Il passaparola odierno appartiene ai social. Ancora di più se si parla di turismo under 30. Esperienze, recensioni, prenotazioni, condivisioni: tutto ciò che riguarda il prima, durante e dopo della scoperta di una nuova meta appartiene, ormai, al web e al digitale. L’unica cosa che da un profumo al loro viaggiare è la guida turistica. Rigorosamente cartacea.

Alla BTO 2014 l’indagine “Travel Young. Travel Different” dello Studio Giaccardi & Associati e G&M Network Srl ha presentato i dati raccolti sul turismo dei giovani under 30, visto attraverso le reti di relazioni sociali. Una ricerca che fotografa modi, stili e abitudini di viaggio e mette alla luce quanto la cultura digitale e l’avanzamento tecnologico incida sui comportamenti e sul modus operandi dei giovani “traveller”.

La metodologia della ricerca è in linea con i tempi e sfrutta l’approccio social: solo l’1% non è iscritto ad alcun social network. Facebook lo usa il 97%, Instagram il 46% e a seguire Linkedin e Twitter. Partendo da questi dati sono stati selezionati 10 under 30, disomogenei per età, provenienza, occupazione e ceto sociale. A ciascuno di loro è stato chiesto di fare da “nodo di rete” e trasmettere il questionario a 100 contatti della propria rete sociale. Un approccio chiamato, in gergo tecnico, “campionamento a valanga” che ha come pregio quello di ottenere un grande quantitativo di dati in tempi relativamente brevi. La ricerca è stata condotta in ambito internazionale: 34 le nazionalità coinvolte e 700 gli intervistati raggiunti dalla “valanga”.

I risultati presentati alla BTO di Firenze hanno rivelato a 360 gradi la dimensione turistica dei giovani tra i venti e i trent’anni. Il 96% di loro possiede uno smartphone ma solo il 18% lo usa anche nei viaggi all’estero, visti i costi di roaming non proprio convenienti. Il 64% degli intervistati ha dimestichezza e familiarità con le app di viaggio, ma solo il 4% ne ha più di dieci installate e pronte all’uso. D’altra parte, con la versatilità dei nuovi dispositivi e le postazioni Wi-Fi presenti sempre in più locali pubblici e privati, s’impiegano pochi secondi per scaricare l’applicazione giusta nel momento in cui occorre.

Per scegliere dove, come, quanto e quando andare, il canale più influente è il passaparola tra amici con il 62% delle risposte, seguito da post e immagini pescate dai social network (25%), le riviste turistiche (24%), le pubblicità con gli sconti (23%). Bassa, invece, la percentuale di viaggi indotta dai video, circa il 6%.

Turismo: gli under 30 si affidano ai social e alla guida cartacea

Una generazione sempre più rivolta verso l’ignoto e la scoperta. Degli intervistati il 58% ha fatto più di quattro viaggi negli ultimi due anni, quasi la totalità ha viaggiato per piacere (99%) ma il 61% lo ha fatto anche per ragioni di studio o volontariato.

Quasi tutte le operazioni pre partenza passano dal web: dalla ricerca del trasporto (il 76% usa metamotori di ricerca per confrontare i prezzi provenienti dai diversi siti, il 61% utilizza i siti ufficiali delle compagnie e il 23% si affida ai consigli degli amici) alle prenotazioni degli alloggi (il 70% passa dal booking online della struttura, il 37% si affida al tour operator online, il 29% invia e-mail e il 15% utilizza il servizio Airbnb). Per scegliere e/o prenotare online, i giovani viaggiatori si affidano a Booking (60%), TripAdvisor col 44%, Skyscanner (34%), eDreams (17%), Trivago (15%), Expedia (14%) e Kayak (9%). Nel 90% dei casi la fase di prenotazione avviene via pc e solo nel 9% da smartphone o tablet. Un dato al quanto singolare, vista la capillarità con cui i dispositivi mobili si sono imposti negli ultimi tempi.

I giovani under 30 hanno le idee chiare anche sui costi e sui servizi dell’alloggio. Il budget massimo è 50 euro a notte per il 60% dei ragazzi intervistati, mentre il 17% arriva a spingersi fino ai 70 euro. Flessibilità, funzionalità e tecnologia sono le parole chiavi riguardo ai servizi. L’alloggio tipo deve, infatti, essere dotato di connessione Wi-Fi, bagno in camera, vicinanza ai mezzi di trasporto e ai luoghi di interesse, orari di check-in e check-out che possano essere facilmente anticipati o posticipati. Il tutto, naturalmente, a un prezzo contenuto e con una buona colazione.

Il quadro generale che emerge da questa indagine presenta una generazione in movimento, impegnata e digitalizzata, che condivide i propri viaggi sui social con post, foto e video (70%) e si informa tramite recensioni e passaparola online (91%).

Nel groviglio digitale c’è qualcosa, però, che si ostina a non tramontare: il 72% utilizza una guida turistica cartacea. Unico baluardo che resiste all’invasione di informazioni via etere e che da un profumo, vero, al viaggio.

[Cover source: todooaxacaradio.com]