“La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.”

Con questa parole la Costituzione Italiana nell’articolo 12 descrive la bandiera della Repubblica; infatti un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 aveva stabilito la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947.

Il Tricolore però ha una storia ben più antica che risale al periodo napoleonico; nel gennaio 1797 infatti il Parlamento della Repubblica Cispadana decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori?

Principalmente perché, al passaggio di liberazione delle truppe napoleoniche, nelle neo costituite repubbliche apparvero svolazzanti, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni chiaramente ispirate al modello francese del 1790. Una tradizione quindi antica che riprende i colori bianco e rosso dallo stemma della casata milanese e il verde dal colore delle casacche della Guardia Civica della città.

Tre colori legati alla storia della penisola, oltre che al Ducato milanese al Regno delle Due Sicilie, alla Repubblica Veneta e al Gran Ducato di Toscana, e quindi radicati nella memoria collettiva; colori che verranno mantenuti dopo l’unità d’Italia e che sventoleranno fiere dopo la Liberazione del 25 aprile 1945.

Un storia lunga e importante quindi quella del Tricolore Italiano che però oggi non vediamo portata avanti. Nell’Italia repubblicana è ed è stato molto più frequente vedere bandiere di partito o di parte rispetto alla bandiera nazionale, simbolo di un’unione che non si è mai concretizzata del tutto.

Per i Mondiali di calcio o le Olimpiadi è molto facile stendere il proprio tricolore mentre per il 25 aprile o 2 giugno, ricorrenze che dovrebbe portare a mostrare il proprio patriottismo, le strade sono tristemente grigie.

Un episodio successivo alla partita disputata in Brasile tra Inghilterra e Italia ben rispecchia il disinteresse e il mancato attaccamento che gli italiani hanno verso la propria bandiera. A Bedford, in Inghilterra, dei tifosi inglesi ubriachi e infuriati per la sconfitta hanno bruciato il tricolore italiano ma nessuno, o quasi, tra i media italiani si è interessato alla vicenda.

Nessuna legge sarà pur stata infranta, ma il senso dell’onore di questa nostra nazione anche.

[Fonte Cover: www.direttanews.it]