La parola crisi è una delle parole che, in questi anni, abbiamo sentito pronunciare più spesso: crisi nel mercato del lavoro, crisi dei valori, crisi nei gruppi politici. Anche il cinema italiano sembra aver risentito di questa crisi, in particolare un genere, miniera d’oro tra gli anni ’90 e il primo decennio dei 2000, che ha reso celebri attori come De Sica, Boldi e soci. Stiamo ovviamente parlando del cinepanettone.

Il cinepanettone, oramai neologismo della nostra lingua, presente nei dizionari italiani sin dal 1999, sembra avere le sue origini nel 1982, quando Aurelio De Laurentiis, produttore di quasi tutti questi film, commissionò ai fratelli Vanzina, reduci dal successo di Sapore di Mare, un film simile, ma ambientato in una località invernale. Nacque il celebre Vacanze di Natale. Nel 1990 esce Vacanze di Natale ’90, che segna il sodalizio tra Boldi e De Sica, un’unione d’oro per gli esercenti, che terminerà nel 2006, anno dell’ultimo film insieme, Natale a Miami.

Cine-panettone : la fine è vicina?

In questi anni l’appuntamento tra il popolo italiano e la comicità, spesso volgare e reiterata fino alla nausea, dei due era divenuto pura consuetudine: sale piene, incassi stellari, che nei primi anni duemila erano sempre superiori ai 20 milioni di euro e, a volte, sfioravano i 30 (Natale sul Nilo, 2002). Le formule erano sempre le stesse: De Sica donnaiolo, Boldi sfigato, altri comici ad affiancare, belle donne, i successi del momento. Risate facili, alcune volte con battute di cattivo gusto, ma era tradizione.

Anche la concorrenza era una tradizione: un anno arrivava la comicità tutta toscana di Leonardo Pieraccioni, un anno quella del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Anche in questi casi i film erano garanzie di successo con trame che, di volta in volta, sapevano sempre più di già visto: imprevisti a go go per il trio, le solite sindromi da Peter Pan per il toscano.

Cinepanettone : la fine è vicina?


Nel 2007, per la prima volta, Boldi e De Sica si scontrano in sala
, il primo con Olè, dove ritrova numerosi comici visti nei cinepanettoni, e il secondo, proseguendo quanto fatto negli anni, con Natale a New York, sostituendo Boldi con Ghini, De Luigi, Mandelli, Ruffini e un ancora sconosciuto Alessandro Siani. Boldi viene surclassato, la gente ha preferito rimanere sul sicuro. E’ crisi nera per Boldi che, negli anni, non è riuscito più a ripetere risultati nemmeno simili a quelli del passato. Il suo miglior risultato da solista è Matrimonio alle Bahamas, che ha leggermente superato i 10 milioni.

De Sica continua a galoppare ancora per qualche anno ma, nel 2011, con Vacanze di Natale a Cortina registra risultati davvero deludenti: 11 milioni di euro contro i 18 milioni del precedente, già comunque in leggera flessione. E’ crisi nera.

Stravolto tutto, nel 2012 De Sica cambia registro e torna con una nuova formula, con una commedia ad episodi, più raffinata. E’ l’anno di Colpi di Fulmine, dove divide la scena con Lillo e Greg. Gli incassi sono simili a quelli dell’anno precedente, ma il passaparola è positivo. Si riconfermano con Colpi di Fortuna nel 2013, dove trovano anche I Soliti Idioti, che nel 2011 hanno sbancato il botteghino con il primo film, per poi arrancare con il secondo.

Il 2014 si apre con grosse novità: De Sica abbandona il cinepanettone e le feste si concludono con Pieraccioni che, per la prima volta, non supera i 10 milioni con un suo film. In questi giorni in sala la scelta delle commedie è ampia: c’è Boldi con la sua Ma tu di che segno sei?, il trio Aldo, Giovanni e Giacomo con Il ricco, il povero e il maggiordomo e Lillo e Greg prendono l’eredità del film Filmauro (casa di produzione di De Laurentiis) con Un Natale Stupefacente. Salvo per Aldo, Giovanni e Giacomo, che continuano ad essere l’unica garanzia d’incasso della vecchia guardia, gli altri risultati sono estremamente deludenti.

Cine-panettone : la fine è vicina?

Ma quali sono i motivi della crisi del genere? Tralasciando il discorso qualitativo, che comunque è sempre stato presente, nonostante gli enormi incassi, la ragione di tale crisi si deve ricercare sicuramente in una trasformazione del pubblico. Quelli che frequentavano il cinema negli anni ’90 non sono gli stessi che lo frequentano oggi. Cambiano i punti di riferimento, ed è forse proprio lì il cuore della crisi.

Se gli anni ’90 sono stati quelli del trio, di De Sica/Boldi e di Pieraccioni, i comici di moda oggi sono altri. Non si fa che parlare di Zalone, che straccia ogni record di incasso ogni volta che si avvicina ad una sala cinematografica, di Ficarra & Picone, che continuano ad ottenere ottimi incassi, di Papaleo, che l’anno scorso, con Un Boss In Salotto, è stato il re delle feste, e di quel Siani, scoperto da De Sica, che torna l’1 Gennaio con il suo secondo film, Si Accettano Miracoli.

Fine o non fine, crisi o non crisi, il cinepanettone rimane comunque parte del nostro retaggio culturale natalizio popolare e, quindi, a prescindere dalle disquisizioni che si potrebbero porre a riguardo, è giusto riconoscere un peso specifico a questo genere, che tanto oro ha portato al nostro cinema.