Nelle sale “I Trafficanti”, black comedy “politicamente scorretta” diretta da Tod Phillips (regista già di “Una notte da leoni” e “Parto col folle”); cast di assoluta prima altezza con il giovane Miles Teller e Jonah Hill, racconta la storia di un giovane, David Packouz che vive a Miami e aspetta una bambina insieme alla sua compagna, senza però intravedere un futuro per la sua famiglia. Le giornate passano nel tentativo invano di vendere lenzuola alle case di riposo, e solo un fortuito incontro col vecchio compagno di liceo, Efraim Diveroli, personaggio istrionico arricchitosi con la vendita di armi. Davide, dapprima contrario, è sedotto dal successo dell’amico e i due si convincono a tentare il colpo grosso che li possa far svoltare.
Se, in un primo momento la pellicola potrebbe risultare come l’ennesimo tentativo riuscito di confezionare una commedia graffiante e moderna, che sfiora la realtà per raccontare l’assurdo, il sapere che la sceneggiatura è ispirata a una storia vera, conferisce all’intero film un fascino assoluto.
I due infatti riuscirono a mettere sotto scacco per un periodo il governo americano riguardo la gestione degli appalti e il rapporto con i fornitori d’armi. Una storia rocambolesca che segna una svolta per Phillips e il suo cinema spensierato, col tentativo nemmeno tanto nascosto di adottare un tono più cupo e serio, seppur sempre alternato a momenti esilaranti.
La grossa pecca resta forse la non perfetta riuscita nel rendere cinematografica una storia che nella sua realtà supera la finzione. I complessi meccanismi messi in atto dalla coppia infatti, per forza di cose nella sintesi della sneneggiatura ne escono ridimensionati, così da lasciare qualche lacuna in una storia comunque avvincente.
Credits Foto: Scena tratta da “I Trafficanti” di Thod Phillips, fotografia pellicola di Lawrence Sher.