Samantha Cristoforetti è, possiamo dirlo a piena voce, una donna fuori dal comune. Una donna che ha lottato per ottenere il successo professionale, intraprendendo una carriera originale, insolita, e solitamente esclusiva del mondo maschile. Una donna che ha superato i limiti della Terra e del Cielo, arrivando allo spazio. Conquistando lo spazio.

37 anni, nata a Milano ma vissuta a Trento. Fin dai primi studi intrapresi il suo desiderio più grande era quello di viaggiare oltre l’atmosfera terrestre. Sogno che è diventato realtà qualche giorno fa (per esattezza domenica 23 Novembre, ore 22.01) dopo un lungo e faticoso lavoro.
Sì, perché ne ha fatta di strada la ragazza che nel 2001 è stata ammessa all’Accademia di Pozzuoli da cui si è congedata nel 2005 come ufficiale del ruolo naviganti normale e con la laurea in Scienze aeronautiche. Ma non è finita qui, perché il duro lavoro continua giorno dopo giorno, e Samantha, per la sua specializzazione, ha cambiato paese e vita, trasferendosi in Texas per frequentare l’Euro-Nato Joint Jet Pilot Training.

Questo era ciò che voleva da sempre: sollevarsi dal suolo terrestre, per vedere il mondo dalla Stazione Spaziale Internazionale (SSI), scrivere la storia, e portare le donne italiane e l’Italia a risplendere tra le stelle. E lo ha confessato con una grande naturalezza quando, in un’intervista, ha raccontato che nel paese in cui era vissuta c’era poco inquinamento luminoso, ed è così che ha scoperto la sua passione per gli astri, semplicemente guardando il cielo e le stelle nella notte.

Parla italiano, tedesco, inglese, francese e russo. È stata selezionata tra quasi 9000 candidati preparatissimi, spiccando per la sua bravura che però – e per fortuna – non offuscava la sua umiltà, la sua passione, la dedizione e il coraggio. Una donna che si è fatta da sola con la cosiddetta gavetta, tanto sudore e tanta forza di volontà. E non si può far altro che darle merito.

Credit: zeenews.india.com
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Questo l’emozionante video della sua partenza.

E con Samantha Cristoforetti si festeggia la rivincita. La rivincita di tutte quelle donne che hanno dovuto combattere contro pregiudizi sessisti sul posto di lavoro, che hanno dovuto sacrificarsi e accettare dei compromessi pur di veder realizzato un sogno – il proprio sogno. La rivincita di tutte coloro che hanno apertamente sfidato i colleghi maschi, trovando però il proprio spazio e ottenendo il riconoscimento generale.

L’aviatrice di origine Milanese ora ha dato un’importante lezione al nostro Paese, e si è imposta in un settore, l’aeronautica, da molti considerato maschilista. È di donne come lei che ha bisogno l’Italia, che troppo spesso non ha avuto il coraggio di investire su di loro, per delle futili e stupide reticenze culturali.

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