I Vogan nascono nel maggio del 2009 grazie alla passione di 5 ragazzi siciliani per la musica rock. Proporre qualcosa di nuovo, facendo riferimento ai ‘grandi’ del genere alternativo dai tempi d’oro degli anni ’70 sino ai moderni dei giorni nostri, è ciò che si pone alla base del progetto di una band così giovane come la loro. Il percorso di crescita artistica dei Vogan ha raggiunto di recente un primo traguardo grazie alla pubblicazione del primo disco di debutto prodotto da Michele Musarra (Wot, Ipercussonici) e intitolato Polvere: nel disco così come nel singolo estratto si racchiude in maniera esaustiva l'”inevitabile scorrere del tempo e l’indifferenza che caratterizza i giorni d’oggi”. Cresciuti in una terra bellissima ma purtroppo “arida” di opportunità, grazie alla loro forza e alla reciproca fiducia i cinque musicisti sono riusciti a farsi strada coltivando il loro sogno. Oggi si ritengono soddisfatti ma soprattutto fieri di aver raggiunto questo primo importante traguardo con la forza e l’ostinazione che li caratterizza, insieme.
Seby Salerno (voce), Salvo Coco (chitarra) Rosario Campisi (chitarra) Mario Grasso (basso) e Alessio Di Maria (batteria) si raccontano ai lettori de Il Giornale Digitale in un’intervista esclusiva.
Uniti dalla passione per il genere rock, i Vogan nascono dall’esigenza di comunicare le proprie emozioni attraverso la musica.
Quando è iniziata quest’ avventura e quali erano le aspettative circa il progetto artistico della vostra band?
Il progetto Vogan nasce nel 2009. Inizialmente il nostro intento era quello di divertirci suonando i brani celebri che hanno caratterizzato la storia del rock. Col passare del tempo e grazie alla nostra maturazione musicale, abbiamo sentito il bisogno di iniziare a produrre qualcosa di nostro. Così è nato il primo EP “Il Matto” e abbiamo deciso di proseguire su questa strada.
5 ragazzi con il medesimo sogno nel cassetto: conquistare il pubblico con un sound alternativo e molto apprezzato dalle ultime generazioni. Ma quali band hanno segnato il vostro percorso di crescita artistica? Vi siete ispirati a qualcuno in particolare?
Sono di vario stampo le band a cui ci ispiriamo. Dal rock possente degli anni ’70 come led zeppelin, deep purple fino ai suoni contemporanei dei Muse e Placebo, senza trascurare le melodie delle band italiane quali negroamaro e sound alternativi degli afterhours e dei subsonica.
Parlateci un po’ del vostro nome: da dove nasce l’idea di chiamarvi così?
Alcuni pensano che sia un acronimo altri pensano che sia risultato della somma delle nostre iniziali. Altri ci vedono un messaggio subliminale e amenità varie. In realtà una delle prove in cui cercavamo un nome ci rendemmo conto che uno di noi storpiava il nome di un mito della nostra infanzia musicale: Steve Ray Vaughan. Bene, in evidente stato di euforia alcolica si scelse Vogan. E se bene la citazione sia distante non di poco dal nostro modo di fare musica, il nome è rimasto perchè ci piace come suona.
“Polvere” è il vostro album di debutto uscito il 18 giugno. Da qualche giorno, invece, è stato diffuso in esclusiva il video del primo singolo estratto. E’ stato semplice raggiungere questo primo traguardo?
In realtà è stato molto più difficile e più complicato di quanto si possa immaginare. Abbiamo trascorso diversi mesi in sala prove cercando di trovare un sound e dare vita ai 10 brani, che avrebbero fatto parte della tracklist di Polvere, che rispecchiassero la vera personalità dei Vogan. Il video è la naturale conseguenza di quello che vogliamo esprimere nel brano: L’inevitabile scorrere del tempo e l’indifferenza che caratterizza i giorni d’oggi.
Qual è la vostra opinione sui Talent Show? Avete mai pensato alla possibilità di parteciparvi?
In realtà siamo stati sempre un po’ scettici nei confronti dei talent show. La nostra idea di farci conoscere ed affermarci e’ quella di una produzione indipendente senza imposizioni di immagine o suoni. E’ innegabile che però oggi come oggi format come x factor o amici danno una certa visibilità e possono essere un buon trampolino di lancio.
Avete altri progetti per il futuro?
Il futuro più prossimo ci vedrá impegnati nella promozione di Polvere tramite il web e grazie soprattutto a qualche tour lungo tutta la penisola, cercando l’impatto diretto con il pubblico italiano. Ma la nostra voglia di fare musica non si ferma. Stiamo già partorendo nuove idee, sperando di compiacere sempre di più i nostri fans e accrescere ancora il nostro pubblico.
Andar via o rimanere. E’ questo il grande dilemma che attanaglia i ragazzi nati come voi in una delle regioni più belle, la Sicilia, ma che purtroppo oggigiorno non garantisce più un futuro semplice ai figli che scelgono di rimanere.
E Se proteggere il sogno di una vita significasse lasciare la vostra terra, cosa fareste?
È una domanda seria che prevede una risposta difficile. Noi siamo una band che dà vita a brani che riflettono la realtà in cui viviamo e quindi anche le difficoltà che ci ostacolano e in Sicilia, in particolare, non è difficile trovarne. Noi però riusciamo a trarre benefici dalla complessa quotidianità che viviamo, sopratutto a favore della nostra musica, per cui vivere un’altra realtà significherebbe dar vita a canzoni e testi di tutt’altro genere e stampo: non saremmo mai diventati i Vogan. Quindi preferiamo essere protagonisti di questa realtà e combattere le avversità piuttosto che “scappare” da questo Paese per trovare una più “facile” fortuna.
Grazie ragazzi, vi auguriamo di proseguire la vostra avventura e di realizzare tutti i vostri sogni. Continuate così.
[Photo Credits: Sebastiano Salerno]