“Sarà tutto finto?“: se lo saranno chiesto in tanti se il successo mediatico costruito attorno al personaggio italiano più cliccato nella storia della Rete sia spontaneo o frutto della macchina Rai. Cristina Scuccia – meglio nota come Suor Cristina – con i suoi 25 anni e le sue origini siciliane sta conquistando TV, social e pubblico mondiale. “Lei è raccomandata da Dio“, si è detto, ed effettivamente l’azione virale che le sue esibizioni stanno scatenando riunendo spettatori fedeli o meno sembra quasi un’opera di “evangelizzazione” prima musicale, poi spirituale.
Dopo la prima esibizione alle Blind Audition di The Voice of Italy con No One di Alicia Keys, Suor Cristina ha registrato oltre 43 milioni di visualizzazioni su YouTube, facendo tremare PSY che con Gangnam style pensava di aver battuto i record di viralizzazione social.
Star internazionali hanno cinguettato su di lei rilanciando la religiosa con un endorsement notevole: prima Alicia Keys e poi Whoopi Goldberg hanno portato oltreoceano la suorina italiana, che adesso è contesa tra i giornali e le TV straniere, fino ad aver ispirato Ellen DeGeneres che ha firmato la sua parodia e propone il format per un nuovo talent a lei ispirato: Ellen’s got Nun Talent.
“Cristina non è una suora che canta ma una cantante che si è fatta suora“: è così che un ex compagno dell’Accademia di spettacolo frequentata da Suor Cristina – la Star Rose Academy di Claudia Koll – ha spiegato il segreto del successo di Suor Cristina. E con questa sentenza ha zittito le polemiche raccolte da Famiglia Cristiana tra i cattolici scettici nei confronti del personaggio religioso adottato dai media e anche irritati per l’apparente aspirazione al successo che Cristina palesa tra una dichiarazione rilasciata alla stampa e una preghiera.
“Ho visto in altre occasioni preti e suore partecipare a programmi televisivi, magari allo scopo di vincere qualche sommetta utile per il proprio oratorio, la propria comunità… e poi sparire» – ha notato Mariella sul settimanale religioso e ha continuato – “Questa suora, invece, sembra proprio mirare al successo. Di quale testimonianza stiamo parlando? […] la giovane sorella si è prestata alla strumentalizzazione. Agli autori della trasmissione non sembrava vero di proporre uno scoop come questo: la suora che canta buca lo schermo“.
Non la pensano tutti così. In primis le suore della comunità delle Orsoline a cui Suor Cristina appartiene sostengono la religiosa e sempre a Famiglia Cristiana hanno dichiarato: “Siamo sbalordite, alcune un po’ euforiche e insieme trepidanti, altre perplesse e timorose, ma tutte le siamo vicine con la preghiera“.
Nulla di sbagliato nel vedere in TV un religioso che canta. La musica è arte e la testimonianza di Dio può essere veicolata anche attraverso il canto di un personaggio carismatico che in poco tempo si è conquistato l’affetto del pubblico e la simpatia dei media. Un messaggio diffuso in Chiesa ha un’eco ridotta. Se si pensa a quanto questo possa essere gonfiato esponenzialmente dai media, portando la testimonianza di Suor Cristina a raggiungere canali impensabili si può interpretare la sua partecipazione allo show come un’opportunità per fare del bene e il suo come un dono. Lei, quando interpellata in merito, risponde così.
Le ragioni del dubbio
Tutto roseo se non fosse che qualcosa scricchiola. Dopo il successo alle Blind Audition e l’interpretazione di Girls just wanna have fun – un po’ forzata per la Suora dato il testo “audace” – al primo Knockout round del 24 Aprile scorso Suor Cristina sfida Benedetta Giovagnini, la quale viene sacrificata sull’altare per un’apparente superiorità dell’interpretazione della religiosa. Cristina canta Hero di Mariah Carey senza alcuna interpretazione. Dopo il piatto attacco ha confidato sugli acuti – presi male – per salvare un’esibizione non degna della vittoria sul “ring”. Di converso, Chain of fools di Aretha Franklin cantata da Benedetta ha convinto e il graffio vocale della ragazza bastava a guadagnarsi il voto di J-Ax che, per il placido dell’audience, ha spinto avanti l’abito e bocciato la voce. Ma a The Voice of Italy non si dovrebbe premiare il talento canoro? Le regole dell’edizione di quest’anno sembrano essere cambiate. Il personaggio vince per il vestito che porta, per l’antitesi tra ciò che appare e ciò che è, per gli applausi del pubblico, i commenti sui social, lo scalpore che suscita. Ma non è questo lo spirito di The Voice. Non lo era, almeno.
Se non bastassero i dubbi sollevati dal palese malfunzionamento del “semaforo” delle votazioni – oltre ai dubbi avanzati inizialmente dall’atipico processo di selezione di Suor Cristina, chiamata dalla redazione a partecipare al talent dopo una sua esibizione al Good News Festival con relativo video su YouTube – un noto critico e Social TV analyst, Vincenzo Cosenza, ha analizzato il fenomeno “Suor Cristina” e avanzato ipotesi di “costruzione” del personaggio. Interessante notare come la citazione di Alicia Keys su Twitter potrebbe essere il frutto di una ben riuscita operazione di Digital PR. Fa notare Cosenza come The Voice sia prodotto da La Talpa. La Talpa è posseduta da Sony. E Sony è l’etichetta di Alicia Keys. Strana connessione per non supporre che la star sia stata pungolata per cinguettare con il tweet giusto al momento giusto.
L’aspetto iconografico, l’ingranaggio delle PR che si è messa in moto a supporto del personaggio, hanno dato gas a una macchina che faticava a correre musicalmente. Cristina era una cantante sconosciuta prima di The Voice, le sue esibizioni non riscuotevano successo. Indossato l’abito e spinta per bene sul canale giusto, adesso Suor Cristina “rischia” di ritrovarsi invitata dai maggiori spettacoli e Festival internazionali, magari seduta al tavolo con star hollywoodiane e invitata dal Papa per cantare ai fedeli dalla finestra dell’Angelus.
Cosa aspettarsi adesso da The Voice of Italy? Suor Cristina arriverà in finale perché gli ascolti del programma vanno assecondati e una sua eliminazione ne determinerebbe un calo. In finale probabilmente si premierà chi davvero in possesso di talento canoro, onde evitare lo scandalo televisivo e compromettere l’immagine di Suor Cristina che dovrà continuare a “vendere” anche dopo il programma.
Amen.
[Credits photo: Sky]