Sono più della metà le famiglie italiane che posseggono un animale domestico, un piccolo esercito a quattro zampe che però non sempre riceve le cure e le attenzioni indispensabili per una buona qualità della vita.
Oggi il World Animal Day celebra la vita animale in tutte le sue forme e la relazione di queste con l’uomo.
4 ottobre è il giorno di San Francesco d’Assisi, autore del “Cantico delle creature” noto anche come “Cantico di Frate Sole”.
E il World Animal Day, non a caso si svolge in occasione della festa di San Francesco, figura emblematica dell’amore e del rispetto per tutte le creature viventi.
Tutelare gli animali e ricordare che il rispetto nei loro confronti è importante, altrimenti non avrebbe senso portare nella propria vita e nella propria casa un cucciolo.
L’alimentazione bilanciata, le cure veterinarie, l’attività fisica e lo svago. Non per tutti i padroni assumono l’importanza che dovrebbero avere.
Troppo spesso i cuccioli di casa sono visti solo come un oggetto, uno strumento di divertimento.
In più sono tantissimi i randagi che trovano riparo ogni anno presso i rifugi o, peggio ancora, che continuano a vagare senza una fissa dimora e la prospettiva di un pasto al giorno.
Per tutti loro è pensata la Giornata Internazionale degli Animali, World Animal Day, organizzata ogni anno.
L’iniziativa è nata nel 1931 a Firenze per volere di un gruppo di ecologisti i quali intendevano portare all’attenzione pubblica la condizione di alcune specie animali minacciate dalla mano dell’uomo.
Oggi lo spirito dei fondatori non è venuto meno. Sensibilizzare la popolazione mondiale riguardo i diversi ruoli che gli animali rivestono nella nostra vita, sostenendoci, aiutandoci e portando un senso di meraviglia; insegnarci a riconoscere e a essere grati per quanto gli animali siano capaci di arricchire la nostra vita.
In questo modo World Animal Day intende migliorare gli standard di benessere di tutti gli animali del mondo.
Ogni gruppo e organizzazione impegnata nei confronti della tutela degli animali è chiamata a dare il proprio contributo in questa giornata e ciascuna nazione partecipa senza alcuna discriminazione.
La tutela degli amici a quattro zampe ha una storia radicata nei secoli: sui concetti del rispetto e delle cure il diritto ha emanato una serie di norme per tutelare gli animali.
La prima legge che li ha riguardati in modo specifico sembra risalire al XVII secolo, quando una disposizione datata 1641 dello Stato del Massachussettes affermò che “nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall’uomo per il proprio utilizzo“.
In questo autentico capostipite delle norme a difesa degli animali possono essere letti non soltanto lo spirito animalista di buona parte dei colonizzatori inglesi, ma anche sentimenti e considerazioni derivanti dal contatto quotidiano con animali di utilità e non.
Da allora per arrivare alla stesura della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Animale del 1978, molta strada è stata fatta.
Il documento non ha valore giuridico, ma rappresenta un importante punto di arrivo e una carta utile come ispirazione per le norme a seguire.
Il suo primo articolo recita: “Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza”.
Gli stessi principi erano stati espressi in Italia già nel 1961 dal Generale della Corte Suprema di Cassazione, Ernesto Eula che parlava degli animali se non come titolari di una vera e propria soggettività giuridica (mancando di razionalità, libero volere e responsabilità), come creature sensibili parte della nostra convivenza.
Sempre nel ’61 il prof. Eula dichiarò che gli animali integrano la nostra collettività e sono titolari di diritti che corrispondono ad altrettanti doveri per gli uomini, considerati sia singolarmente sia come collettività organizzata.
In epoche più recenti, sono state e sono numerose le iniziative che, sia a partire dallo Stato, sia da enti o da soggetti privati vanno a favore della tutela e del benessere animale.
Tra queste, l’istituzione di un numero verde dedicato alla segnalazione di abbandoni. Si tratta dell’800.137.079 che anche quest’anno è stato tenuto attivo ventiquattro ore su ventiquattro dal 1° luglio al 31 agosto grazie al lavoro dell’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali.
O ancora, la possibilità, su ampie aree del Paese, di utilizzare il numero dedicato all’emergenza sanitaria, il 118, anche per casi in cui venga richiesto il soccorso per animali.
Gli eventi sono aumentati dopo la nascita del sito ufficiale della manifestazione grazie alla capacità del web di unire le culture anche più lontane.
In Italia per aderire alla Giornata Internazionale degli Animali e scoprire le proposte delle grandi aziende, si può consultare il sito worldanimalday.it