Warcraft-L’inizio è l’ennesimo tentativo di Hollywood di accingere dall’immenso universo di idee rappresentato da fumetti e videogiochi. Tentativo riuscito solo in parte, per un film godibile ma non indimenticabile.

Regia e scrittura di Duncan Jones, si propone come adattamento cinematografico dell’omonimo gioco uscito nell’ormai lontano 1994 e diventato un vero e proprio cult; se da una parte l’idea potrebbe risultare anche vincente, perchè permette di attirare un pubblico potenziale vastissimo, dall’altra le difficoltà oggettive di rendere sul grande schermo un gioco entrato ormai di diritto nel mito, e di cercare di dare una trama a una storia nata per essere un gioco di ruolo, sono innegabili. La pellicola fila nelle sue quasi due ore di durata, abbastanza liscia, e presenta in modo semplice e accessibile l’enorme universo fantasy creato dalla Blizzard Entertainment, composto da orchi, nani, elfi e altre strane mitiche creature.

Il cast, con la scelta come protagonista di Travis Fimmel (passato da modello e fama raggiunta con la serie “Vikings”), risulta tutto sommato azzeccata, con una menzione particolare per Ben Foster, interprete che sta vivendo un’annata di grazia dopo essere stato chiamato da Ron Howard per il kolossal “Inferno”. Il resto lo fanno, come d’altronde inevitabile, i tantissimi effetti speciali, e il trucco, in grado di rendere l’aspetto e le strane movenze degli enormi orchi. Paesaggi splendidi e bucolici completano il quadro, rappresentando Azeroth e lo stato di pace e equilibrio messo a rischio dalle vicende narrate nel film.

“Warcraft” è insomma una di quelle pellicole che andrebbe vista al cinema affrontandola per ciò che promette di essere, cioè un film piacevole e ricco di effetti speciali in grado di regalare un momento di pure svago. Cercare di trovare difetti tecnici e recitativi paragonandolo a fantasy complessi come “Il Signore degli Anelli” sarebbe quantomeno ingiusto, così come pretendere che la trasposizione di un videogioco possa avere uno sviluppo degno di una pellicola “d’autore”.

Che poi gran parte delle critiche arrivino proprio da tanti di quegli “ex ragazzi”, cresciuti passando ore davanti “Warcraft”, quella è solo l’ennesima dimostrazione di come sia impossibile ricreare al cinema l’atmosfera e le sensazioni provate nei momenti di gioco dell’infanzia. Per questo probabilmente piacerà più a chi, della nuova generazione, inizia a scoprire le magie e la guerra con gli orchi solamente attraverso il film.

Credits Foto: Scena tratta da Warcraft- L’inizio di Duncan Jones, fotografia di Simon Duggan.