Il governo italiano continua ad investire per la promozione dell’Italia in vista di Expo Milano 2015. Dopo il video “Italy The Extraordinary Commonplace” presentato dal Ministero per lo Sviluppo Economico contro i luoghi comuni sugli italiani, arriva la piattaforma digitale VeryBello.it, presentata pochi giorni fa dal Ministro dei Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini. Si tratta di un sito, al momento disponibile solo in italiano ma per l’apertura di Expo anche in inglese, che racchiuderà per i sei mesi dell’Esposizione Universale tutte le attività culturali che si potranno fare in Italia. Da nord a sud, nei piccoli borghi e nelle grandi città, ogni attività legata al mondo della cultura sarà catalogata in VeryBello.

Il sito, disponibile per dispositivi fissi e mobile, divide i più di 1300 eventi raccolti in diverse categorie: Festival, Cinema, Musica e Concerti, Teatro, Mostre, Danza, Feste Tradizionali, Itinerari Turistici, Libri, Bambini, Opera; questo per facilitare agli utenti la ricerca e rendere visibili immediatamente solo le attività che interessano. Non solo; è possibile inoltre fare una ricerca incrociata in base al luogo e al periodo in cui si vuole partecipare agli eventi (Tutte le date, Oggi, Domani, Nel weekend, I prossimi 7 giorni).

Durante la presentazione il ministro Franceschini ha sottolineato che “l’obiettivo è quello di rendere più competitiva possibile l’offerta culturale italiana. Expo è l’occasione per diffondere l’offerta turistica del Paese, lavorando sull’idea del museo diffuso che rappresenta la forza dell’Italia. Dobbiamo lavorare sul Paese delle cento città, dei borghi, delle tradizioni, della storia, dei siti archeologici e della bellezza naturale.” A riprova di tale affermazione è possibile notare che sul sito le attività proposte sono le più disparate, dalla Biennale di Venezia a Umbria Jazz, dai classici immortali del Teatro Greco di Siracusa fino al Festival degli Artisti di strada di Ferrara; non mancano però nemmeno il concerto di Gianna Nannini, quelli di Mario Biondi e Marco Mengoni né i vari festival del cinema disseminati su tutta l’Italia. Presenti anche il Salone del Libro di Torino e gli eventi di Opera e Balletto della lunga stagione del Teatro alla Scala di Milano.

Un sito, quello denominato con poca fantasia VeryBello, che dovrebbe vedere ciascun contenitore costantemente aggiornamento, che dovrebbe fornire nel dettaglio le informazioni principali dell’evento a cui si desidera partecipare nonché la sua localizzazione e che permette all’utente di condividere l’evento stesso sui social network più famosi (Facebook e Twitter). Un progetto quindi su cui si punta molto (visto il costo di produzione), tanto che per la campagna promozionale, concentrata prevalentemente sul web, ma anche negli aeroporti internazionali d’arrivo, il ministero ha già messo a disposizione 5 milioni di euro. Il 7 febbraio a Milano VeryBello.it sarà presentato nuovamente nel corso di ‘Expo delle idee’ ai commissari dei padiglioni dei 140 Paesi che parteciperanno all’Esposizione.

Un progetto del quale il ministro dei Beni e delle Attività Culturali si sente convinto; “sono molto ottimista” – sottolinea Dario Franceschini – “in prospettiva quest’idea potrebbe diventare permanente, anche oltre l’Expo”. Appare un buon punto di partenza per le istituzioni per cominciare a fare un utilizzo pensato e sensato delle nuove tecnologie nonché un ottimo strumento per avvicinare i giovani al mondo culturale. Molti però sono certamente i punti che rendono dubbiosi; uno è sicuramente il nome dato al sito sul quale l’ironia del web si è già scatenata. VeryBello riporta tutti a quell’inglese “maccheronico” per cui gli italiani sono noti all’estero. L’altro punto è il fatto che al momento della presentazione e ormai a soli tre mesi dal via di Expo 2015 il sito sia ancora solamente in italiano, quando invece, essendo stato presentato in particolare per i turisti che arriveranno, avrebbe già dovuto essere in inglese. A chiudere quella che è un’analisi critica del sito è la mancanza di un’applicazione mobile, oggigiorno più che necessaria, e l’assenza di una versione per ipovedenti (richiesta dalla legge).

[Credits Cover: www.verybello.it]