Estate, vacanze, sole, mare, divertimento e tanto altro dovrebbero rendere felice chiunque; ma invece, per molti, la bella stagione è sinonimo solo di umore nero, stanchezza fisica e psichica, scarsa voglia di fare, continua tristezza. Questa strana patologia si chiama SAD, cioè Seasonal Affective Disorder, ed è una forma stagionale di disturbo dell’umore che colpisce per lo più in inverno ma che può presentarsi anche durante i mesi più caldi dell’anno.

I sintomi della SAD estiva sono complementari a quelli invernali, ma nelle stagioni calde si assiste ad un incremento di alcune patologie particolari, come gli attacchi di panico e le forme maniacali, ossessive e compulsive, bulimia compresa. Le persone colpite, principalmente donne di età superiore ai 35/40 anni, anziché accusare difficoltà nel periodo invernale, soffrono dunque nel corso dei mesi più caldi e soleggiati, per poi tornare al pieno benessere non appena sopraggiunge l’autunno.
Ad alterare la normale forma fisica e psichica potrebbe essere la modificazione della temperatura, la classica umidità estiva, ma anche la luce, l’esposizione al caldo, le allergie stagionali o la diversa lunghezza, rispetto all’inverno, dei cicli giorno-notte. Ma non solo: secondo recenti ricerche, potrebbe esserci una correlazione tra la stagione in cui si è nati e i livelli di serotonina – il neurotrasmettitore responsabile dell’umore – nel cervello.

Il nostro umore dipende sì da una serie piuttosto numerosa di fattori che influenzano la nostra vita quotidiana, ma anche – secondo alcuni ricercatori che hanno redatto un documento presentato all’European College of CNP Congress di Berlino – dalla nostra stagione, che definisce l’indole e il carattere di ogni uomo. In sostanza quindi, il mese di nascita determina la formazione del carattere.
La ricerca è stata svolta su un campione di 400 volontari – nati del corso dei 12 mesi dell’anno – i quali sono stati analizzati per valutare in che modo il periodo di nascita abbia influenzato il loro temperamento. “La stagione influenza i neurotrasmettitori monoaminici, come la dopamina e la serotonina, rintracciabili anche da adulti – ha spiegato Xenia Gonda, professoressa del Department of Clinical and Theoretical Mental Health di Budapest – e questo ci fa credere che la stagione in cui nasciamo ha un effetto a lungo termine su di noi, modificandone determinati aspetti”.

Credit: studentifuori.it
Credit: studentifuori.it

Prima di poter affermare con certezza che la stagione di nascita sia il motivo fondamentale dei nostri cambi d’umore occorrono ulteriori studi, anche se una certa evidenza statistica c’è già.
In ogni caso, questo della SAD non è un disturbo da prendere sottogamba: “Questa forma depressiva e l’eventuale compresenza degli attacchi di panico (tipici quelli che insorgono il giorno stesso della partenza per le ferie estive e in modo particolare non appena si raggiunge l’autostrada) – spiegano i ricercatori – devono essere trattati da uno specialista che deve fornire le adeguate indicazioni ed eventualmente correggere, per i pazienti già in cura, i trattamenti cui si fa ricorso abitualmente perché in questo periodo potrebbero risultare molto meno efficaci”.

[Credit Cover: psicologiafree.wordpress.com]