Che il suo sia uno stile inconfondibile lo abbiamo percepito sin dalle prime apparizioni, ma che la bella cantautrice abbia fatto passi da gigante è diventata cosa alquanto evidente soprattutto dopo il successo ottenuto nello scorso 2014.
Lana Del Rey avrebbe molto da raccontare di questi ultimi 3 anni, e non solo di una carriera in decollo. Eppure la ragazza del Lake Placid sembra non assomigliare per nulla alle star della musica cui siamo stati abituati in questi ultimi anni. D’altronde si sa, una come lei non ama far parlare di sé per ciò che sta al di fuori della sua immagine, piuttosto lascerebbe ai suoi brani l’arduo compito, e di questo i fan ne sono altrettanto soddisfatti perché diciamocelo, la sua musica ipnotica riesce molto bene in questo.

Si è scherzato molto su di lei e sul suo stile prettamente noir. L’essere sfuggente e il praticare un sound cupo e alternativo hanno dato vita infatti ad una combinazione che l’ha resa unica nel suo genere. Lana vuole essere una diversa, ma è solo traendo spunto da stili già affermatisi in precedenza nella cultura americana degli anni ’50 e ’60 che la sua musica ha preso forma. A cominciare da Elvis Presley, Frank Sinatra per poi approdare alle note contemporanee di Britney Spears ed Eminem.
Mi piacciono solo i maestri di ogni genere” ha affermato in un programma radio della BBC.

E ora più che mai la bella Del Rey può cantare vittoria, quella vittoria già segnata sin dal suo primo lavoro discografico intitolato Sirens che vide la luce tra il 2005 e il 2006 (pubblicato su YouTube solo a maggio 2012). Da allora sino ad oggi è stato un tripudio di successi che in termini cronologici porta i nomi di Born to die (2012), Paradise (2013) e Ultraviolence (2014). Quest’ultimo lavoro è uscito solo lo scorso giugno ma Lana è una che guarda avanti.
In una recente intervista rilasciata a Billboard, infatti, la cantante e modella statunitense parla già di un nuovo album che quasi certamente vedrà la sua pubblicazione nella seconda metà del 2015. “Honeymoon” (Luna di miele) suona più positivo rispetto ai lavori precedenti ma ancora una volta le tracce raccolte in esso non avranno niente a che vedere con la dolcezza apparente del titolo.

Honeymoon sarà diverso da Ultraviolence e più simile ai due dischi precedenti, Born to die e Paradise – afferma a Billboard- ne sta venendo fuori qualcosa che mi piace molto. Sto scavando sempre più in profondità in un mood noir. Suona davvero bene, la produzione è perfetta. Ora sto cercando altre canzoni per chiudere definitivamente la tracklist.

La ‘Lolita in versione gangsta‘ si dice amante delle atmosfere malinconiche e dei testi cupi, e questo motivo basta per giustificare la prossima tracklist ancora in fase di ultimazione. Del resto è stata anche plaudita per le sue melodie da Hollywood Sadcore (come lei stessa le ha definite) perché ognuna di esse racchiude l’essenza delle “musiche da film”. Nel 2013 infatti ha partecipato alla colonna sonora del film Il grande Gatsby con la canzone Young and Beautiful mentre l’anno successivo firma il brano Once Upon a Dream per la colonna sonora del film Maleficent.

Dunque, sembra che la strada per il successo delle musiche da film sia quella giusta: non uno ma ben due i singoli che sono stati scelti per il nuovo lavoro cinematografico di Tim Burton uscito recentemente al cinema. Big Eyes (che prende il nome dall’omonimo film) e I Can Fly sono i brani prescelti che fanno da colonna sonora al film, e il primo, attualmente, è in corsa ai Golden Globes.
Che sia la volta buona dopo essere rimasta a bocca asciutta di Awards con Young and Beautiful?

[Fonte Cover Photo: www.imgbuddy.com]