Scientificamente definiti disturbi patologici della sfera umorale, l’ansia e la depressione si caratterizzano per i costanti episodi depressivo-emotivi accompagnati principalmente da bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli della vita di tutti giorni. Secondo alcuni studi sia la sfera affettiva che cognitiva della persona affetta da disturbo depressivo, influiscono negativamente in modo disadattativo sulla vita familiare, lavorativa, sullo studio, sulle abitudini alimentari, sul sonno, e sulla salute in generale della persona che ne è affetta. E a ribadircelo, oggi, è Katie Crawford, una giovane fotografa americana, da oltre 11 anni in lotta contro le sue “prigioni” mentali, che ha deciso di provare a spiegare attraverso un progetto fotografico molto esplicativo quel perenne stato di malessere psico-fisico cui è costretta a convivere.

“Trying to explain a mental illness to someone who’s never experienced it is like trying to explain color to a blind person” – racconta Katie all’Huffingotn Post, facendoci capire quanto difficile sia per lei provare a spiegare i sintomi più comuni non solo alle orecchie ma anche agli occhi di chi non ne ha mai sofferto in prima persona. Ma certo è che l’idea di una sequenza di immagini che riesca a spiegare visivamente i sintomi più terrificanti della malattia, sembra essere la strada più adatta da intraprendere per comunicare con la gente lontana dal suo mondo.

Ed eccoMy Anxious Heart, un progetto che nasce dall’idea di comunicare attraverso scatti inediti, come ansia e depressione si sono radicate nella sua mente trascinandola in un vortice di paure. “A volte sembra quasi di sentirsi stretti così forte da non riuscire più a respirare” – continua la Crawford – “Si soffre spesso d’insonnia e la paura di non riuscire più a chiudere occhio è devastante. Il panico vince sempre su tutto“. E così dopo aver lottato per oltre 11 anni, all’età di 21 anni Katie smette di curarsi decidendo di risolvere il problema con l’aiuto di una semplice macchina fotografica. Frequentava ancora il primo anno di una scuola d’arte, la Louisiana State University Fine Arts, quando colta da un irrefrenabile entusiasmo decide di sfruttare la passione della fotografia per liberarsi dalle catene della mente e ridare finalmente un senso alla sua vita.

Tuttavia il pubblico di Katie non comprende solo persone “lontane” dalla sua prigione mentale: il progetto mira a consolare tutti coloro che come lei convivono da troppo tempo con le difficoltà della malattia, incapaci il più delle volte di riuscirne a decifrare i sintomi più terrificanti. Certo è che ognuno vive l’ansia e la depressione in maniera diversa ma con questo progetto, la Crawford riuscirà finalmente a instaurare un dialogo tra chi ne soffre e chi non sa assolutamente cosa sia, cercando allo stesso tempo di venire a capo al problema.

[Fonte Cover Photo: jumpincloud.com]