In un’era social in cui si fa a gara a chi è più crudelmente sarcastico, attività corredata dal cavalcare selvaggiamente l’onda del momento, c’è invece una serie di strisce a fumetti che a colpi di gentilezza e dolce ironia si è guadagnata uno spazio tutto suo nel cuore di tante persone. Trattando tra l’altro l’argomento più antico del mondo, l’amore, nella fattispecie la branca legata alle piccole schermaglie quotidiane di coppia.

Ecco perché il successo di Simple e Madama, le creature concepite dalla giovane disegnatrice, vignettista e fumettista Lorenza Di Sepio, è sorprendente, ma non troppo: chi legge le strisce viene a contatto con la realtà quotidiana – quella che attinge dagli archetipi rappresentati da Sandra e Raimondo – che al tempo stesso costituisce un momento di stacco dalla mole di meme e immagini che gareggiano a chi fa il più cattivo.

Tuttavia Simple e Madama è pur sempre un prodotto social: iniziato a circolare su Facebook – dove oggi la fanpage ufficiale conta circa 120 mila iscritti – il prodotto di Lorenza Di Sepio tiene chiaramente in considerazione anche gli argomenti caldi del periodo, riuscendo però nella piccola impresa di non snaturarsi, come invece capita ad altri progetti a fumetti. È così che Natale, Pasqua e immancabilmente San Valentino fanno progressivamente da sfondo ai botta e risposta dei piccoli protagonisti.

In un periodo in cui nascono e rapidamente muoiono numerosi progetti che puntano sulle reti sociali, fa presa dunque la storia di questa serie, arrivata con graziosa disinvoltura anche nelle librerie: a “La scintilla“, raccolta di storie e vignette incentrate su Simple e Madama (uscita nell’ottobre del 2014), hanno fatto seguito altri volumi – tutti editi da Magic Press Edizioni – il cui ultimo esemplare è “Il bello e la bestia“, pubblicato meno di due mesi fa.

Il Giornale Digitale ha scambiato quattro chiacchiere proprio con Lorenza Di Sepio, per un’intervista in cui l’autrice di Simple e Madama ha raccontato come si è sviluppata la propria creatura, rivelato qualche retroscena sul proprio lavoro e dato anche qualche consiglio – proprio sotto le feste – per un regalo a fumetti che funzioni.

Photo Credits: Lorenza Di Sepio, 'Simple e Madama'
Photo Credits: Lorenza Di Sepio, ‘Simple e Madama’

Dalle prime vignette a un’attività praticamente quotidiana: ci racconti com’è nato Simple e Madama e l’evoluzione che ha avuto negli anni?

Simple e Madama nascono da una mia esigenza di disegnare e raccontare.
Da sempre mi diverto ironizzando su accadimenti o situazioni presi da ciò che mi circonda, per puro svago. Perciò i personaggi sono venuti fuori così, per gioco, finché non si è sviluppato un pubblico tutto loro, autonomamente e inaspettatamente. Dopo un anno in cui il numero dei follower cresceva senza sosta, è intervenuto l’editore e ha reso tutto più ufficiale. Passare alla carta stampata (e a tutto ciò che questa comporta) è stato un po’ traumatico, ma molto soddisfacente. Ho faticato per trovare un compromesso tra le pillole da sempre postate sui social, a una storia narrata che somigliasse di più ad un fumetto. E a oggi sono molto contenta dei risultati.

Trovare l’idea giusta, l’atto tecnico, interagire con gli utenti: c’è una parte del tuo lavoro che ti piace di più?

Tutte queste fasi sono in equilibrio tra loro, non c’è una parte specifica che preferisco. Non a lungo termine, almeno! Diciamo che c’è il momento in cui mi piace di più viaggiare di fantasia per ideare un nuovo racconto, quello per immergermi nelle tavole e quindi chiudermi sul lavoro in solitaria. Così come arriva poi il momento di smettere di stare con la faccia al PC ed interagire finalmente coi lettori.

Quali possono essere, eventualmente, gli inconvenienti di presentare ogni giorno il proprio lavoro sui social, trovandosi dunque a contatto diretto con gli utenti?

Sicuramente l’inconveniente (l’unico, a parere mio) di fronteggiare un social network è quello delle critiche non filtrate.
Devo ammettere che non ho mai avuto grossi problemi in merito, comunque in generale avere un feedback così diretto ti pone davanti a critiche e commenti di tutti i tipi. La vera forza sta nel renderli comunque, in qualche modo, costruttivi.

Lorenza Di Sepio posa accanto a Madama, uno dei suoi personaggi
Lorenza Di Sepio posa accanto a Madama, uno dei suoi personaggi

Anche nel campo delle vignette e dei fumetti, si avverte ormai la necessità quasi inevitabile di seguire i topic trend (eventi, ricorrenze ecc.): credi sia maggiormente d’aiuto o piuttosto limitativa per la propria ispirazione?

Non saprei, per me è un aiuto. Non deve essere vissuta come unica ed esclusiva linea guida, piuttosto come occasione in più per entrare nel giro di una visibilità maggiore. Così da poter sottoporre, poi, anche vignette meno “convenzionali” o “popolari”.

Quanto ti senti maturata professionalmente, e in che modo, nell’ultimo anno, in cui sei stata ultra-impegnata tra fiere e varie collaborazioni?

“Maturata” è una parola grossa, in questo lavoro non si finisce mai di farlo e io non sono che all’inizio. Però ammetto che ne è passata d’acqua sotto ai ponti, da quando ho iniziato con qualche vignetta sporadica ad oggi, con quattro libri all’attivo e un mini-tour in italia per presentarli alle spalle. Sto imparando a rapportarmi meglio col pubblico (e soprattutto con gli uffici stampa). Disegnare in una stanza non ha niente a che vedere con l’affrontare centinaia di persone, foto, domande. Ma sto metabolizzando che se voglio fare questo lavoro, devo imparare a gestirmi anche in questo.

Natale si avvicina: a parte le avventure di Simple e Madama, ci sono altri fumetti che ci senti di consigliare come regalo?

Consigliare un volume è ancor più difficile che trovarne uno per se stessi. Diciamo che, già di suo, scegliere un libro come regalo di Natale è un’ottima cosa.
Adoro praticamente tutti i lavori di Paco Roca, oppure Blacksad (di Juan Díaz Canales e Juanjo Guarnido, ndr), che è un bel piacere per gli occhi.
Oppure puntiamo piuttosto a fumettisti nostrani, così da supportarli, come ad esempio Gud (di Daniele Bonomo)

Nel futuro di Lorenza Di Sepio vignettista, vedi ancora Simple e Madama o c’è qualcos’altro che bolle in pentola?

No, al momento non ho niente in pentola, anche se in futuro mi piacerebbe sicuramente tentare altre strade, anche completamente diverse da Simple e Madama.
Ma finché va così bene, lo continuerò: ho ancora un po’ di cose da dire su questi due piccoli personaggi e voglio farlo al meglio! Quindi per ora non disperderò le energie in altri progetti paralleli.