Uffici chiusi, quasi tutti in ferie, ma soprattutto: la tv passa solo repliche. È questo, solitamente, il pensiero che attanaglia la mente della maggior parte dei pantofolai da combattimento, coloro che nelle sere invernali non rinunciano per nulla al mondo al binomio cioccolata calda-show della serata. Fortuna che esistono le serie tv e fortuna che ci troviamo a metà degli anni ’10, ovvero l’epoca d’oro dei prodotti seriali: ed è così che anche in estate, sul piccolo schermo, c’è davvero tanta roba da scoprire. Netflix, sempre più nella parte del leone, sta per lanciare tutto d’un fiato l’attesissimo Stranger Things, ma sulla tv (ormai) vecchia maniera, quella che ti offre di settimana in settimana un boccone alla volta, c’è un altro show che si preannuncia di altissimo livello: The Night Of. A fungere da garanzia di qualità c’è il marchio che lo produce e trasmette: quella HBO che ormai non sa più dove mettere il successo di Game of Thrones.
Divisa in otto episodi, il primo dei quali è andato in onda il 10 luglio negli Stati Uniti, The Night Of nasce come branca di Criminal Justice, fortunata serie britannica affermatasi alla fine dello scorso decennio come pietra miliare del crime drama. Tra le mani di due sceneggiatori come Richard Price e soprattutto Steve Zaillian (che ha adattato per il cinema Schindler’s List, Gangs of New York e L’arte di vincere) ci si attendeva però un prodotto indipendente dalla casa madre dalla matrice britannica e così è nato il progetto. Il plot ruota intorno alla figura del giovane Nasir ‘Naz’ Khan (interpretato da Riz Ahmed), timido e giudizioso newyorkese figlio di immigrati pakistani, brillante studente universitario. Una notte (the night of, appunto) Naz commette una bravata, rubando il mezzo del padre tassista per recarsi a una festa del college: durante il tragitto, si imbatte in Andrea, bellissima nonché misteriosa ragazza che fa letteralmente irruzione nel suo taxi, trascinandolo in una allucinante nottata di droga, passione ed eccessi. Risvegliatosi dal sonno in cui è caduto, Nasir non crede ai propri occhi: Andrea giace sul letto morta, massacrata da una serie di coltellate. Il ragazzo, in preda al panico, fugge, consapevole di essere diventato in maniera inspiegabile il sospettato numero uno di un terribile delitto: durante la corsa in taxi verso casa il giovane viene fermato dalla polizia, che lo incrimina ben presto per l’omicidio. È a questo punto che entra in scena l’altro personaggio chiave della vicenda: l’eccentrico e un po’ sfigato avvocato Jack Stone (un magistrale John Turturro), che si offre come difensore della causa, apparentemente persa in partenza, di Naz.
Sin dal pilota, ‘The beach‘, The Night Of pare confermare tutto ciò che di buono avevano riferito in anteprima i critici statunitensi: una sceneggiatura prevedibilmente solida, applicata a un contesto avvolgente e inquietante, come quello notturno della Grande Mela, restituisce un’atmosfera più che accattivante. Riz Ahmed, noto anche come Riz MC e già visto ne Lo sciacallo a fianco di Jake Gyllenhaal, è perfetto nel ruolo dello stralunato e terrorizzato Naz, la cui vita cambia nel giro di una terribile notte. John Turturro, dal canto suo, fa innamorare sin dalla prima inquadratura dell’avvocato Stone, personaggio estremamente riuscito, come nel caso della controparte legale della vicenda, rappresentata dal temibile e subdolo detective Dennis Box, interpretato da Bill Camp.
Negli Stati Uniti The Night Of è in pole position per il titolo di serie dell’estate: in Italia, se tutto va bene, la vedremo tra autunno e inverno.
[Foto: HBO]