Terminerà probabilmente entro la metà del 2024 la carriera della Fiat Tipo, nata in Turchia come Aegea nel 2015. Dopo 9 anni di onoratissima carriera il modello per famiglie del brand italiano lascerà probabilmente il passo ad un’auto più grande e differente. La notizia è circolata in questo giorni in rete, ma non è ancora ufficiale.

La sostituta della Tipo potrebbe riprendere un nome importante per brand italiano, già usato in passato, e di enorme successo soprattutto negli anni ’90 del secolo scorso. Nel 2024 potrebbe tornare la Fiat Croma.

Le immagini utilizzate nell’articolo sono dei render non ufficiali di un probabile modello di medio/grandi dimensioni di Fiat per i prossimi anni. Si tratta di render non ufficiali ideati dal designer brasiliano Kleber Silva. Ringraziamo l’artista per la gentile concessione delle foto ed inseriamo il link alla fonte:

https://www.behance.net/gallery/151214091/Fiat-Fastback-Precision

La sostituta della Fiat Tipo, forse la Croma, potrebbe assumere le sembianze di un crossover di medie dimensioni, lungo circa 465 cm. L’auto potrebbe essere offerta con assetto rialzato e carrozzeria di tipo fastback, più aerodinamica di una normale sedan con la coda. Visti i gusti della clientela italiana ed europea, risulta probabile anche l’arrivo di una variante station wagon, magari sportiveggiante tipo shooting brake.

L’auto potrebbe nascere in collaborazione con Citroen, in maniera da garantire due prodotti spaziosi, di grandi dimensioni e dal prezzo altamente concorrenziale. I due brand poi potrebbero andare a suddividersi i mercati in base alla loro notorietà interna, in maniera da arrivare a coprire quasi tutti i paesi del mondo con tali prodotti.

La nuova Fiat Croma potrebbe nascere sia con motori endotermici, dotati di elettrificazione, che in una o due varianti elettriche. Queste potrebbero avere trazione anteriore e potenze comprese tra 150 e 200 CV. Le batterie da circa 70-75 kWh potrebbero garantire oltre 500 km di autonomia.

La nuova Fiat Croma potrebbe arrivare a listino entro metà del 2024, con un listino d’attacco inferiore ai 30 mila euro.