Il ritorno di Made in Sud in prima serata su Rai 2 è stato accolto lo scorso 23 Febbraio da 2.139.000 spettatori (il 9.82% di share). La prima di dodici puntate più due ‘best of’ conclusivi è andata in onda dall’Auditorium Rai di Napoli schierando in campo il confermato quartetto composto dai comici Gigi e Ross, la showgirl Elisabetta Gregoraci e l’attrice Fatima Trotta. Lei, ‘made in Sud’ nel sangue, nel goliardico carrozzone dello show comico alla sua quinta edizione è salita sin dal primo viaggio, quando ancora si giravano i teatri per poi approdare su Comedy Central e casa Sky. La Rai li ha scoperti ed apprezzati e il ritorno live di Maria Bolignano, i Gomorroidi, i Ditelo Voi, il Prof. Fischetti, Gino Fastidio, i Giustiniani, insieme a Francesco Cicchella, artista vincitore dell’ultima edizione del seguitissimo Tale e Quale Show di Carlo Conti, e tanti altri comici storici e non, è una iniezione di endorfine per il palinsesto Rai.
“La forza di questo show è il gruppo e il suo equilibrio” ha dichiarato Fatima Trotta, da noi raggiunta telefonicamente per un’intervista esclusiva. Versatile amante dell’intrattenimento, dalla TV al Cinema il suo è stato un allenamento artistico che le sta restituendo conferme e gratificazioni. Ora nei panni di attrice in Colpi di Fortuna di Neri Parenti o Andiamo a Quel Paese di Ficarra e Picone, ora in TV nella serie Mediaset I misteri di Laura, non tutti la ricordano ne I Raccomandati di Carlo Conti nel lontano 2005. Canto, ballo, recitazione: tre asset alla base di una carriera in crescita; tre passioni di lunga data. Ne abbiamo parlato con Fatima, partendo dal programma che la rivedrà – eccezionalmente per questa settimana – venerdì sera frizzante su Rai 2 per la seconda puntata.
Quali le novità di questa edizione di Made in Sud iniziata lo scorso martedì 23 Febbraio su Rai 2?
Alcune conferme. Accontentiamo il pubblico affezionato a personaggi storici. Tra le novità, una Miss un po’ particolare, Miss’ Illude, una formosa signorina che non ha i canoni classici per un concorso di bellezza, apparsa già nella prima puntata dello scorso martedì; tre motori di ricerca alternativi, ed altre novità che non voglio svelare adesso.
Qual è la formula segreta del successo di Made in Sud che lo rende diverso rispetto a Colorado, Zelig, ed altri show comici?
Tutti i programmi comici hanno la loro peculiarità. Noi siamo una compagnia stabile che nasce nel 2008. L’embrione era la conduzione di Gigi e Ross e alcuni comici storici di Made in Sud. Ci spostavamo di volta in volta facendo teatro e spettacoli live, muovendoci come una vera compagnia teatrale. Poi è arrivata l’occasione con Comedy Central e poi il debutto in Rai nel 2012. Il segreto forse è il rapporto così solido che ci lega. La nostra conoscenza reciproca. Troviamo la nostra forza nel gruppo. A Made in Sud non vince il singolo, bensì la squadra. Il tempo è distribuito omogeneamente e tutti riescono a trovare il proprio spazio nel programma.

Pensi che questo equilibrio, nel caso dovessi scegliere di darti alla conduzione da sola, verrebbe meno o no? Ti piacerebbe un’avventura da solista?
È strano pensare Made in Sud senza Gigi e Ross. Ma una cosa non esclude l’altra. Made in Sud nasce con personaggi storici. Anche il Prof. Enzo Fischetti, figura emblematica, o il nostro Dj Frank Carpentieri, che dà un ritmo scatenato al programma, non potrebbero mai mancare. Se dovesse capitare un altro programma con me da sola alla conduzione ben venga.
E l’idea di un One Woman Show interamente incentrato su di te? Che format avrebbe se ne avessi l’occasione?
Si dovrebbe andare a creare un programma appositamente per me (ride, ndr.) Perché al momento in TV non c’è molto materiale, quindi si dovrebbe creare un format esclusivo. Sono cresciuta con i personaggi storici, le showgirl che sapevano fare tutto, dal canto alla recitazione, vedi Raffaella Carrà o Lorella Cuccarini. Magari capitasse, ma occorrerebbe scriverlo.
Si è da poco concluso Sanremo con una grande performance di Virginia Raffaele. Tu al posto di Virginia in una futura edizione. Se ne avessi l’opportunità, ti piacerebbe e quale sarebbe l’elemento nuovo che porteresti al Festival e per il quale vorresti essere ricordata?
Virginia ha fatto un ottimo lavoro. Si è parlato solo ed esclusivamente di lei per la sua bravura. Ha una qualità enorme, essendo una bravissima imitatrice. Io non lo sono. Non ho mai pensato a come potrei contribuire al Festival, sebbene abbia pensato ‘Come sarebbe bello presentare Sanremo‘, ma non mi sono mai immedesimata in quel contesto. Sono un personaggio molto brillante e versatile, che si presta a tutto, come si vede in Made in Sud. Ho sempre cercato di formarmi a tutto tondo, facendo scuola di canto, ballo e recitazione. Sarebbe bello fare in ogni puntata un piccolo varietà all’interno di un format collaudatissimo.

A parte TV e Cinema, dove ti sei cimentata anche molto bene, c’è un altro ambito che vorresti esplorare e che ti incuriosisce, magari una tua passione attuale che vorresti coltivare di più?
Ce ne sono diversi. Il Musical mi manca ed è un aspetto che mi incuriosisce molto. Poi la radio. Mi piacerebbe molto farla. Ha dei ritmi diversi rispetto a TV e Cinema, è solo voce ed è una grandissima palestra.
Qual è il tuo punto di vista sui talenti che emergono dal web, gli youtuber? Francesco Sole prima, Diana Del Bufalo (ex Amici) poi, i The Pills e tanti altri. È questa la nuova forma d’arte e di spettacolo? Ha pari dignità rispetto alle scuole classiche seguite da te e gli artisti delle generazioni attuali e passate o comporta poi alla lunga un certo declassamento dell’arte dello spettacolo per scarsa formazione?
È uno spazio che va seguito. Per chi non ha la possibilità di avere un proprio spazio a teatro o in TV, un giovane di 18 o 20 anni per esempio, o partecipa ad un Talent ed ha la fortuna di essere preso, o posta video su YouTube. È un mondo interessante, perché trovi realtà carine e divertenti. Io ho avuto la fortuna di conoscere Guglielmo Scilla. Lui nasce come Youtuber. Ha fatto un film con Vincenzo Salemme, sta facendo fiction, fa Radio Deejay. Ha delle qualità, mentre magari poi ce ne sono altri sopravvalutati e non così capaci. È un canale alternativo alla televisione.
Se non avessi fatto TV o fossi entrata nello Spettacolo, oggi chi saresti?
Sarei sempre stata nello Spettacolo. Mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti con indirizzo ‘Scenografia’. Quindi studi di regia, storia del costume, scultura, pittura: un mondo molto affine al mio. Volere o volare, sarei stata o davanti o dietro le quinte (ride, ndr.). Alla fine ha vinto lo stare sul palco.
Tornando alla TV e questo mondo, sarebbe scontato chiederti cosa ti piace. Io ti chiedo l’opposto, cosa critichi della TV e quale sarebbe il palinsesto ideale per te, nell’intento di migliorarne la qualità?
Prendendo come esempio Sanremo, quello è un programma storico ed è giusto continui, come Miss Italia del resto. Ci sono però dei programmi che andrebbero svecchiati, dal modo di condurre al format. Vestirli diversamente, con volti giovani, sarebbe utile. È un discorso ampio e complesso, perché poi il pubblico magari è affezionato a certi volti e se vai a mettere qualcuno di nuovo va in panico, pensando non sia all’altezza. Da una parte, quindi, vorrei stravolgere tutto, ma dall’altra no. Si studia, si fa la gavetta e poi l’occasione arriva.
Made in Sud è incentrato sulla meridionalità. Tu in cosa ti ritieni una donna del Sud?
In tutto (ride, ndr.). Io non mi sono mai spostata da dove vengo e vivo, da Napoli quindi. Si pensa che chi fa questo lavoro debba spostarsi da Roma in su. Io invece non l’ho fatto perché in 1 ora di treno sono a Roma e un po’ di più a Milano. Occorre rispettare le proprie origini, non montarsi la testa e restare con i piedi per terra. Bisogna vivere le proprie origini e restare vicini alla famiglia. Quando te ne distacchi c’è la possibilità che tu possa perdere la testa.

Nella vita di tutti i giorni Fatima che donna è?
Normale. Vado in palestra, cucino, faccio corsi formativi. Ho iniziato un corso di chitarra. Cerco sempre di migliorarmi. Ho un sogno: ho comprato una consolle per diventare Dj. Le passioni non mi mancano.
Parliamo della tua Napoli. Se ne parla molto ultimamente tramite TV e Cinema. Spaccati della Napoli cruda sono alla ribalta con Gomorra La Serie o adesso in sala con Milionari. Invece, il volto solare di Napoli che vorresti venisse valorizzato sia in Italia che all’estero me lo racconti?
Io che vivo a Napoli dovrei parlarne solo bene. Napoli ha però due facce della medaglia. Una è quella vista in TV, in Gomorra ed altri progetti televisivi. Non bisogna nascondersi dietro un dito e quella è realtà. Però a Napoli ci sono poi tante altre persone, come me, che lottano contro un sistema. A partire dalle cose più sciocche, come fare la differenziata a Napoli o non parcheggiare in doppia fila e bloccare il traffico. La politica, le forze dell’ordine e l’educazione di noi stessi determina poi la voglia di migliorarsi e cambiare.
C’è un provino che a suo tempo non andò benissimo e che ricordi ancora oggi bene perché ti ha lasciato un insegnamento prezioso?
Provini ne ho fatti in quantità industriale. Alcuni andati bene, altri male. Alcuni che ricordo con l’amaro in bocca sono quelli cinematografici. Questo perché in quei casi spesso non incontri il regista, bensì le casting. Loro sono sempre un po’ ‘cattivelle’ nei confronti degli attori (ride, ndr.). Il loro ruolo dovrebbe essere tranquillizzare l’attore, spiegargli cosa va a fare e farlo provare più volte. Spesso trovi invece casting che non considerano che magari hai fatto trasferte e chilometri per essere accolta poi in modo asettico, con il ‘le faremo sapere‘ finale. Ne ricordo tanti di casting così. Mi hanno aiutato a capire che il nostro mestiere è fatto di persone belle e positive, una riscoperta, o di converso altre che sono delle s*****e (ride, ndr.)
Tolto Made in Sud, a cosa stai lavorando o progetti di lavorare prossimamente. Dove ti vedremo ancora?
In contemporanea a Made in Sud farò una fiction su Rai 1, ma non dico il nome perché ancora top secret. Un piccolo ruolo drammatico con cui mi differenzierò dalla Fatima sempre con il sorriso sulle labbra. Dopodiché Made in Sud mi assorbirà totalmente perché sono 14 puntate e finiremo a Maggio.
Grazie a Fatima Trotta da Il Giornale Digitale.