Ogni tanto, come in questo caso, si ha la fortuna di imbattersi, tra il qualunquismo comico del web, in piccoli gioielli, video che riescono a farti divertire senza essere mai banali . ” Il Terzo Segreto Di Satira “, rappresenta una di queste eccezioni.

Ciao ragazzi, vi chiedo di presentarvi e di raccontare un po’ il vostro progetto che nel giro di pochi anni è diventato tra i più interessanti nel panorama satirico   

Il Terzo Segreto di Satira è un gruppo di autori/registi/operatori/tecnici audio (si fa per dire)/montatori/cialtroni composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi, che si è formato nel febbraio del 2011, dopo essersi conosciuto alle Scuole Civiche di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano.

Il nostro progetto consiste nel lavorare con il linguaggio comico abbinandolo al mezzo video, che poi è quello che abbiamo studiato e che ci accomuna. L’interesse per la politica, come argomento di discussione tra noi cinque, ci ha portato a prendere appunto la via della satira politica/sociale per creare dei prodotti video nelle forme più svariate, che vadano a mostrare il nostro punto di vista sull’attualità italiana, chiaramente facendo ridere, almeno noi cinque in partenza.

Nell’ultimo periodo stiamo anche cercando di slegarci un po’ dal concetto di notizia del momento per provare a sviluppare un prodotto che abbia una vita più lunga come per esempio una serie tv o addirittura un film, sempre cercando di dare la nostra visione delle “cose” su quello che ci sta intorno. E alla fine ritorniamo sempre sul concetto di politica/società legata alla quotidianità della vita di tutti i giorni.

[ Credits photo: www.meltybuzz.it ]
[ Credits photo: www.meltybuzz.it ]

Ritenete che Youtube sia anche per voi un’opportunità iniziale per farsi notare e passare ad una platea più vasta come molti stanno facendo in questi anni, o credete che il vostro target sia quello di adesso ?

Il nostro approccio con youtube è stato un po’ una scelta di forza maggiore perché banalmente non essendo conosciuti e non avendo modo di arrivare ai mezzi di comunicazione più canonici, era il canale di diffusione dei nostri prodotti più immediato. Totale libertà di contenuti, nessun intermediario/barra editore ma anche poco o nessun guadagno economico. Ora come ora ci piacerebbe riuscire a sdoganarci anche verso “il grande pubblico” sia per una questione economica, ovvero vivere totalmente dei nostri prodotti e anche per riuscire a creare video sempre più complessi e completi sia da un punto di vista autorale, sia di messa in scena. Il nostro target in realtà, almeno dai dati di youtube, è composto per la maggior parte dagli over 25, per cui persone abituate ai mezzi più canonici come la tv o il cinema, che in questi anni hanno imparato come noi a utilizzare ,sia da spettatori che in prima persona, le possibilità offerte da youtube o internet in generale.

Fare satira politica oggi appare quasi un affare per pochi. La stragrande maggioranza della satira degli ultimi anni è stata anti-berlusconiana mentre voi avete scelto un’altra via. A posteriori credete di aver fatto una scelta azzeccata?

Appena abbiamo iniziato, diciamo che il “bersaglio” era più concreto, meno rarefatto e quindi concentrarsi sul Berlusconi e tutto quello che concerne, era abbastanza scontato. Con il passare del tempo e con i vari cambi di scenario politico, ci è sembrato sensato cercare di dare il nostro punto di vista anche sul restante mondo politico, un po’ per il divertimento di prendere in giro, “spronare” e per cercare di fare una critica a quella sinistra che per vent’anni era stata succube del berlusconismo. C’è da dire anche che concentrarsi nuovamente su Berlusconi per noi ha un senso nel momento in cui riusciamo a trovare un modo originale nel farlo. Per quanto riguarda il fatto di avere fatto o meno una scelta azzeccata, sinceramente non sappiamo cosa rispondere, siamo abbastanza lontani da questo tipo di logiche. I nostri video nascono esclusivamente da scelte di pancia e da un’idea: se un’idea fa ridere noi cinque, allora vale la pena farla diventare un video. Se poi prende di mira questo o quel politico o partito, è indifferente. Importante è che il “messaggio” dei nostri video sia, almeno per noi cinque, sensato e non campato per aria.

Quale tra i vostri video vi ha maggiormente coinvolto o è stato particolarmente difficile da fare? 

Diciamo che gli ultimi video, anche per una maggiore esperienza acquisita, ci vengono con più facilità o con meno fatica, a seconda dell’ottimismo che c’è in quel periodo. Ricordiamo con molta fatica la lavorazione de “L’ultimo de i Padani” e soprattutto il montaggio di cui esistono svariate versioni chiuse nei nostri hard disk. Il tutto dipende anche dal nostro modo di lavoro che è atipico rispetto alla tradizionale lavorazione. Noi scriviamo, giriamo e montiamo in cinque per cui i procedimenti di lavorazioni sono lunghi e alle volte finiscono in discussioni molto lunghe/litigi. La cosa positiva è che nel momento in cui siamo tutti d’accordo, siamo sicuri di avere fatto un video che ha un senso. La difficoltà maggiore, esperienza o meno, è comunque data dal fatto che quasi tutti i nostri video sono autoprodotti, per cui l’impegno maggiore consiste nel conciliare il nostro tempo, i tempi di lavorazione, i budget bassi o inesistenti, il tempo degli attori che lavorano con noi e l’attualità politica che di certo non sta lì ad aspettarci.

I vostri lavori hanno per molti versi un taglio cinematografico, sono più cortometraggi che semplici video. Prestate molto attenzione alla fotografia e ai dettagli. Questo è un limite che non vi permette la creazione di molti video?

Sicuramente è un limite, tant’è che guardando il nostro canale nel corso di questi anni, non c’è una continuità di uscita dei prodotti, per le motivazioni scritte nella risposta precedente. Banalmente, avendo studiato cinema e ambendo a quel tipo di mondo, ci viene naturale legare il meccanismo comico anche al piacere di vedere un video fatto bene da tutti i punti di vista. Agli inizi, anche per poca esperienza, eravamo più di bocca buona, ora la realizzazione del video in senso stretto è di fondamentale importanza. Preferiamo fare cose più semplici ma belle da vedere piuttosto che fare “il vorrei ma non posso”.

Com’è nato l’ultimo vostro lavoro, “Il Dalemiano”? Quali sono i vostri progetti per il futuro?

“Il Dalemiano”, anch’esso nato da una lavorazione lunga e difficoltosa, perché si tratta quasi di una piece teatrale con diverse prove attoriali e registiche, più che di un video canonico, è nato all’interno di una puntata zero di 30 minuti che abbiamo scritto e girato in maniera autonoma per tentare di proporci a case di produzione per fare un prodotto che fosse totalmente nostro e non più all’interno di altri programmi. Il format ad oggi non si è ancora concretizzato, ma l’esperienza de “Il Dalemiano” ci ha permesso di fare vedere al pubblico e agli addetti ai lavori un tipo di prodotto più cinematografico che ci sta portando ad andare avanti con alcuni progetti che speriamo di riuscire a chiudere in tempi non troppo lunghi. Adesso è ancora presto per i dettagli perché siamo alle fasi preliminari e le tempistiche sono molto più dilatate rispetto alle nostre autoproduzioni su internet. Diciamo che siamo fiduciosi e speriamo entro l’anno di arrivare a qualche cosa di concreto. In parallelo continueremo con i nostri video autoprodotti o meno e vediamo un po’ come va.

Riuscire, con l’aria di anti- politica che c’è in giro, a far sorridere, parlando ( con intelligenza ) di politica non è facile. Il Terzo Segreto Di Satira rimane un’isola felice dove rifugiarsi lontano dal qualunquismo.

[ Credits foto in evidenza: Pagina Facebook ufficiale de “Il Terzo Segreto di Satira” ]