Leonardo Bonucci è uno che non ha mollato mai. Lo vedi dalle esultanze, da come scende in campo, e non è soltanto merito del suo motivatore. Leo ha fame perché ad un certo punto ha pensato di non poterlo più raggiungere, il suo sogno. La Serie A, la grande squadra, le partite che contano davvero. Leo è ripartito dalla B, da un’esperienza così così a Treviso, da una retrocessione maldestra a Pisa. Eppure, lo stesso allenatore che era retrocesso con lui in C, in Toscana, l’aveva voluto a tutti i costi a Bari, al ritorno in Serie A. Furono in molti, quel pomeriggio di agosto, a storcere il naso perché Giampiero Ventura aveva deciso di schierare titolare contro l’Inter che avrebbe vinto il triplete, contro Milito ed Eto’o, due giovanissimi centrali. Sul primo si spendevano solo belle parole, Andrea Ranocchia, un futuro assicurato. Il secondo, Leonardo Bonucci, sembrava tremare di paura. Il tempo di vederlo in campo. I primi interventi, la sicurezza che cresce, un rigore procurato forse per troppa foga, nello stadio che poteva essere il suo. Poi il pareggio, contro quell’Inter, i complimenti per una prestazione sempre a testa alta.

Sì, ma al Bari serve un centrale, diranno i giornali il giorno dopo. “Bonucci è troppo giovane, è andata bene una volta, non può giocare tutta la stagione da titolare”. Invece il ragazzo gioca, difende, esulta, si innamora della città, ritrova fiducia in se stesso. La stessa che porta alla Juve. Dopo una prima stagione di alti e bassi sono in molti a individuare in lui l’anello debole della difesa. Nulla di più sbagliato. Bonucci si rialza, diventa fondamentale. È l’uomo che si propone, che lancia quando Pirlo è ingabbiato, diventa il simbolo della riscossa bianconera con Conte prima, e con Allegri poi. Perché raccontare questa storia? Perché esordire così in un articolo che parla di una startup? Perché Bonucci non è stato scelto a caso come testimonial di Wishraiser. Bouncci è il simbolo di chi crede nei sogni. E li realizza.

Dopo questa premessa è più semplice capire di cosa di occupa Wishraiser. Non è la parola beneficenza la chiave: l’obiettivo è rendere le aste benefiche democratiche e accessibili a tutti. I personaggi famosi, le società sportive e le aziende prestigiose si calano nel ruolo di Ambassador e lanciano campagne di raccolta fondi in favore di organizzazioni No Profit, attraverso un modello che coinvolge i fan dei testimonial. Tramite il portale è possibile effettuare donazioni a sostegno delle associazioni benefiche e partecipando alla campagna si ha la possibilità di essere estratti per una esperienza diversa dal solito al fianco dei propri idoli.

Ecco perchè Leonardo Bonucci è il primo Wish Ambassador: ogni giorno lotta per realizzare i suoi sogni e per aiutare chi…

Posted by Wishraiser on Martedì 15 dicembre 2015

La startup, nata con un investimento di 40.000 euro da parte dei co-founder, tutti under 30, e un grant di FabriQ, l’incubatore di Impresa del comune di Milano, è stata incorporata in UK con lo scopo di attrarre capitali esteri, con l’obiettivo di chiudere entro aprile il primo round di investimento di 300.000 euro per aprire al mercato UK e assumere talenti. Oggi sono in 5, tra marketing, software developing, logistica e comunicazione ma il progetto è destinato a crescere grazie ai sorprendenti numeri, in termini di accesso al sito (oltre 30.000), del primo mese. Il testimonial conta, proprio perché non è casuale la parola ambasciatore. Wishraiser punta in maniera forte alla coerenza tra filosofia del brand e Wish Ambassador.

Il lancio è avvenuto proprio con la partecipazione di Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale Italiana e primo Wish Ambassador a lanciare la propria campagna di raccolta fondi su Wishraiser.

Il valore aggiunto di Wishraiser è che ogni livello di donazione permette di accedere a differenti tipi di ricompense come video di ringraziamento, maglie autografate, Skype call, meet&greet in compagnia di un atleta. Nel caso di Bonucci, la donazione permetterà di accedere all’estrazione finale che assegnerà 2 posti in prima fila allo Juventus Stadium e una serata in compagnia del giocatore nel post gara di Juventus-Inter del 28 Febbraio 2016. Le donazioni andranno a supportare Live Onlus, l’associazione sostenuta Bonucci che, attraverso il progetto “Cuore Batticuore”, dona defibrillatori alle società sportive, con particolare attenzione a quelle dilettantistiche e giovanili.

Fundraising, quindi, ma per scopi benefici e con l’importante obiettivo di allargare la base delle donazioni, consentendo agli utenti di sostenere i progetti, ma al contempo di vivere delle vere e proprie esperienze al fianco dei testimonial coinvolti. Proprio per rendere più democratico l’accesso, si può partecipare anche con 5 euro – e la donazione viene incassata dalla associazione beneficiaria direttamente sul proprio conto corrente.L’utente quindi sceglie una campagna aperta su Wishraiser, acquista una ricompensa all’interno di essa e contribuisce alla raccolta fondi a favore dell’organizzazione indicata; ha inoltre un certo numero di chance per partecipare all’estrazione finale, nella quale si può aggiudicare l’esperienza unica messa in palio dall’ambassador.

Abbiamo parlato di Wishraiser con Mario Salsano, Co-Founder di insieme a Daniele Orazi e Riccardo Mollaretti.

Da dove nasce l’idea di Wishraiser? È ancora spendibile il concetto di asta di beneficenza?

Dipende, la verità è che ci sono diverse interpretazioni della parola asta. Ho già lavorato nelle aste benefiche online organizzandole con testimonial e società sportive di serie A, individuando le possibilità di questo sistema e allo stesso tempo comprendendone i limiti. Infatti alle aste che organizzavo potevano partecipare solo persone facoltose mentre un gran numero di utenti, seppur interessati, venivano tagliati fuori dalla competizione. Mi sono focalizzato su questo problema e ho provato a risolverlo creando un sistema più accessibile a tutti. Da qui è nato Wishraiser, un sistema più democratico, più alla portata di tutti, più coerente. E che ci permetterà di donare più soldi in beneficenza.

Qual è l’identikit di un Wish Ambassador?

Un personaggio che abbia voglia di sposare una grande causa sociale, creda nei propri sogni e sia pronto a fare pazzie con i propri fan. La filosofia di Wishraiser è proprio questa: credere nei propri sogni è la forza che può rendere il mondo un posto migliore. Una forza che possediamo sin da bambini e ci aiuta a realizzare ogni desiderio, se siamo disposti a non arrenderci mai. Questo è il senso più profondo della Wish Philosophy: impegnarsi ogni giorno per far accadere cose incredibili e dare forma ai propri sogni e a quelli degli altri.

Fonte: pagina Facebook Wishraiser
Fonte: pagina Facebook Wishraiser

Su cosa puntate e quali possibilità date a chi partecipa alle aste?

Wishraiser punta fortemente sulla creazione di esperienze uniche per i propri donatori. Il legame che lega i fan al proprio beniamino è fondato sulla passione e sul desiderio di vivere qualcosa di irripetibile ed emozionante assieme al proprio idolo. Per questo Wishraiser si impegna a regalare al vincitore dell’estrazione ed a coloro che acquistano pacchetti, un’esperienza da ricordare per sempre, con una cura dei dettagli senza precedenti.

Come mai Leonardo Bonucci? C’è un motivo preciso? Io mi sono fatto un’idea…

E credo proprio che sia l’idea giusta (sorride). Abbiamo scelto Leo perché cercavamo una figura del mondo dello sport capace di trasmettere i valori fondamentali della filosofia di Wishraiser. Al giorno d’oggi molti bambini sognano di diventare calciatori professionisti, ma pochi riescono a realizzare il proprio sogno. Questo perché oltre ad una buona dose di talento e fortuna è necessario possedere una forza di volontà ed una dedizione fuori dal comune. Leonardo ha saputo credere nei propri sogni e lo ha fatto senza mai mollare, anche quando è stato costretto a ripartire dalla serie B. È questo che chiediamo ai nostri donatori: supportare una causa sociale senza smettere mai di credere nei propri sogni.

Credits: Mario Salsano
Credits: Mario Salsano

Avevate già lanciato una start up nel mondo non profit, cosa è cambiato rispetto ad allora?

Il problema che vogliamo risolvere con Wishraiser è quello che c’è dietro alle aste online per beneficenza. Ho fondato all’università una startup “per gioco” chiamata Etwoo con la quale ho raccolto oltre 150 mila euro di fondi per organizzazioni non profit attraverso un sistema simile a Charitystars ma completamente non profit. Come ho detto era un hobby per me. Da questa mia esperienza però ho visto che si riuscivano a raggiungere tantissime persone grazie ai profili Facebook e Twitter dei testimonial e delle società sportive, ma appena il prezzo dell’asta saliva le persone interessate non partecipavano più. Allora ho trasformato il sistema da Asta a concorso dove tutti donano a partire da 5 euro e il fortunato viene estratto per partecipare all’estrazione finale. Un sistema accessibile a tutti gli appassionati e soprattutto a tutti i budget, che permette a tutti i milioni di fan come nel caso di Bonucci di partecipare. 

Fonte: pagina Facebook Wishraiser
Fonte: pagina Facebook Wishraiser

Con questo nuovo sistema contate di raccogliere più soldi quindi?

Stimiamo che una stessa esperienza, se messa a concorso, possa raccogliere 35 volte in più di una asta benefica che dia accesso allo stesso premio. Tipo un’asta come nel caso di Bonucci per questa esperienza di Juventus – Inter non avrebbe mai raggiunto 2000 euro. Con il nostro sistema abbiamo raggiunto 2000 euro già in 5 giorni. Ti do un altro dato molto interessante: 30.000 visitatori unici in 20 giorni. Il progetto piace, ed il merito è di tutto il team.

Oltre a voi, tre fondatori, di chi parliamo?

Di Graziano Giacani, Art Director, e di Cristiano Mazzarini Software Developer, due straordinari professionisti e non solo: parte fondamentale di questo progetto è condividerne la filosofia, e loro la rappresentano in pieno perché sono persone capaci di sognare.

Insomma, sta arrivando un nuovo modo per realizzare i propri sogni aiutando chi ha più bisogno. Altri ambasciatori sono destinati a scendere in campo, per sostenere campagne importanti e per realizzare i sogni di chi dona.