Il Direttore del Teatro alla Scala di Milano, Alexader Pereira, ha illustrato recentemente una brillante stagione teatrale, ricca di novità ed estremamente piena e lunga visto che il teatro milanese rimarrà aperto tutto l’anno 2015 per rappresentare la città durante l’Expo. Un segno che il teatro desidera essere partecipe degli eventi cittadini ma soprattutto mostrarsi a livello internazionale tanto che per tale occasione ospiterà numerose orchestre internazionali.
La stagione dell’opera si aprirà come di consueto il 7 dicembre con “Fidelio”, la cui direzione è affidata al celebre Direttore Musicale Daniel Barenboim. La serata, come da tradizione negli ultimi anni, verrà presentata in anteprima ai giovani Under30 il giorno 4 dicembre ad un prezzo conveniente. Lo stesso accadrà per il nuovo Schiaccianoci, coreografato da Nacho Duato, che il 18 dicembre aprirà la stagione del Balletto, in anteprima il 17 dicembre, la quale vedrà anche una nuova Bella Addormentata nel Bosco di Čajkovskij, con la coreografia di Alexei Ratmansky.
L’opera inaugurale del periodo dell’Expo 2015 sarà invece la “Turandot”, primo appuntamento del nuovo ciclo dedicato alle opere di Giacomo Puccini, la cui direzione è interamente affidata al Maestro Riccardo Chailly, Direttore Principale dal 1° gennaio 2015, che assumerà l’incarico di Direttore Musicale dal 2017.
Molte quindi le novità della nuova stagione che vedrà anche interessanti progetti tra i quali le Opere per Bambini e La Scala Aperta. Il teatro dedicherà infatti particolare attenzione ai piccoli, con un programma che prevede la rappresentazione di opere famose (tra le quali La Cenerentola di Rossini) rivisitate per un pubblico di bambini la cui durata è di circa un’ora e mezza e che vedrà partecipare i giovani artisti e musicisti dell’Accademia del Teatro alla Scala.
Inoltre a partire dal prossimo anno verrà introdotto il programma La Scala Aperta: venti spettacoli di Opera e Ballo tra quelli presenti in calendario saranno venduti presso la Biglietteria a metà prezzo il mese precedente rispetto alla rappresentazione. Si tratta di un modo per avvicinare al teatro coloro che, per condizionamenti anche economici, non hanno mai avuto la possibilità di farlo.
Quella 2014 – 2015 sarà certamente una stagione che rimarrà nella storia del teatro milanese, più lunga e certamente più vicina ai cittadini, anche se molti accorgimenti sono ancora da fare. In una Paese in cui “andare a teatro” è visto come qualcosa d’èlite, lontano da sentire comune, sarebbe quanto meno necessario agevolare chi arriva da fuori Milano anticipando gli spettacoli, gli unici in Europa ad iniziare così tardi, e dando quindi la possibilità agli spettatori di spostarsi con i mezzi pubblici.
[Photo Credits: Teatro alla Scala]