Dal Labrador Marley al San Bernardo Beethoven, passando per il cucciolo di Akita, Hackicho, il Dalmata Pongo, e i Pastore Tedesco Rex e Rin tin tin. Di cani protagonisti tra piccolo e grande schermo ce ne sono stati tanti. E con le loro performance memorabili i nostri fedeli amici a quattro zampe ci hanno fatto davvero emozionare, strappandoci più di una lacrima. Ma parlando di divi canini non si può non ricordare Lassie, il Collie che a partire dal 1938 è stato il protagonista di decine di film, due serie tv, romanzi, cartoni animati e adattamenti teatrali diventando un’icona riconosciuta in tutto il mondo con tanto di stella sulla Hollywood Walk of Fame (come lei anche Rin Tin Tin e Strongheart). Se nel 2013 abbiamo festeggiato il 75esimo anniversario del suo debutto cinematografico, quest’anno è il Lassie formato tv a compiere sessant’anni. Era il 12 settembre 1954 quando la CBS trasmise il primo episodio della serie tv su quello che già era diventato il cane più famoso e amato al mondo. Le avventure televisive di Lassie terminarono nel marzo del 1973, dopo ben diciannove stagioni no-stop. Un record per i tempi di allora. Ma il mito di Lassie era nato parecchio tempo prima.

Eric Knight insieme al suo Pastore Scozzese Toots - Credit Photo: Lassie.net
Eric Knight insieme al suo Pastore Scozzese Toots – Credit Photo: Lassie.net

Ispirato al suo adorato pastore scozzese Toots, la cagnetta fa la sua comparsa per la prima volta in un racconto di Eric Knight pubblicato sul «Saturday Evening Post» il 17 dicembre del 1938; due anni dopo lo scrittore anglo-americano pubblica il romanzo Lassie Come-Home (“Torna a casa Lassie”), la storia commovente di un cane che si imbarca in un disperato viaggio, percorrendo centinaia di miglia per raggiungere il suo padroncino, la cui famiglia aveva venduto il collie per poter sopravvivere in quanto molto povera. Il successo del romanzo è incredibile: tradotto in oltre 26 lingue riesce a vendere milioni di copie in tutto il mondo. Ma la popolarità di Lassie è destinata ad aumentare quando nel 1942 la Metro-Goldwyn-Meyer ne comprò i diritti per 10mila dollari. L’anno successivo Torna a casa Lassie arriva sul grande schermo nell’omonimo film diretto da Fred M. Wilcox con una giovanissima Elizabeth Taylor (aveva 11 anni) nel ruolo di Priscilla. Dopo quel primo film la MGM ne produsse altri sei con il cane eroe protagonista, che nel frattempo era diventato anche un divo della radio nel Lassie Radio Show, in onda dal 1946 al 1949. Dopo Painted Hills (1951), però, la MGM sentiva che Lassie era ormai un’attrazione in declino e così nel 1954 il rough collie nato dalla penna di Eric Knight diventa a tutti gli effetti di “proprietà” della Robert Maxwell Productions. È lui ad avere l’idea di realizzare una serie per il network CBS. Un’idea vincente considerato che lo show è proseguito senza sosta per 19 anni.

Elizabeth Taylor nel film "Torna a casa Lassie" (1943) / Credit Photo: Metro-Goldwyn-Mayer Inc
Elizabeth Taylor nel film “Torna a casa Lassie” (1943) / Credit Photo: Metro-Goldwyn-Mayer Inc

Il debutto una domenica di metà settembre. Milioni di americani guardarono il primo episodio, ma il rating era destinato a crescere con le puntate successive: 675 episodi televisivi in totale, visti in oltre 50 paesi del mondo. Il successo di una delle serie più longeve non fu scalfito nemmeno dal passaggio epocale dal bianco e nero al colore. Come nei film, anche nella serie tv il rough collie che ha reso famosa nel mondo l’intrepida cagnolina Lassie, in realtà è un maschio. Per 19 stagioni, il suo musetto affusolato e suoi dolci occhi marroni sono appartenuti a sei collie maschi, cinque dei quali erano diretti discendenti di Pal, il cucciolo (senza pedigree, si racconta) scelto dopo un lungo casting canino, per interpretare Lassie nel primo film. Di temperamento esuberante, Pal venne inizialmente scelto come stunt dog, ma quando fu girata la scena della traversata del fiume in piena, il collie protagonista si rifiutò di gettarsi in acqua, mentre Pal non se lo fece ripetere due volte. Quando ne uscì, era diventato Lassie. Pal appare per l’ultima volta sullo schermo nell’episodio pilota della serie tv; morirà poco dopo all’età di 19 anni. Sul set si susseguirono poi diversi suoi discendenti a rendere ancora più celebri i «bau, bau» di Lassie: ovvero Lassie Jr., Spook, Baby, Mire, Hey Hey, Boy, The Old Man e Howard.

Credit Photo: Metro-Goldwyn-Mayer Inc
Credit Photo: Metro-Goldwyn-Mayer Inc

Allora non c’erano gli effetti speciali a cui siamo abituati oggi, senza green screen o CGI, Lassie scorrazzava libera tra le praterie americane proteggendo i più deboli e salvando vite in pericolo, accanto ai suoi adorati padroncini, facendoci emozionare soltanto con quel suo musetto tanto espressivo. Ancora adesso le incredibili avventure del “ragazzo e il suo cane” sono sinonimo per l’immaginario collettivo di un racconto dai valori nobili: coraggio, devozione, onestà. Poche altre storie di fedeltà e amore incondizionato tra un essere umano e il suo amico a quattro zampe ci hanno toccato di più il cuore come quelle di cui era protagonista Lassie. Il “viaggio” di un cane verso la sua casa è l’espressione di sentimenti che forse oggi non esistono nemmeno più. Oggi che non è raro, purtroppo, vedere i nostri fedeli amici abbandonati soli e tristi sul ciglio della strada, da persone senza cuore pronte a sbarazzarsene senza pietà.

[Credit Photo Cover: Associated Press]