Continuano le avventure dell’astronave Enterprise guidata dall’intrepido e istintivo James T.Kirk; Star Trek Beyond, tredicesima trasposizione cinematografica della fortunatissima saga fantascientifica ambientata nello spazio, rappresenta il terzo capitolo del reboot ideato da J.J. Abrams. Versioni più giovani e moderne dei personaggi storici, effetti speciali all’avanguardia e nuove affascinanti storie da raccontare, questi gli ingredienti del successo di un frainchising che sembra non invecchiare mai.

E se Abrams è rimasto stavolta solo come produttore per dedicarsi a pieno alla nuova avventura con “Star Wars”, la nuova regia affidata a Justin Lin (Fast and Furious), non delude, e anzi si adatta perfettamente alle tante scene d’azione della pellicola. Come era da attendersi infatti sono proprio gli effetti speciali a farla da padrone, ma non si resta delusi nemmeno stavolta dal punto di vista recitativo, con qualche brillante scambio di battute tra Pine-Kirk e Spock- Quinto. Il resto, trama compresa, in gran parte era stato “spoilerato”, con la pellicola che svela tra le altre cose, la non poco dibattuta omosessualità di Sulu.

Ottimo il cast corale, con particolare menzione per Karl Urban, anche stavolta straordinario nei panni del Dr. Scott; appare invece un po’ sacrificato nel ruolo di villain Idris Elba, attore al centro dei rotocalchi in questi mesi per la possibilità di vederlo presto al cinema come primo James Bond di colore.

Discorso a parte quello più “sentimentale”, con il film che non dimentica di regalare un doverosissimo omaggio al mitico Leonard Nimoy, storico Signor Spock, in una scena molto bella col suo omologo. A lasciare non poca malinconia alla fine del film però è soprattutto il sapere di star vedendo per l’ultima volta nei panni di Checkov il giovanissimo Anton Yelchin, scomparso poco dopo le riprese.

Credits Foto: scena tratta da Star Trek Beyond di Justin Lin, fotografia pellicola di Stephen F. Windon.