In Italia vige l’abitudine di intristirsi, usare parole solidali solo quando accadono tragedie, senza mai intervenire per non causare una morte dolorosa. Prendete come esempio la Salerno-Reggio Calabria, l’Autostrada A3, sempre al centro dell’attenzione per avvenimenti negativi. In un tratto di strada di ben 443 km, il Governo, dal 1962 in poi, ha speso tanti miliardi di lire (adesso trasformati in euro), contando, tuttavia, molti morti. L’ultimo dramma, in ordine di tempo, riguarda un onesto ragazzo rumeno, Adrian Miholca, 25 anni e con tanti sogni nel cassetto. Era arrivato nel nostro Paese per lavorare, per cercare di costruirsi un degno futuro e aiutare la sua famiglia. Sogni infranti lo scorso 2 marzo, a causa di un crollo improvviso di una campata del Viadotto Italia che, per fortuna, non ha mietuto altre vittime.

Corriere.it
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Il grosso pezzo di asfalto, grande più o meno come una distesa verde, è venuto giù in pochi secondi, non lasciando scampo allo sfortunato Adrian che, per una serie di circostanze lavorative, si trovava proprio sul punto che sarebbe ceduto poco dopo. Un altro cantiere che causa l’ennesima vittima di una zona autostradale divenuta incredibilmente importante per tantissime morti bianche e avvenimenti spiacevoli. Il tratto di strada, tra le uscite di Logonegro Nord e Sibari, è stato chiuso al traffico su disposizione della Procura di Castrovillari con gli occhi aperti, per indagare sulle cause che hanno provocato il terribile volo di Adrian Miholca. Automobilisti e autotrasportatori, pertanto, dovranno percorrere strade alternative che, nella maggior parte dei casi, sono scomode e pericolose.

Foto: skyscrapercity.com
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Ma la causa di tutti questi disastri di chi è? Del Governo italiano che, per bocca del sottosegretario alla presidenza Delrio commenta questo episodio come “indegno”? Oppure della mancanza di sicurezza, assente su quasi tutti i cantieri della Salerno-Reggio Calabria? Pensate, nel 1962, Amintore Fanfani, che ricopriva la carica di Presidente del Consiglio, voleva far terminare i lavori dell’autostrada in soli due anni. A distanza di molto tempo, però, le cose sono cambiate in negativo, con le morti bianche che, come dicevamo poc’anzi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Salvatore Pagliaro, 50 anni, Antonio De Luca, 39 anni, sono solo alcuni operai deceduti, nel cemento o travolti da armature metalliche, che ogni giorno lavorano anche 12 ore per portare lo stipendio a casa. E la tutela nei cantieri da chi viene controllata? Forse queste domande non troveranno mai risposta, come da prassi interamente tricolore.

Foto. wdonna.it
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Sul dramma di Adrian Miholca, l’Anas comunque si difende, affermando che lo scorso 2 marzo vi erano tutte le necessarie misure di sicurezza per la circolazione del traffico. Insomma, un’altra vittima che, come spesso accade, finirà nel dimenticatoio, senza ottenere giustizia, proprio come avvenuto negli anni scorsi. Passando alle cifre, fino a questo momento, per il completamento della Salerno-Reggio Calabria sono stati spesi più di 10 miliardi di euro che, molto probabilmente, aumenteranno nei prossimi anni, tra l’indignazione generale. E poi ci chiediamo perché aumentano le tasse e le cosiddette “passerelle” di politici che, per una normale opera sfilano soddisfatti.

Foto in evidenza: wikimedia.org