticipate, scenario auspicato da molti, e dubbi su possibili e talvolta obbligate alleanze in base alla nuova legge elettorale, i Partiti non riescono a sintetizzare una strategia definita.

Credits Photo: [blogtaormina.it]
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La possibile scelta di Renzi

Matteo Renzi secondo sempre più numerosi cronisti sarebbe tentato dal dare il via libera all’uscita dal Pd della corrente di Fassina e Civati; d’altra parte Vendola sarebbe anche felice di accoglierli in Sel per tentare di creare una nuova figura politica di Sinistra che si ispiri alla “Syriza” di Tsipras.

Dubbi restano però in funzione di conoscere con che legge elettorale si andrebbe a votare. Se il quorum per entrare in Parlamento dovesse essere troppo alto, e le speranze per questa lista Tispras basse se non nulle, la strategia si rivelerebbe inutile; ecco che si apre lo scenario insistente di una Sinistra radicale guidata da Landini, ma resterebbe da vedere quale potrebbe essere in quel caso il ruolo che i dissidenti Pd potrebbero avere.

Berlusconi e l’ombra di Salvini

Berlusconi è pronto a rientrare nell’arena politica ma per farlo ha bisogno di ricompattare il centrodestra attorno ad una strategia comune; se fino a qualche settimana fa si era “accontentato” del ruolo di padre nobile della coalizione e aveva deciso di appoggiare Renzi col famoso “Patto del Nazareno”, oggi lo scenario sembra molto diverso e la corrente aperta al dialogo rappresentata da Letta e Verdini messa in secondo piano da quella di Brunetta.

Le possibilità dell’ex Cavaliere non sono molte: una è quella di affidarsi alla stella crescente di Salvini, guidare la conversione della Lega da Partito secessionista a Movimento anti austerity di estrema destra, e sperare che il soggetto politico da lui creato non soccomba per lasciare posto ad un progetto del tutto diverso. L’altra invece è quella di provare per l’ennesima volta a riallacciare i rapporti con il Centro, dialogare con Ncd e Udc, e scegliere il suo “erede” guidandolo.

Credits Photo: [polisblog.it]
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Grillo e le strategie del Movimento

Beppe Grillo ha deciso di adottare fin dall’inizio una linea dura e intransigente all’interno del Movimento, e questo ha portato a tante espulsioni e ad un malcontento crescente e difficile da placare. Se poi, si aggiungono i tanti dubbi che, soprattutto a livello locale, accompagnano la sua leadership, si comprende come un progetto nato per non avere alleati e costruito per essere di rottura, rischi di naufragare per quei giochi politici che dovrebbe combattere. Infatti non possono spaventare l’ex comico ligure nè la legge elettorale nè tanto meno le Elezioni anticipate, ma soltanto che il Movimento possa diventare un “Partito” e con questo rinnegare lo spirito antipolitico e anticasta con cui è riuscito a raccogliere consensi.

Credits Photo: [vanityfair.it]
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Resta il dubbio; difficile stabilire se le scelte che i tre leader sceglieranno di adottare nel breve periodo siano davvero congeniali all’elettorato o se saranno condizionate esclusivamente dalla necessità di dare stabilità ai rispettivi Partiti.

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