Come ogni anno nel periodo estivo, in cui anche la programmazione tv va in ferie, vengono presentati i palinsesti delle varie reti riguardanti la nuova stagione, che prenderà il via da settembre. Se, in questi giorni, in televisione non vediamo altro che repliche e film riproposti milioni di volte, già dalla prima settimana di settembre la programmazione cambierà e avranno inizio le varie trasmissioni annunciate durante le presentazioni di tali palinsesti. Ma cosa ci attende in realtà per la nuova stagione?
La realtà, ahimè, non è delle migliori: i palinsesti, salvo qualche spiraglio di novità, sembrano tutti la copia di quelli precedenti.
Rai 1 si affida ai soliti Ballando con le stelle, giunto alla decima edizione, senza mai apportare novità nel corso del tempo, e a Tale e quale show per il varietà e, sul versante fiction, ai noti Braccialetti Rossi, Don Matteo e Fuoriclasse. Le sorelle minori, Rai 2 e Rai 3, non sono da meno: pronti per le nuove stagioni di Made in sud e Pechino Express e per il martedì all’insegna di Ballarò e il mercoledì in compagnia di Chi l’ha visto
Anche la concorrenza non sembra pronta al rinnovo e si culla sugli allori dell’usato garantito. La rete ammiraglia, Canale 5, punta su Zelig, Scherzi a Parte, le quattordicesime edizioni di Grande Fratello e Amici e, soprattutto, sullo sbarco de L’Isola dei Famosi, già vista per ben 9 edizioni in Rai, e Tu si che vali, che altro non è che la copia carbone di Italia’s Got Talent, che, dopo 5 edizioni di successo a Mediaset, è passato a Sky.
E, per gli amanti delle serie tv, niente paura: Gabriel Garko tornerà con l’Onore e il Rispetto – quarta parte e potremo rivedere le avventure di casa Cesaroni.
La situazione per quanto riguarda il digitale e Sky è leggermente differente: se, da una parte, ritroveremo programmi come X Factor, Masterchef, The apprentice e Bake-off, dall’altra, sono previsti nuovi format.
Alla luce di quanto osservato e considerato il forte calo di ascolti cui abbiamo assistito negli ultimi anni, c’è da chiedersi se sia proprio la stessa televisione, o meglio quelli che la fanno, la causa di tale crollo.
Lo spettatore, dopo numerose edizioni dei vari format, è saturo e vorrebbe vedere altro, nuove idee, nuovi contenuti. E invece si ritrova di fronte al solito programma, al solito conduttore e, in molti casi, a pochi cambiamenti.
Un altro problema su cui si dovrebbe ragionare è il tempo, la durata dei programmi. Negli Stati Uniti o in Inghilterra il programma in prima serata ha una durata di massimo due ore, in Italia, tra pubblicità e altro, spesso si superano le tre ore. Questo non è positivo, anche perchè porta ad inevitabili punti morti all’interno della trasmissione.
Cara televisione, noi spettatori ti abbiamo sempre amato, ci hai tenuto compagnia in numerose serate. Non meritiamo anche noi una ricompensa?