Tony Troja si presenta così nella sua bio: ” Palermitano nativo di Como, passa da precario, con 23 lavori in tre anni, a disoccupato. Rocker dall’animo romantico, quando possibile, imbraccia la sua chitarra e diventa la “colonna sonora” dei locali palermitani, cantando le canzoni pop degli anni ‘80. Vegetariano, da anni ha sempre legato il suo nome alle battaglie in difesa degli animali. ”

In realtà in questi anni ha mostrato di essere molto di più; satirico quando la satira era roba per pochi, è riuscito strappando risate a parlare ( intelligentemente ) di politica attraverso i suoi progetti sul web.

[ Credits photo: www.tonytroja.it ]
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Com’è cambiata la politica per chi come lei ancora riesce a fare satira? Il declino di Berlusconi l’ha più volte previsto ma se lo aspettava davvero in questa misura?

In realtà io ho smesso di fare satira politica circa un anno e mezzo fa. Ho smesso per tanti motivi, uno dei quali l’inflazione della parodia satirica cantata. Nel 2009 avevo riportato questo genere di satira di nuovo in Italia, e dopo di me sono venuti Elio e le Storie Tese, Maurizio Crozza, la Sora Cesira e gli Sgommati. E mentre loro lo facevano per soldi, io lo facevo per divertimento. Mi è capitato anche di fare qualche spettacolo a pagamento in giro per l’Italia ed è stato molto divertente ma sicuramente non era la strada che avrei voluto percorrere nella vita. La politica non è cambiata per chi fa satira. E finché avremo politici come questi, la satira avrà lunga vita. Ancora il vero declino di Berlusconi non lo abbiamo visto. Temo che il suo declino avverrà per cause naturali e non politiche.

Molti hanno utilizzato proprio Berlusconi per diventare famosi ( d’altronde per anni è stata una fonte inesauribile di gag ). Lei invece nel prenderlo in giro è come se avesse sempre voluto dare un messaggio, fare politica nel senso più nobile del termine come veicolo per dare messaggi importanti ( seppur strappando risate ). Questa mia impressione è corretta?

La sua impressione non è corretta. È perfetta. La satira serve a raccontare un fatto vero della politica aggiungendo battute che non necessariamente debbano far ridere.

[ Credits photo: www.tonytroja.it ]
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A proposito trova affinità tra l’ex Cavaliere di Arcore e Grillo?

Sono entrambi due padri padroni di due partiti pieni da una parte di persone politicamente sottomesse (i berlusconiani) e dall’altra di persone genuinamente minchione (i grillini).

Proprio Grillo sembra diventato il suo “bersaglio”preferito. C’è da dire che le offre assist molto appetitosi ( come la dichiarazione sui fondi Ue da tagliare ). Lei si è sempre mostrato molto vicino alle istanze ambientali e ad un tipo di partecipazione politica che tutto sommato non si distacca dall’idea iniziale del Movimento. Cosa non l’ha convinta?

Grillo non è il mio bersaglio preferito. Mi piace “attaccarlo” per vedere le reazioni dei suoi adepti. Ed è curioso vedere come chiunque sollevi una minima critica al presidente del M5S sia subito etichettato come un piddino. Anche se chi solleva la critica, magari, ha anche votato il M5S, come il sottoscritto. C’è da dire che io sono molto più grillino di Grillo. Ho cominciato a fare il blogger, informazione, anche le parodie, grazie a lui, non lo nego anzi ne vado fiero. Ma quello era un altro Beppe Grillo, non è il despota pazzo di oggi. Cosa non mi ha convinto di lui? Il suo cerchiobottismo, il mantenere lo status quo che gli permette di stare a galla ancora economicamente, ossia l’attenzione che si sposta quotidianamente sul suo blog (con tutti i clic e i soldi che ne derivano, inutile negarlo). Se il M5S andasse al governo, il blog di Grillo morirebbe. E questo il Beppe nazionale non può permetterlo.

Cosa si aspetta nei prossimi mesi dalla politica italiana?

Mi aspetto quello che abbiamo sempre avuto in Italia grazie a questa classe politica: nulla. Io, personalmente, continuo a sperare nel M5S. Ma senza grillo e i suoi lacché. E la vedo dura…..

[ Credits foto in evidenza: tonytroja.it ]