C’è stato un momento in cui la satira politica ha smesso di essere popolare ed è diventata virale. Una rapidità di sviluppo agevolata senz’altro dall’avvento dei social ma accompagnata, spesso e volentieri, da una buona dose di populismo, in buona o in cattiva fede.

Lo sanno bene Luca Bisconti e Leonardo Maga, fondatori e amministratori della pagina Tecnocrazia e Libertà, che su Facebook propone un nuovo modo di fare satira, basato sul punto di vista esattamente antitetico al populismo, quello proprio dei poteri forti: le banche e i vertici dell’Unione Europea. Su tutti, veleggia lo stemma col volto austero di Jean-Claude Juncker, attuale Presidente della Commissione Europea.

Le menti di Tecnocrazia e Libertà, col loro irriverente e spietato stile da casta (o kasta, che dir si voglia) ci dicono la loro: sull’Europa, sulle politiche economiche e su alcuni personaggi di spicco delle istituzioni continentali.

Perché la tecnocrazia è la strada per la libertà?

Semplicemente perchè, lasciando il potere nelle mani di un piccolo numero di esperti, imbevuti di cultura liberale, si impedisce che le grandi masse, a forza di populismo, scalfiscano la libertà individuale instaurando forme più o meno spurie di socialismo.
D’altronde, anche se pochi lo sanno, lo stesso Aristotele riteneva che il più grosso pericolo della democrazia fosse la sua degenerazione dovuta alle grandi masse di poveri che usano gli strumenti della politica per rivalersi sui ricchi.

Ma perché l’opinione pubblica vi vede solo come una banda di burocrati? Siete anche altro, no?

Prima doverosa precisazione: dell’opinione del popolino bue non ci interessa nulla.
Comunque ovviamente non siamo solo una banda di burocrati, siamo tecnocrati, è ben diverso.
Un burocrate è un buono a nulla che fa un concorso pubblico per mangiare, cosa che altrimenti gli sarebbe impossibile stando sul mercato. Un tecnocrate, invece, è un soggetto dalle enormi abilita che guida il popolino nella via verso libertà e prosperità.

Cosa ne pensate delle correnti e dei movimenti antieuro e antieuropeisti che dilagano in questo periodo?

Ci preoccupa di più chi uscirà giovedì ad X Factor, questo per farti capire quanto li temiamo.

Ci indicate un piano risolutore per uscire da questa crisi?

Spesa pubblica quasi azzerata, gente che deve vendere i reni per curarsi le altre parti del corpo, e grandi attivi di bilancio ottenuti con tassazione da rapina per ripagare i debiti.

In questi giorni c’è stato qualche screzio tra il nostro premier e Juncker: voi cosa ne pensate?

Ti risponderemo con una citazione: “Come può uno scoglio (Renzi) arginare il mare (Juncker?)

Facciamo un giochino: al nome che io vi cito, voi rispondete con la prima cosa che vi viene in mente. Partiamo con
Matteo Renzi.

L’italia tornerà protagonista in italia, stai sereno.

Angela Merkel.

L’austerità con la dea intorno.

Martin Schulz.

Wannabe Tecnocrate.

Herman Van Rompuy.

Il trait d’union fra Tecnocrazia e Rettiliani.

Mario Draghi.

Il banchiere di Dio (Jean Claude).

Matteo Salvini.

Il nulla con felpe orribili.

In conclusione: da buoni tecnocrati, desiderate anche il bene dei popoli. Lasciamoci allora con un messaggio di incoraggiamento per la gente che popola il nostro bel continente.

Vi siete fatti governare per anni da dei totali incapaci. Li avete eletti con metodi democratici e le loro politiche keynesiane non hanno portato a nulla se non ad un quasi default (che, guarda caso, avete evitato solo grazie all’intervento del governo tecnico).
Con Tecnocrazia e Libertà, potrete solo godere di ottima salute.
Contabile, ovviamente.