Mi risponde con grande entusiasmo Tiziano. E io lo chiamo così, con il suo nome di battesimo, senza prendermi confidenze inutili. Per me è Tiziano Dolce, per i calciofili del web è Titti, l’autore del “gol dell’anno“. La sua prodezza ha avuto più condivisioni dell’ultimo gol di Menez nel derby, il suo profilo ha più like della pagina di Osvaldo, e la telecronaca di Marcellina – Malvito è più famosa di quella dell’ultima partita della Juventus. Merito della pagina Calciatori Brutti, un sito che non sbaglia un colpo e crea dipendenza con tormentoni come la telecronaca dell’avellinese Giosuè Peluso o i video amatoriali girati in provincia. Dove accade di tutto, ma sopratutto è il calcio, ad accadere.

Tiziano Dolce è un ragazzo come tanti, diventato improvvisamente famoso per un gol segnato nella stagione sportiva precedente, in maniera non proprio coordinata, condito da un’esultanza a metà tra Bobo Vieri, il suo idolo, David Villa e Gilardino. Il tutto mentre un ragazzino esagitato grida “TITTI, UNO DI NOI!! TITTI UNO DI NOI!!” e tenta di strappare il microfono al Fabio Caressa della Calabria alta, Angelo Agnone, telecronista senza mezze misure, capace di definire quello di Titti, il gol dell’anno, appunto.

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Allora Tiziano, per prima cosa: te lo saresti mai aspettato?

Sinceramente no, mai nella vita. Ma è una cosa piacevole, davvero incredibile. Tutta questa attenzione, le continue richieste di amicizia, addirittura le mie foto nelle bacheche, nemmeno fossi famoso!

Non ti ha dato per niente fastidio?

No, fastidio zero. Mi diverto tantissimo e cerco di essere gentile con tutti.

Giochi ancora in seconda categoria?

No, gioco in terza, quello che hai visto tu è un video vecchio del 2013, oggi gioco nel Marcellina Santa Maria del Cedro, abbiamo cambiato nome e qualcosa in società, ma il campo è sempre quello, e anche il telecronista.

Quanti gol hai fatto quest’anno?

Cinque, ma gioco poco (il vero bomber mastica amaro quando non può essere utile ndr)!!

C’è ancora il mitico commentatore Angelo Agnone?

Sì, ci segue sempre in casa. Prima era il presidente, ora non lo è più. Ma continua a fare le sue telecronache e speriamo possa commentare qualche altro gol dell’anno…

Definizione del gol dell’anno

Stop di prima intenzione, finta, portiere a terra e palla nel sacco.

Quella maglietta che porti nel video, ci tenevi così tanto a mostrarla?

È la maglietta con la quale ho fatto il primo gol, è il mio porta fortuna, e poi il mio idolo esultava così (scopriremo tra un po’ chi è).

Cosa fai nella vita oltre a giocare?

Ho 21 anni, ho finito gli studi e faccio il tirocinio da geometra. Il calcio non mi dà certo da mangiare…

Sulla pagina Calciatori Brutti si scherza e si ride, ma cosa è successo l’anno scorso in Tarsia – Marcellina (altra telecronaca storica)?

È successo che Luigi Rummolo (altro idolo) ha segnato il gol decisivo a pochi minuti dalla fine e i “tifosi” di casa sono entrati in campo. Uno dei giocatori ha riportato un infortunio molto serio, tre costole rotte. Davvero è stato un momento molto brutto. In queste categorie, in Calabria, capitano episodi di risse, ma una cosa del genere non l’avevo mai vista e speriamo non capiti più. Non è una bella immagine per il calcio e per la nostra terra.

Cambiamo argomento: chi è il tuo idolo?

Bobo Vieri, ho cambiato anche squadra per lui. Prima tifavo Juventus, poi sono passato all’Inter e sono rimasto neroazzurro. Bobo è il più forte attaccante italiano degli ultimi 20 anni.

Anche se sul web ti hanno paragonato a Inzaghi per l’opportunismo…

Sì, ho visto, ma Bobo è Bobo.

Il tuo video ha totalizzato, ad oggi, 13.000 mi piace. Cosa vuol dire secondo te?

Secondo me la gente vuole questo calcio, senza soldi, quello che si pratica per puro divertimento, per passione. La gente è stufa dei calciatori famosi, non si sente più rappresentata. E la serie A è noiosa. Allora va a cercare questi video, queste storie. E io sono fortunato. Chissà quanti gol dell’anno ci sono in giro…

Dove vivi in Calabria?

A Marcellina, in provincia di Cosenza. Un paese di circa 2.800 abitanti, non proprio una vita frenetica insomma.

E oltre all’Inter per chi tifi?

Per Reggina e Cosenza, le seguo con interesse e mi auguro che tornino presto nel calcio che conta. La Calabria lo merita.

Ecco, infatti: cosa è successo secondo te a queste due realtà che fino a qualche anno fa erano in serie A e in serie B con continuità?

È successo che non si investe più nei vivai, nei giovani, e le società pensano solo ai propri interessi. Negli anni di gloria passavano un sacco di giovani di qui, anche Pirlo e Baronio hanno giocato a Reggio.

Facciamo un gioco: ora che sei famoso per un giorno ti chiama una discoteca per fare l’ospite: che fai, ci vai?

Vado con molto piacere, di certo non mi faccio sfuggire questa possibilità.

Quindi sei un vero bomber?

Sì soprattutto fuori da campo! Mi piace la vita del bomber (anche senza un euro)!

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Quanti gol pensi di fare quest’anno? Cosa prometti ai tuoi tifosi che ormai sono sparsi in tutta Italia?

Non lo so perché nelle gerarchie del mister non è che sono un titolarissimo…

Nemmeno dopo questa esplosione recente?

Per ora no, ma magari i miei fan da tutta Italia riescono a convincerlo!

Chiudiamo con un appello. Mister del Marcellina Santa Maria del Cedro, vogliamo Titti Dolce in campo da domenica!

Credits Cover e foto: gentilmente concesse da Tiziano Dolce