“Sei troppo giovane”, “A questa età non ce la farai mai”, “Ormai sei troppo vecchio”, “Avresti dovuto pensarci prima”. Frasi che abbiamo sentito tante volte, rivolte a chi stava per lanciare un progetto in cui credeva, a chi aveva partorito un’idea dalle ottime potenzialità, a chi si entusiasmava lanciandosi in una nuova avventura, a chi intraprendeva la strada per il successo.

Molto spesso i percorsi per raggiungere i propri traguardi e il successo personale non cominciano con i migliori auspici e, nella maggior parte dei casi, vengono ostacolate dai pregiudizi sull’età, troppo giovane o troppo vecchio, o dalle errate convinzioni legate alle epoche della nostra vita su cui noi stessi ci arrocchiamo, pronunciando la fatidica frase “Non è il momento giusto”.

La storia, però, ci insegna che ogni momento e fase della nostra vita può essere quello buono, quello giusto per puntare ancora una volta su noi stessi. Non è mai troppo presto o troppo tardi per dar vita ai propri progetti e realizzare i propri sogni. Il successo non ha età e tanti sono gli esempi che lo confermano.

Mozart a 5 anni era già pianista e violinista e si apprestava a comporre la sua prima opera. La ginnasta rumena Nadia Comaneci all’età di 14 anni conquistava il “10 perfetto” alle Olimpiadi di Montreal del 1976: fu la prima atleta donna a ricevere il massimo punteggio ottenibile alle parallele asimmetriche, sette “10” che mandarono in tilt anche i computer che erano programmati per registrare votazioni fino al 9,99. Il “10”, infatti, non era assolutamente previsto, vista la difficoltà molto elevata nel riceverlo. Fino ad allora, anzi, era ritenuto addirittura impossibile.

Credits: Fabio Stelluti
Credits: Fabio Stelluti

Storia agli antipodi quella di Nelson Mandela, una vita dedicata all’attivismo anti-segregazionista. Nel 1993 riceve il premio Nobel per la pace e nel 1994, all’età di 76 anni, diventa il primo presidente ad essere eletto dopo la fine dell’apartheid in Sudafrica. Sono solo alcuni dei tantissimi esempi che il corso della storia ci ha consegnato.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Melbourne, che hanno analizzato l’impatto sul successo professionale su un campione di partecipanti non solo in Australia ma anche negli Usa, ha dimostrato che l’età non è un ostacolo al successo. Chi aveva più fiducia in sé e nelle proprie capacità era riuscito a scalare le vette della propria carriera lavorativa, fino ad occupare posizioni di prestigio che altrimenti non avrebbero probabilmente raggiunto.

Ciò che è emerso, inoltre, è che la personalità è uno dei primi punti che i datori di lavoro prendono in considerazione quando si tratta di assunzione o di promozione in ambito professionale. Un elevato livello di fiducia in se stessi può sicuramente fare la differenza. Com’è noto la sicurezza e la fiducia in sé possono essere incentivate, e allo stesso tempo intaccate, a partire dai primi anni di vita, tanto all’interno dell’istruzione formale quanto del nucleo familiare. Accade, quindi, che chi le abbia sviluppate ne vada a beneficiare sotto forma di successo nella società e nella propria vita in genere. È bene sottolineare, ad ogni modo, che non è mai troppo tardi per ritrovare la fiducia in sé perduta o logorata da piccoli.

Tre punti da cui partire per coltivare una mentalità vincente e di successo potrebbero essere questi:

Tenere sempre davanti ai nostri occhi l’obiettivo: immaginate di avere una reflex in modalità manuale e di voler mettere a fuoco il viso della bella ragazza che avete di fronte. Concentratevi solo su quello, controllate che sia ben illuminato, trovate l’angolazione giusta, e soprattutto non perdete la messa a fuoco. Tralasciate tutto ciò che vi sia intorno e puntate dritti al vostro obiettivo.

Circondarsi di persone positive: pensare positivo, ricordare che abbiamo un obiettivo da raggiungere alimenta la nostra autostima e infonde nuova dose di coraggio. Chi ci scoraggia, non crede in noi e in quello che stiamo facendo trasmettendoci solo pensieri negativi, rappresenta una minaccia. La negatività attira solo altra negatività.

Prendere dei punti di riferimento: avere delle fonti d’ispirazione e degli esempi positivi aiuta a osare ed essere determinati nelle proprie scelte. Studiare le mosse vincenti di chi prima di noi ha operato con successo è sinonimo di garanzia e salvaguardia delle nostre risorse: ciò che ha funzionato funzionerà ancora se saremo bravi a creare le condizioni opportune.

Tutto ciò su cui è necessario lavorare, quindi, è la fiducia in sé che, per quanto possa essere minata da diversi fattori, può essere recuperata. Basta prendere coscienza che siamo tutti uguali e tutti abbiamo delle qualità che possiamo sviluppare e far crescere diventando un punto di riferimento per gli altri. Il successo è dietro l’angolo. A 10 come a 70 anni. Perché il successo non ha età.

[Cover source: feleasy.it]