Ci siamo. Stasera prenderà il via il Festival di Sanremo 2015, la kermesse canora più importante d’Italia, quest’anno condotto da Carlo Conti. Grande importanza, come ogni anno, avrà la gara delle Nuove Proposte, che partirà domani. Tra le 8 Nuove Proposte, quest’anno c’è anche Serena Brancale.

Sanremo 2015, Serena Brancale: "Galleggiare è autobiografica. Vado a Sanremo con i miei amici di sempre" (INTERVISTA)

Serena, pugliese d’origine, seppur giovane, ha un curriculum ricco di esperienze artistiche. Ha preso parte a Mio Cognato, film del 2003 di Alessandro Piva, con Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio. Ha lavorato in radio e a numerosi festival musicali. Il suo amore è la musica, un amore a 360 gradi, visti gli studi al Conservatorio di Bari, il suo progetto come cantautrice e la sua passione per il jazz.

Noi de Il Giornale Digitale siamo riusciti ad intervistarla, chiedendole qualcosa riguardo il suo rapporto con la musica, con l’arte, ma, soprattuto, per sapere come si sta preparando al Festival di Sanremo.

Chi è Serena persona e chi è Serena cantante?

Serena persona è una ragazza di 25 anni che ha sempre sognato di fare arte, non solo musica. Come musicista è una Pasqua, perché il suo sogno (partecipare al Festival di Sanremo e pubblicare il proprio album) si sta avverando. Mi piace, però, pensare che la Serena persona sia la Serena cantante.

Leggendo la tua biografia, si può vedere che hai coltivato tante esperienze artistiche, dal cinema alla radio. Essendo forme d’arte così diverse, cosa ti ha dato ciascuna di esse?

Ogni esperienza mi ha fatto crescere. Anche con riferimento al canto, io non credo nel cantare fine a se stesso. Mi piace pensare che si è cantanti perché si è musicisti, anche attori. Canto non è solo voce, è occhi, cuore e corpo, perché, attraverso essi, trasmetti le tue emozioni. Ogni esperienza che ho fatto mi ha dato tanto e anche le interviste che sto facendo in questi giorni mi stanno educando.

Sanremo 2015, Serena Brancale: "Galleggiare è autobiografica. Vado a Sanremo con i miei amici di sempre" (INTERVISTA)

Ora arriva Sanremo, un’esperienza davvero unica, che hai tentato più volte. Come ti senti al riguardo?

Mi preparo al Festival con serenità e coscienza. Le prove sono andate bene e ho trovato grande disponibilità da parte dell’Orchestra. L’anno scorso ero molto più emozionata. Presentavo un brano del maestro Vessicchio, ma non è andata bene. Non era la prima volta che ricevevo una porta in faccia, visto che ero stata respinta anche ad X Factor. Ho scritto questo brano, Galleggiare, ma non ci credevo moltissimo, invece è andata molto bene. Quando ho saputo, da Carlo Conti via Skype, che ero stata presa, sono scoppiata a piangere nei corridoi del Conservatorio.

Partecipi con un brano, Galleggiare, scritto da te. Cosa ci dici riguardo al pezzo?

E’ un brano scritto da me, è una forza. Quando porti un brano scritto da te, sai cosa vuoi comunicare, cosa quelle parole vogliono dire. E’ autobiografico, dedicato ad una persona, ma può essere fatto proprio da chiunque e può essere riferito a vari ambiti della vita, a tutte quelle situazioni in bilico, alle scelte che si fanno, come, ad esempio, la mia scelta di voler diventare una cantante.

Sanremo 2015, Serena Brancale: "Galleggiare è autobiografica. Vado a Sanremo con i miei amici di sempre" (INTERVISTA)

Sanremo, oltre ad essere un evento musicale, è un evento televisivo, dove l’immagine ha la sua influenza. Quanto credi che i vari fattori incidano sulla valutazione del pubblico e della giuria?

L’immagine è fondamentale. Io, però, cercherò di rimanere in sintonia con l’eleganza del brano. Cercherò di essere me stessa, quella che sono nella mia vita quotidiana. Non voglio strafare solo perché sono a Sanremo. Bisogna essere belli essendo sempre se stessi. Per quanto riguarda il look, devo ancora scegliere il vestito da mettere, tra uno molto semplice e uno più elegante.

A Sanremo sarai diretta da una tua amica, Carolina Bubbico. Che vuol dire per te condividere con lei quest’esperienza?

Ho voluto fortemente Carolina. Condividiamo musica e molti progetti. L’anno scorso ci siamo entrambe presentate a Sanremo. Sulla scelta, avevo mezza carta bianca, quindi ho scelto di farmi accompagnare da lei e da altri musicisti miei amici, Mimmo Campanale, Peppe Fortunato e Luca Alemanno. Voglio portare un pezzo di me, della mia terra, visto che siamo tutti pugliesi, e, soprattutto, gli amici di sempre.

Sanremo 2015, Serena Brancale: "Galleggiare è autobiografica. Vado a Sanremo con i miei amici di sempre" (INTERVISTA)

Quali sono i tuoi progetti post Sanremo?

Ancora non ho deciso nulla. Prima di Sanremo avevo delle date ad Austin, negli Stati Uniti. Dopo Sanremo, non so più. Adesso ho quello che ho sempre sognato, l’essere seguita da una major discografica, la Warner, che mi guiderà insieme al mio manager Michele Torpedine.

Qual è il tuo ricordo più forte legato al Festival?

Per me Sanremo è Giorgia che canta E Poi. Non lo vidi all’epoca, ma ho recuperato tutto tramite Youtube. Per me Giorgia rappresenta la cantante che si è fatta strada partendo da Sanremo. Un altro bel ricordo, questo più legato alla conduzione, è quello legato a Paola Cortellesi, una donna di cui amo il talento. Ricordo il suo Sanremo con Simona Ventura: un’ottima conduzione.

In bocca al lupo a Serena Brancale per la sua esperienza…