La televisione d’estate è un grande e classico sinonimo di repliche che per molti è a sua volta sinonimo di noia. Una serie di appuntamenti uguali a se stessi per anni e a cui il pubblico è abituato ad assistere. Sulla Rai film di vecchia data, versioni estive di talk-show e contenitori di cronaca, gossip e opinionismi di pomeriggi di mezza estate, su Mediaset vecchi film (su Rete4 da non perdere i film storici di Elvis firmati anni ’60), altrettante repliche e qualche spiraglio di novità passeggera. Un esempio di successo breve ma intenso è proprio quello di Temptation Island offerto e ospitato da Canale 5. Un docu-reality ambientato in Sardegna e che mette alla prova sei coppie di fidanzati.
Le sei coppie partecipanti sono state pescate anche dal vasto serbatoio di partecipanti a un programma cult di Canale 5 e di Maria De Filippi: Uomini e Donne. Non solo tronisti, ma anche corteggiatori e partecipanti al trono over, quello con i protagonisti un po’ meno giovani. In sostanza il meccanismo del triangolo è alla base del programma: lui il fidanzato, lei la fidanzata, e una terza persona che tenta di mettere alla prova il sentimento della coppia. Il tutto perfettamente documentato, il tutto perfettamente giocato su una sottile linea rossa del tradimento indotto o presentato come tale. L’arguzia di un certo lavoro di montaggio permette di far credere o vedere cose secondo prospettive diverse.
Temptation Island si è concluso con un successo decisamente maggiore a quello dell’anno scorso. Un successo soprattutto social che ha trainato puntata dopo puntata, il pubblico e il programma stesso benchè non fosse in diretta. È stato commentato su Twitter, come Amici 14, battendo un record dopo l’altro e facendo volare in alto nei trend topic l’hashtag diventato primo in classifica ad ogni puntata. I cinguettatori più accaniti hanno poi seguito i protagonisti del programma nei vari profili social, da Instagram a Facebook, senza perdere un solo post. Insomma potrebbe essere ritenuto come un Grande Fratello ma decisamente più dosato e pacato. Nonostante tutte le provocazioni infatti va riconosciuto che quanto a liti e termini decisamente non da prima serata sulla rete ammiraglia Mediaset, non si è registrato nulla di out of limits.
Ma quest’anno la vera novità è scaturita da alcuni personaggi che hanno decisamente incrementato il seguito del programma. La più seguita, cinguettata, amata e odiata è stata sicuramente Aurora Betti, giovane bionda tutto pepe che ha conquistato per il suo modo di fare popolare, romanesco verace e modaiolo. Fashion, amante dei social, provocatrice e personaggio al punto giusto, il fenomeno Aurora ha dimostrato che un programma può davvero essere strategico nella scelta del cast. Le voci e le indiscrezioni maligne sulla presunta falsità delle storie d’amore protagoniste ci sono state ed era anche inevitabile che ci fossero. Se le coppie in gioco seguivano o meno un copione non è dato saperlo con certezza ma il conduttore in un’intervista a Vanity Fair ha sottolineato che da uomo, trovarsi in un villaggio vacanze con dodici ragazze single non è certo cosa da poco. Fingere sarebbe dura insomma.
Il conduttore, come l’anno scorso, è sempre lui: Filippo Bisciglia. Più che conduttore si potrebbe chiamare narratore e così facendo lo si assolverebbe da critiche un po’ troppo secche. In fondo Temptation Island non è un gioco, non è propriamente un reality che necessita di spiegazioni sui meccanismi di eliminazione e non è certo un documentario scientifico o un talk-show. La figura quindi ricoperta da Filippo Bisciglia, ex inquilino della casa del Grande Fratello, è decisamente meno rilevante che in altri programmi e quindi non colpevole o almeno solo in parte. Per essere un programma che va in onda il martedì in piena estate su Canale 5 è decisamente un successo che ha poco a che vedere con la casualità e anche se il presentatore non è stato introdotto con il battesimo del fuoco, poco importa di fronte ai numeri.
Per ora è presto per parlare di una terza edizione, certo, ma non è impossibile da prevedere. Temptation Island gravita intorno a diverse necessità di una fetta importante di pubblico televisivo: sapere che fine hanno fatto alcune coppie di “Uomini e Donne”, colmare il vuoto estivo che crea davvero degli scompensi noiosi, seguire come se si trattasse di uno spin-off quel mondo televisivo così criticato ma che continua a sorprendere per tecniche e capacità di costruzione di situazioni che la redazione di Maria De Filippi ha consolidato in anni di successi. Le figure presenti nel programma potrebbero vagamente ricordare quelle che incantavano nei melodrammi giusto qualche decennio fa, gli spettatori primordiali di tale spettacolo. Fazioni sui social, gare di post e tweet, seguaci e detrattori. Ma in fondo, la tv trash non è quella che fa girare il vortice di commenti, articoli e riviste di gossip?
[fonte cover foto: videomediaset.it]