Rockstar lo è forse sin dai 6 anni, quando ha imbracciato la chitarra per la prima volta grazie al suo papà, ma pop-star lo è diventato grazie a Maria e la “sacra” scuola di Amici 14.
Stash (Antonio Fiordispino), insieme ai The Kolors (Alex Fiordispino, batteria, e Daniele Mona, synth), ha vinto l’edizione 2015 di Amici con stile, originalità, qualità, e un vago ricordo di quel fascino dei frontman inglesi che ha sedotto intere generazioni tra un concerto live e un singolo in vetta alle classifiche.
Poco importa se la vittoria di venerdì 5 giugno sia stata macchiata dalle accuse di un irrispettoso playback del frontman del gruppo campano, Stash si è subito difeso parlando di ‘errore tecnico’ ed ha allontanato le ombre da una vittoria tanto scontata quanto meritata.

Il televoto lo ha preferito al rapper Briga per oltre il 60%. E non poteva essere diversamente, se appena Stash impugna il microfono l’impressione di avere davanti un concorrente di una scuola di talenti svanisce lasciando il posto all’illusione di uno stadio, i riflettori puntati sul centro del palco, le transenne roventi per l’agitazione del pubblico irrequieto alle prime file, e la star pronta a cantare per scatenare una standing ovation senza esitazioni. Stash è già una stella. Lo ha riconosciuto il televoto così come la critica. E i palchi internazionali lo attendono.

Credits: Official website www.thekolors.com - Baraonda Edizioni Musicali
Credits: Official website www.thekolors.com – Baraonda Edizioni Musicali
Nel futuro dei The Kolors c’è Sanremo? Troppo scontato

Vedere Stash e i The Kolors calcare il palcoscenico sanremese sarebbe quasi tautologico visti i pregressi dei vincitori dei maggiori talent televisivi, da Emma ad Alessandra Amoroso, fino a Marco Mengoni, sforando a casa dei vicini di Sky. Maria, in occasione della conferenza stampa di chiusura della quattordicesima edizione di Amici, si è espressa senza mezzi termini in merito: “Basta con questa rottura di scatole che quelli che escono da Amici devono andare a Sanremo“, per poi smorzare il tono e aggiungere una nota: “Se Stash e i The Kolors dovessero però andare, farei il tifo per loro“.
Se Stash dovesse insistere con lo switch dall’inglese all’italiano azzardato da Francesco Renga, le probabilità di vederli imbellettati alla kermesse canora sanremese non sarebbe bassa, ma l’inglese non è ammesso a Sanremo e Stash non vuole tradire la lingua che ha studiato e lo ha reso popolare, da Milano a Londra, fino ai 6milioni e 536mila spettatori (34,20% di share TV) dell’ultima puntata di Amici che lo ha consacrato vincitore.

Intanto l’agenda di date live dei The Kolors inizia, appunto, a ‘colorarsi’. Il primo concerto dei The Kolors è in programma per il 10 Luglio 2015 presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. La seconda data invece si terrà il 15 Luglio 2015 a Milano per il Festival Estathè Market Sound. E poi il ‘roadshow’ dei The Kolors lungo lo stivale per promuovere il disco Out, già disco d’oro prima ancora della vittoria di Amici, e il progetto America sempre più vicino e concreto dopo che Live Nation ha schiacciato l’occhio alla band e annunciato di avere in programma un loro tour a stelle e strisce già dai prossimi mesi.

The Kolors, non chiamiamoli boy band

Ieri si chiamavano Duran Duran, poi Take That e Boyzone, oggi One Direction. Domani non si chiameranno di certo The Kolors. Ed è un buon augurio per Stash e colleghi.
‘Boy Band’ oggi è associato a ragazzotti di bell’aspetto, col bicipite scolpito e tatuato, l’occhio ammaliante e il bacino flessibile, che propongono sul mercato canzoni orecchiabili, tendenti al romanticismo, con un che di favolesco e lo scontato lieto fine che talvolta sbaglia il tiro e sfocia nello struggente abbandono dell’anima gemella. Stash il bicipite tatuato ce l’ha, ma non il miele che lascia ai cugini inglesi per seguire più le orme delle band rock, quelle che il palco lo addentano, che i testi li firmano e che le canzonette non solo non le cantano, ma nemmeno le hanno mai ascoltate. Di scuola buona, Stash i clichè commerciali ci auguriamo li rifugga.

I teen-ager non ascoltano solo “mezza-musica” e l’orecchio stanno imparando ad educarlo, a vantaggio della cantautorialità. Non dimentichiamo il filo sottile che lega Stash a Pino Daniele, punto di riferimento del giovane cantante dei The Kolors cresciuto a sfogliatelle in uno studio di registrazione. Lo stesso studio che ha visto passare, tra gli altri, il cantautore napoletano di Napul’è, Quando e altri successi senza tempo.

Credits: www.thekolors.com
Credits: www.thekolors.com
Stash, il lato B di una stella

Stash, la voce e la chitarra dei The Kolors, è nato nel 2010, quando la band si è formata ed ha iniziato a suonare a Milano come resident band del locale Le Scimmie. Ma Antonio Fiordispino? Chi è il frontman dei Kolors? Complice il suo look inconfondibile – ciuffo corvino e occhio segnato dall’eyeliner – Antonio è stato già ingabbiato nella trappola dei meme. Ora accostato ad Edward, meglio noto come ‘mani di forbice’, ora a Mirko dei Bee Hive in Kiss me Licia, Antonio ha trovato lo stile che lo ha reso personaggio, e l’ironia bonaria del web lo dimostra. Ma Antonio è prima di tutto un giovane di ventisei anni che da Caserta, ascoltando i Queen, Michael Jackson e i Pink Floyd, dopo il liceo è volato a Londra per imparare l’inglese e coltivare un sogno: suonare alla Wembley Arena.

Oggi questo sogno è più vicino e merito va riconosciuto a Maria De Filippi. Se il padre di Stash è stato l’iniziatore di un percorso di successo, Maria è stata la madrina del momento che ha segnato la svolta. Ed oggi Everytime – singolo dei Kolors – passa anche attraverso una radio californiana. Stash è ascoltato da Los Angeles. Domani dal mondo.