A volte nel nostro percorso di partecipazione ad una tecnologia, come quella di internet, ci troviamo di fronte l’esigenza di imparare un linguaggio comune. Una sorta di slang interno. Se io pronunciassi le parole proxy, router, chat e post a una persona che non ha mai usato la rete, probabilmente riceverei in cambio uno sguardo dubbioso.
Navigando abbiamo imparato a conoscere tante parole, soprattutto acronimi. Ormai tutti conosciamo cosa indica il GPRS, UMTS, LTE, WWW e altre sigle simili, ma alcune dobbiamo ancora assimilarle, perché nuove o semplicemente non si incontrano spesso.
È il caso di Valeries che usando l’hashtag #chiediakiro mi ha scritto:
Ciao Kiro,
sono Valeries. Ultimamente ho incontrato sempre più spesso l’acronimo VPN ma non ho capito cos’è e soprattutto non so se può servirmi. Tu sai dirmi di più?
Bene. Ho buone notizie per te Valeries: ti spiegherò cos’è il VPN e ti dirò anche che può servirti molto. L’acronimo sta per Virtual Private Network e indica, per l’appunto, un internet privato. Ma non lasciarti prendere dalle apparenze: è molto di più.
Questo sistema ti permette il collegamento alla rete pubblica fingendo, appunto virtualmente (come indica l’acronimo), di essere in una rete privata. In pratica delle società creano questi sistemi e molto spesso applicano una cifratura sui dati che passano al loro interno.
Se tu usi uno di questi servizi, farai credere all’esterno di essere in un network privato e quindi non sapranno mai chi tu sia in realtà. Questo servizio diventa utilissimo, per esempio, se ti colleghi da reti WiFi pubbliche. In questo modo non dovrai temere che la tua navigazione sia spiata o, peggio, le tue password siano segnate.
Inoltre ci sono altri vantaggi. Spesso queste società creano network privati in varie zone del mondo e questo genera due cose: 1) se un contenuto, come un video, è accessibile solo in un paese straniero (mettiamo negli Stati Uniti), tu puoi usare la rete degli USA per far credere di essere lì. 2) Se un servizio è presente nello stesso paese dove ti colleghi virtualmente, l’accesso a quel servizio diventa più veloce.
Quindi riassumendo, attivando una connessione VPN mediante un apposito software, e pagando un servizio dedicato, tu puoi navigare in modo sicuro, velocemente e facendo credere di essere in un altro paese.
Spero di averti risolto ogni dubbio. Se avete delle domande usate come sempre l’hashtag #chiediakiro. A presto.