C’è la signora più anziana di un paese cilentano che non aspetta altro: poter cucinare i cavatielli al sugo e farli assaggiare a chi non ha idea di cosa siano; nel Friuli invece c’è il frico che sta cuocendo nell’olio bollente: lì, Maria, non vede l’ora di servirlo caldo per farlo gustare al meglio. E ancora, in quel di Zafferana Etnea si impasta il pane condito per il primo appuntamento di settembre. Da Nord a Sud, la Food experience delle sagre è tutta da vivere in questo periodo dell’anno.
Sapori che sanno di storia, tradizioni che fanno rivivere i profumi di una volta. È tutta qui la magia delle sagre, eventi del nostro Belpaese che rappresentano uno tra i biglietti da visita della cultura enogastronomica del made in Italy.
Piccoli paesi che mettono al centro il loro saper fare culinario, quello che è scandito dal passare delle stagioni, e che si tramanda di generazione in generazione. Vie, vicoli, piazze aprono le loro porte per pranzi e cene a cielo aperto in cui il cibo diventa l’occasione giusta per sperimentare forme di accoglienza turistica non convenzionali.
Non tutti sanno che le sagre hanno una matrice religiosa e affondano le proprie radici sin dall’epoca pre-cristiana: il termine deriva infatti dal latino “sacrum”. I sagrati delle chiese ospitavano quelle che allora erano delle vere e proprie feste della terra, dove i protagonisti erano i prodotti che la stagione offriva dopo un lungo lavoro da parte dei contadini. Si gioiva per quei frutti, insieme, in un momento di aggregazione che coniugava religione e natura.
E dal Friuli alla Sicilia passando per la Campania, questo rituale collettivo continua a esistere nelle sagre, dove in lunghe tavolate si socializza a colpi di piatti tipici. Un patrimonio da custodire e preservare, come testimonia anche l’attenzione che nel grande cartellone di Expo 2015 è stato riservato a questi eventi.
Tutto pronto quindi per l’esperienza di cibo nostrana che conosce nei mesi di settembre e ottobre il suo momento più vivo. Il calendario delle sagre per i weekend di fine estate inizio autunno è quanto mai fitto, e tra dolce, salato, piccante ce n’è davvero per tutti i gusti.
Scopriamo insieme i più interessanti, in un virtuale tour enogastronomico che attraversa tutto lo Stivale.

Dall’11 al 13 settembre a Ficarazzi, in provincia di Catania, si celebra l’arancino, prelibatezza siciliana. Un appuntamento diventato noto anche per aver realizzato il Guinness world dell’arancino più grande del mondo. Dal 9 al 13 settembre a Diamante, in provincia di Cosenza, è protagonista il peperoncino. Cinque giornate per scoprire ingredienti genuini e specialità piccanti, tipiche della gastronomia calabrese.

Fonte: appuntamento con il gusto
Fonte: appuntamento con il gusto

Dal 3 al 6 settembre l’Agrofesta è dei fichi a San Mauro Cilento, in provincia di Salerno: dal fico troiano al fico bianco del Cilento, saranno diverse le pietanze abbinate con questo frutto. Ci spostiamo in Basilicata, per la sagra del pecorino di Fliano il 5 e il 6 settembre, in provincia di Potenza.
A Sammichele, nel barese, è dal 1967 che nell’ultimo weekend di settembre si svolge la Sagra della zampina, del bocconcino e del buon vino. La zampina, prodotto tipico pugliese, ricorda la più comune salsiccia ma si differenzia perché è composta da carni bovine e ovine, macinate e impastate con sale, pepe, pomodoro, basilico fresco e formaggio locale. Il 19 e il 20 settembre a Macchia d’Isernia in Molise è la volta del Mercato del vino; a Santo Stefano di Sessanio, provincia dell’Aquila, il 5 e il 6 settembre si degusteranno le lenticchie per l’omonima sagra giunta alla sua 44esima edizione.
Dal 10 al 13 settembre a Fano (provincia di Pesaro Urbino) è di scena il Festival del brodetto e delle zuppe di pesce, fiore all’occhiello della regione Marche.

Fonte: mangiarebuono
Fonte: mangiarebuono

Spazio ai dolci, nel Lazio, dove a Palombara Sabina protagonista della sagra del 4-6 settembre è il ciammellocco, un dolce tipico fatto di uova, farina, anice, limone e olio d’oliva, preparato ovviamente al momento. Tra il 4 e il 5 settembre a Terralba, in provincia di Oristano l’attenzione è tutta per la Sagra delle cozze Nieddittas; la cipolla di Cannara – provincia di Perugia- dà il nome alla sagra umbra in programma dal 2 al 6 settembre e dall’8 al 13.
A Massarosa, in provincia di Lucca, c’è tempo fino al 6 settembre per gustare i funghi porcini nella sagra in corso.

Siamo in Emilia Romagna, a Imola, e ci imbattiamo nella Sagra della tagliatella dall’11 al 20 settembre. Ci spostiamo in Liguria: a Verzi, in provincia di Savona, dal 6 all’8 settembre è di scena la Sagra dell’Otto dove si potranno assaggiare specialità come trippa, punta di vitello e panissa fritta. Carmagnola, in provincia di Torino, fino al 6 settembre ospita la Sagra del Peperone, giunta alla sua 66esima edizione.

Fonte: vini e sapori
Fonte: vini e sapori

Dal 24 al 26 settembre a Brescia si svolge la Fiera del casoncello bresciano, pasta tipica ripiena; aspettiamo il primo weekend di ottobre in Trentino per la Festa dello speck nella Val di Funes; domenica 4 ottobre in Valle d’Aosta c’è la Festa delle mele di Gressan e Melevallée ad Antey-Saint-André, un’occasione per assaporare le specialità culinarie realizzate con le differenti tipologie di mela, dalle gelatine, alle marmellate, ai succhi di frutta, al sidro, alle torte e alle crostate.
Nel nord est italiano a primeggiare è il vino: dal 4 al 7 settembre a Giacciano con Baruchella, in provincia di Rovigo, la Festa del vino è giunta alla 41esima edizione; dal 4 al 6 settembre a Cormons– provincia di Gorizia- la Festa dell’uva è dedicata ai grandi vini DOC del Collio e dell’Isonzo. In piazza dei somelier saranno pronti a insegnare le arti della degustazione.

Da Nord a Sud, il tour enogastronomico tra le sagre italiane promette una food experience pronta a riempire lo stomaco, ma anche la mente.

[Credit Foto Cover: fpwing/123RF]