I risultati di Roma-Real Madrid (0-2) e Juventus-Bayern Monaco (2-2) nell’andata degli ottavi di Champions League hanno creato più di una polemica. L’argomento di discussione e scandalo? L’arbitraggio. I due fischietti scelti da Collina – designatore europeo, ruolo affidatogli nel 2010 da Platini – hanno sollevato qualche polverone: fuorigioco dubbi, rigori negati, cartellini eccessivi o mancanti e un occhio sempre quasi chiuso a convenienza, in un momento in cui, nel ranking UEFA, l’Italia sogna il terzo posto. Ecco tornare in auge, più attuale che mai, il tema dell’inadeguatezza dei direttori di gara nelle coppe europee, come cita il «Corriere dello Sport», spesso ai danni delle italiane che, al contrario di altri grandi club – tedeschi, inglesi e spagnoli -, non hanno santi in paradiso.
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, diceva Agatha Christie. E chissà che non possa essere una citazione da prendere in prestito, perché perfetta nel descrivere la situazione delle nostre squadre in Europa in questa prima fase del calendario. Perché, infatti, se oltre alla Champions mettiamo sul piatto anche le sfide in Europa League – il Napoli di Sarri con il Villarreal, la Fiorentina di Sousa contro il Tottenham, la Lazio impegnata nella sfida contro i turchi del Galatasaray – allora sì che il risultato è davvero a nostro sfavore.
E no, non si tratta né di patriottismo né di becero tifo da Bar dello Sport, a difesa delle italiane come nei Mondiali, quando, qualsiasi sia il nostro tifo di club, ci stringiamo tutti attorno alla maglia azzurra sulle note del “Fratelli d’Italia”. È solo analisi oggettiva dei fatti. Che per alcuni sono di rilevanza discutibile, per altri, invece, segnano un destino.
Roma-Real Madrid
All’Olimpico, per la sfida dei giallorossi contro i blancos, l’arbitro designato è il ceco Kralovec; lo slovacco Slysko e il ceco Wilczek gli assistenti e Ardeleanu e Paták gli addizionali. Mokrusch, invece, il quarto uomo. Il risultato è stato alquanto disastroso, lontano dalla sufficienza e inaccettabile per la portata e la valenza della partita. E gli errori, se peggio di così si possa ancora andare, hanno in qualche modo condizionato tutto l’andamento del match.
Tocco di mano di CR7
Dopo la chiusura di Florenzi su Cristiano Ronaldo al 19′, il tocco di mano abbastanza evidente di CR7 ferma l’azione dei giallorossi. Nessuna sanzione contro il portoghese – c’era l’ammonizione: se la cava con un sorriso degno di sponsor.
Fuorigioco non fischiato
Altra situazione a sfavore per i giallorossi: il fuorigioco sul movimento di Isco, al 40′, non viene fischiato; tantissime le proteste e la rabbia anche dalla panchina, con un De Rossi abbastanza furioso.
Rigore su El Shaarawy
Episodio dubbio sullo 0-0, al 10′ della ripresa. Ceylon Savas esce su El Shaarawy lanciato a rete e lo tocca in area: l’intervento del portiere è scomposto; voleva colpire il pallone con il destro ma finisce per prendere in pieno il piede dell’attaccante giallorosso. Rigore per i lupacchiotti e cartellino giallo per Savas, ma per l’arbitro Kralovec è tutto regolare, i giallorossi protestano.
Rigore su Florenzi
Sullo 0-1 per gli ospiti arriva il secondo errore arbitrale al 35′: intervento in area in scivolata di Carvajal su Florenzi da rigore netto, ma Kralovec nega il penalty.
Dagli studi di Premium Sport il commento di Graziano Cesari è: “Kralovec da 3”.
Juventus-Bayern Monaco
Tutta inglese la designazione di Collina per la sfida allo “Stadium”. È stato l’inglese Martin Atkinson, infatti, a dirigere Juventus-Bayern Monaco il 23 febbraio, assistito Mullarkey e Child e dagli arbitri d’area Oliver e Dawson. Internazionale da 10 anni, ma ultimamente nel mirino delle critiche per il suo arbitraggio scadente. Atkinson, infatti, è stato recentemente criticato anche da Claudio Ranieri, tecnico del Leicester, dopo il ko della sua squadra (2-1) in casa dell’Arsenal. “Se penso alla partita sono molto molto arrabbiato – ha detto l’allenatore -. Un arbitro internazionale ha dato due cartellini gialli per falli normali e il match è stato pieno di falli. Ci sono stati due tipi di direzioni di gara: nel primo tempo buona, nel secondo forse il pubblico l’ha messo sotto pressione”. E, anche con la Juve, la sua prestazione ha manifestato alcune lacune importanti.
Vidal di mano
Al minuto 22′ del primo tempo, sul punteggio di 0-0, arriva il primo episodio dubbio in area di rigore. Tocco di mano di Vidal su cross di Pogba per Dybala: il numero 23 bavarese intercetta il pallone con il braccio. Decisione difficile, il calcio di rigore poteva starci ma l’arbitro lascia proseguire il gioco.
Lewandowski su Buffon
Sul gol del Bayern, Lewandowski è attivo, in fuorigioco, e si trova sulla traiettoria del tiro di Muller. La visuale di Buffon è coperta dalla sua posizione. Anche se molti sono stati i pareri contrastanti in merito all’azione, il gol è da annullare.
Fallo sullo 0-2
Il secondo gol del Bayern è viziato da un fallo in ripartenza della squadra tedesca: Lewandowski stende Bonucci a centrocampo, l’azione prosegue.
Questa la nostra analisi degli episodi salienti dei due match di andata di Champions League. Alcuni sicuramente difficili da vedere subito e da valutare, altri, al contrario, abbastanza evidenti anche a velocità normale. Abbiamo chiesto un parere, più che autorevole, a Luca De Giorgi, arbitro effettivo dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), appartenente alla sezione di Milano.“Questa serie di errori da parte delle sestine arbitrali, tanto gravi da determinare il risultato finale, portano le nostre squadre a rimonte difficili nei match di ritorno di Champions. Questo, inoltre, avviene in un momento chiave per l’Italia calcistica, proprio quando l’Inghilterra, attualmente terza nel ranking UEFA, ha il fiato sul collo delle italiane”, commenta. Che sia davvero una gestione arbitrale del match tendenzialmente di parte e non realmente te oggettiva? “Alcuni episodi sembrano essere davvero clamorosi, come il rigore negato su Florenzi, considerate anche le immagini-prova tv che confermano il mancato penalty in favore della Roma”, continua poi De Giorgi.
Ce ne sono stati, poi, anche altri più complicati da analizzare sul momento: “Altri, naturalmente, difficili da valutare, visto il ritmo molto elevato delle partite, chiariti solo successivamente dalla moviola: il rigore su El Shaarawy, per esempio, oppure la posizione di offside di Lewandowski, che doveva essere comunque sanzionata essendo sulla traiettoria del tiro di Muller, andando così a coprire la visuale del portiere. Da regolamento, infatti, se un giocatore, in fuorigioco, anche se non tocca la palla, si trova sulla linea tra il pallone e il portiere, l’azione deve essere fermata poiché irregolare”. Atkinson, che aveva arbitrato anche Juventus-Real Madrid lo scorso anno in semifinale di Champions, “probabilmente non avrà pienamente ripagato la fiducia riposta in lui da parte del designatore italiano Collina. Tutto questo fermo restando che, comunque, a velocità normale, ci sono sempre una serie di episodi difficili da giudicare live e che, sfortunatamente, si sono quasi sempre verificati contro le nostre squadre“, conclude.
Condotta scorretta? Che possa essere solo, purtroppo, una spiacevole coincidenza.