È sicuramente indubbio il bacino d’utenza di Expo Milano 2015: secondo le stime realizzate nel 2010 dal gruppo di ricerca dell’Università Bocconi, sulla base delle indicazioni già fornite per la candidatura dell’evento, saranno circa 20 milioni i visitatori direttamente richiamati a Milano da Expo 2015. Di questi, si stima, il 50% sarà italiano, e si prevedono più di 6 milioni di visitatori stranieri per l’esposizione nel capoluogo lombardo.
Questi dati ci portano ad aperte e svariate riflessioni, una su tutte quella che collega la manifestazione internazionale “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” al turismo italiano, e più nello specifico quello della regione Lombardia.

I numeri attesi per Expo parlano chiaro: che piaccia o no, dal 1 Maggio, al 31 Ottobre, Milano respirerà un’aria più internazionale. Milano sarà un continuo viavai di turisti. Da tutta Italia. Da tutto il mondo.
Potrebbe essere questo il momento giusto per uscire dalla crisi economica e riportare in alto la fama e la nomea del Bel Paese in cui viviamo? Un’analisi condotta sempre dall’Università Bocconi, per la Camera di commercio di Milano e per la Società Expo, sul volume di affari generato dall’evento dice che nella sola provincia di Milano l’impatto economico della manifestazione sfiorerà i 13 miliardi di euro; e che le 18 mila imprese del settore turistico a Milano e in provincia vedranno un incremento di 9,4 miliardi di euro sulla produzione. Cifre importanti.

Ma Milano, dopo pochi giorni dall’avvio ufficiale della manifestazione, ha scoperto che solo il 40% degli alberghi del capoluogo lombardo registrava il tutto esaurito per Expo 2015. Manco a dirlo, nel resto dell’Italia la situazione non era migliore: Firenze 38%, Roma 34%, Venezia 23%. Questi dati, rivelati da Trivago, fanno subito pensare a un flop turistico, ma prima di raggiungere la disperazione ecco un grafico chiaro e preciso (realizzato da una ricerca dell’Osservatorio Assolombarda Bocconi sul tema dell’Ospitalità alternativa) che vi farà cambiare idea.

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Appare chiaro, quindi, che non c’è un problema di domanda, ma è semplicemente cambiata l’offerta, che oggi come oggi è maggiormente riconosciuta quella della sharing economy. E Airbnb è al primo posto per questi tipi di alloggi, che a Milano sono quasi 7.600, il doppio rispetto a un anno fa. “Il numero di prenotazioni su Airbnb a Milano durante l’Expo – spiega la nota presente sulla ricerca universitaria – è quasi quadruplicato (+293%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 84% è la percentuale di alloggi prenotati al di fuori del centro storico: in questo modo, Airbnb porterà i turisti a visitare mete tradizionalmente fuori dal circuito turistico: il 50% di alloggi disponibili su Airbnb a Milano si trova al di fuori della zona 1″.

Per capire la scelta di molti turisti di usufruire delle possibilità di sharing economy, basta analizzare i prezzi (per notte) richiesti da questa tipologia di alloggi. A Milano, con Airbnb, si può dormire con con meno di 100 euro a notte nel’83% delle stanze private e nel 42% degli appartamenti. Ma questo tipo di ospitalità, alternativa al storico e classico albergo, non è solo ed esclusivamente scelta per le tariffe low cost, perché il prezzo medio di spesa, come si nota nel grafico, non è proprio basso: 93 euro per le stanze e 132 euro per gli appartamenti.

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“Si tratta quindi di un’offerta molto variegata che si rivolge a soggetti con capacità di spesa diversa (e, quindi, a segmenti diversi di turisti, sia leisure che business) – nota la ricerca bocconiana – Tale aspetto emerge anche dagli incontri con gli operatori che sottolineano come l’ospitalità alternativa a Milano sia capace di intercettare, proprio per la sua eterogeneità, tanto le esigenze dei turisti low budget quanto quelle dei turisti high spender”.

Una concorrenza sleale, come dicono alcuni? Un progetto di investimento immobiliare e un’attività economica a tutti gli effetti, anziché una forma di integrazione di redditi? Sicuramente un incasso non da poco per questa sorta di turismo prêt-à-porter, sempre più in crescita a Milano e in tutta Italia.

[Credit grafici: unibocconi.com; Credit Cover: touringclub.it]